CAPITOLO 28.

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Mi immergo sotto il getto bollente della doccia, chiudendo gli occhi, nella speranza che l'acqua calda riesca a sciogliermi i muscoli bloccati del collo, generoso regalo che il divano ha tenuto ad offrirmi.

Penso che quello di questa mattina può essere classificato come uno dei risvegli più brutti di tutta la mia vita.

Solo ieri ero tra le braccia di Matt, nel suo letto, coccolata dal calore del suo corpo e non avrei mai immaginato che mi potesse mancare così tanto questa prospettiva.

Se la mancanza fisica è una delle cose più brutte, la consapevolezza di non poter mandare un messaggio per dargli il buongiorno o semplicemente chiamarlo per sentire le sua voce assonnata, è davvero devastante.

Si è radicato così profondamente in me che adesso è un vero e proprio supplizio provare a sradicarlo.

Le sue parole, o meglio... le sua mancanza di parole di fronte alle mie domande di chiarimento rimbomba ancora in me, lacerandomi il cuore.

Gli avevo chiesto soltanto di negare ciò che lei aveva detto.

Sarebbe bastato un "non è vero niente" per evitare tutta questa sofferenza.

Ma non è stato così.

È stata davvero la sua amante.
È stato con lei quel giorno.
E poi è venuto da me.

Non posso ancora crederci.

Per quanto si ostini a ribadire di non avermi mai tradita, io non posso credergli.

Non posso per il semplice fatto che la storia tra loro due è reale.

Chi può darmi la certezza assoluta che tra loro due non c'era più niente da tempo, come Matt si ostina a farmi credere?

Ho la testa che è un macello, non riesco più a pensare lucidamente.

So solo che mi fa davvero schifo.
A prescindere da me, ma anche dal semplice fatto che riusciva a stare tranquillamente con delle ragazze... illudendole... baciandole... per poi andare a divertirsi con lei.

Ma con che coraggio?
Come faceva ad essere a posto con la sua coscienza?

Soprattutto dopo ciò che è accaduto a sua sorella!

Ma scherziamo?!

Osservo l'acqua che scende giù per il mio corpo, desiderando che fosse in grado di lavare via dalla mia pelle anche la sensazione delle sue mani su di me, che mi percorrono, mi stingono e mi fanno sentire desiderata.

In ogni parte di me vive una parte di lui per questo motivo cancellarlo dalla mia vita vorrà dire anche cancellare una pezzo di Ellie.

Un pezzo che se ne andrà via con lui.

È così masochista lasciare il proprio cuore nelle mani di qualcun altro.

Innamorandoti abbassi la guardia, diventi vulnerabile, ti scopri, dando la possibilità a colui che definivi incapace di farti del male, di colpirti nei tuoi punti deboli, per poi lasciarti sanguinante.

Approfitto ancora un po' del piacevole torpore donatomi dal getto bollente della doccia, sciacquandomi pigramente, i piedi in terra la testa chissà dove.

Quando raggiungo la mia camera sento la pelle bruciare, ma non importa.

Sin da piccolina quando qualcosa andava storto, mi rifugiavo sotto la doccia, ustionandomi quasi.

Mi aiutava a pensare, a stare sola con me stessa ed a rilassarmi, allontanando dal mio corpo ogni tensione.. ed ancora oggi è così.

Papà mi diceva sempre che, per essere efficace, l'acqua della doccia deve essere sempre un grado più calda dei nostri pensieri.

"Ci vediamo tra nove mesi." Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora