CAPITOLO 22.

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Oltrepasso lentamente il giardino, incapace di smettere di sorridere.

"È successo davvero?!"

Ho fatto l'amore con Matt.

... Il mio Matt.

A questo pensiero, il mio sorriso, già ridicolmente ampio, si allarga.

Sospirando felice, passo con un saltello il gradino della veranda, ma me ne pento subito dopo perché una fitta di dolore mi trapassa il ventre.

"Non pensavo che avesse fatto male anche dopo..."

Accantonando il pensiero, mi avvicino alla porta e abbasso la maniglia.

- Grace? Ci sei? - dico dopo aver varcato la soglia.

Non ricevendo risposta mi dirigo lentamente in cucina, dove, sul tavolo, poggio il lenzuolo.

"Il nostro lenzuolo!"

Ho un mal di testa assurdo forse dovuto alla mia performance alcolica, la schiena che mi fa male a causa della notte passata sulla sabbia fredda e tutto il corpo indolenzito per... Beh, per colpa di Matt.

Sto uno straccio, ma non sono mai stata così felice.

La felicità è bella.

Ti scalda il cuore, ti fa sorridere, ti fa vedere il lato positivo delle cose...

Beh... Forse la mia, più che felicità, penso sia uno stordimento post-Matt.

Con l'onnipresente sorriso, apro il frigo e verso un po di latte in una tazza tirata giù dal pensile della credenza.

Sorseggiando il mio latte freddo, inizio a rovistare tra i cassetti alla ricerca di qualche analgesico per bloccare il mal di testa.

Poco dopo trovo due pastiglie effervescenti e le sciolgo in un bicchiere d'acqua che bevo dopo aver terminato il latte.

Mi guardo intorno, un po' stordita e immensamente stanca.

Con ancora nessuna notizia di Grace, mi dirigo in bagno decisa a regalarmi una meritata doccia calda.

Una volta sotto il rigenerante getto d'acqua, mi lascio travolgere dai ricordi della favolosa notte appena trascorsa.

La torta di Matt, le canzoni ballate tutti quanti insieme, la bolla privata esclusivamente di Matt e me, i cocktail, le sculacciate a mezzanotte, i lenti con Matt, le taglienti parole di Stefanie, il suo bacio con Matt, la nostra furiosa litigata seguita subito dopo dal nostro tanto atteso primo bacio, il lenzuolo con la citazione di Beyoncé, le candele, la mia prima volta con l'unico uomo che abbia mai amato fino al punto da perdere la testa... Dio, come può rivoltarsi tutto in una sola notte.

Chiudo gli occhi perdendomi nel rilassante scorcio provocato dall'acqua che cade sul mio corpo.

Sento ancora le sue mani su di me, la sua bocca sulla mia, il suo profumo inebriante, le sue carezze dolci... Lo amo così tanto da sentirmi completamente esposta e indifesa.

Ma è una sensazione che non mi fa paura.

Mi fido ciecamente di lui.
So che non mi farebbe mai del male... Me lo sento.

Sotto l'effetto purificante dell'acqua, la concretezza delle nostre azioni mi si catapulta addosso.

Dovrei avere paura.

Io non sono così.

Non lo sono mai stata.

Ho completamente perso la ragione, ero così presa dal momento, da lui, dalle sue mani su di me da cancellare tutto il resto.

"Ci vediamo tra nove mesi." Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora