CAPITOLO 8.

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- Allora, ti va? - mi chiede Matt, interrompendo i miei pensieri che, ancora una volta, erano partiti in quinta nella mia testa, iniziando a valutare i pro ed i contro della sua semplice richiesta.

Non so davvero cosa fare.
"Voglio seriamente ascoltare cosa ha da dirmi, o è meglio continuare ad ignorarsi?"

Davanti ai suoi grandi occhi speranzosi però, la piccola parte irrazionale del mio cervello ha la meglio su quella paranoica, così accetto.
- D'accordo - gli concedo buttando fuori l'aria che non mi ero accorta di trattenere.
- Però dovrai aspettare che mi vesta in modo più decente, non posso uscire così - gli spiego indicandomi.

Matt corruga la fronte. - E perché? Sei adorabile. - afferma sorridendomi, mentre io sento il mio cuore accelerare.

- Dai vieni! - dice ancora porgendomi una mano.

"Chissenefrega"
Senza pensarci più la afferro e chiudo il cancello alle mie spalle.

Matt mi porge il casco e mentre lo metto ne approfitto per rivolgergli uno sguardo furtivo.

Indossa dei semplici jeans neri strappati, una T-shirt bianca e un giubbotto di pelle sottile, anch'esso nero, e devo ammettere che sta davvero bene.

Un soffio di aria fresca mi fa rabbrividire

- Hai freddo? - mi chiede Matt, rivolgendomi uno sguardo veloce.
- No, non troppo. - affermo convinta, ma la pelle d'oca mi tradisce.

Sorridendo, Matt si sfila il giubbotto di pelle e me lo poggia sulle spalle.

- No Matt, davvero... - scuoto la testa, facendo per restituirglielo, ma lui mi blocca
- Serve più a te che a me.
Tranquilla - conclude.

Dopo di che si infila anche lui il casco, sale a cavalcioni sulla moto e la accende.

- Sali? - mi dice, notando che non accennavo a muovermi, così mi affretto a salire appoggiando una mano alla sua spalla per reggermi.

Una volta seduta, Matthew prende le mie braccia e le attorciglia alla sua vita esattamente come questa mattina, per poi partire, accelerando.

- Dove andiamo? - gli urlo per farmi sentire sopra il frastuono della moto.
- In un posto che mi piace da morire - mi urla lui di rimando - Non è tanto distante, stiamo già arrivando. - aggiunge poi ed io annuisco, anche se consapevole che non possa vedermi.

Infatti poco dopo, Matt si ferma in una stradina buia e spegne la moto.

- Siamo arrivati - dice così io scendo, sfilandomi subito il casco e lui fa lo stesso.

Ci guardiamo per un istante, poi si avvicina e mi prende per mano.

- Dove siamo? - dico, tentando di sembrare indifferente al suo tocco.
- Vedrai - mi dice con un sorriso - Sono sicuro che ti piacerà -

- Come fai a saperlo? Mi conosci appena, Matt - dico tagliente, nella speranza che lui mi risponda con un "Non ti ho mai dimenticata Ellie"

- È vero, ma.. Ellie è complicato, non me lo spiego nemmeno io!
Però è come se ti conoscessi da una vita. -

Per poco non scoppio a ridere, ma vedendolo così serio, mi trattengo.

Giungiamo alla fine della strada, bloccata da grandi sassi ed io guardo Matt confusa, mentre lui sorride.

D'un tratto mi solleva da terra passandomi un braccio sotto le ginocchia e uno sulla schiena.

Io caccio un urlo per la sorpresa e, automaticamente, gli cingo il collo con le braccia.

"Ci vediamo tra nove mesi." Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora