Il sole brilla in cielo facendo risplendere l'acqua limpida, quasi trasparente mentre leggerissime onde si fermano sul bagnasciuga con una sottile striscia di schiuma bianca.
È un paradiso.
Mi avvicino lentamente verso quell'acqua che sembra attrarmi a sè con una forza quasi magnetica.
L'acqua è fresca a contatto con i miei piedi e la leggera brezza mi scompiglia i capelli.
Due braccia mi avvolgono da dietro, stringendomi, cullandomi e riempiendomi il cuore d'amore.
Mi volto tra le braccia dell'unico uomo in grado di farmi toccare il paradiso pur restando ancorata in terra e incrocio gli occhi più unici e preziosi di questo mondo.
"Sei l'essere più perfetto che abbia mai visto. Sei bellissima.
.. Non riesco a starti lontano"La sua voce dolce mi entra dentro, alleviando l'inspiegabile dolore che sento al petto.
Un senso di vuoto, che mi schiaccia facendomi perdere l'aria.Stringo tra le mie braccia il suo corpo caldo, chiudendo gli occhi e godendomi le sue carezze.
È tutto così bello.
D'un tratto si stacca da me.
"Vorrei ma non posso!
... ti prego aspettami."Si volta, lasciandomi li, con le braccia tese verso lui come a volerlo afferrare ma è già troppo lontano da me.
Vorrei urlare per fermarlo ma, ogni qual volta che ci provo, la voce mi muore in gola.
Inizio a correre, ma sono troppo indietro, non lo prenderò.
È tutto buio, le onde sbattono violente sugli scogli e dentro me sento montare un profondo dolore che mi lacera.
"No, no, no. Non mi lasciare qui"
Il suo corpo, ormai un ombra indistinta nel buio, continua a scomparire, lasciando dietro di se una scia di delusione e tormento.
- Ellie? Ellie! -
Delle leggere, ma decise, scosse mi riscuotono.
Sbatto le palpebre e un intenso fiotto di luce mi acceca, inducendomi a ripararmi gli occhi con una mano.
Impiego un po a mettere a fuoco la figura che mi sta davanti.
Grace mi guarda preoccupata, ma non so per quale motivo.
Sono sul divano della cucina, sdraiata e abbracciata ad un cuscino quadrato.
Mi metto subito su a sedere.
- Grace, che è successo? - dico ancora assonnata e un po sconvolta dal mio strano sogno.
- Non so, appena sono rientrata stavi già dormendo.
All'inizio sembravi molto serena ma poi all'improvviso hai iniziato a muoverti e pronunciare parole sconnesse.
Stai bene? -- Mm si, sto bene - rispondo tentando di staccare da me questa strana sensazione di perdita.
Era un sogno molto realistico e devo ammettere che mi ha scombussolata parecchio.
- Che ore sono? - aggiungo subito dopo.
- Quasi le 16:30, hai dormito per circa due ore. - risponde Grace sorridendo.
"Oh! Adesso ricordo"
Dopo aver cucinato degli spaghetti e averli mangiati insieme, Grace è andata con Cam, prima che lui raggiungesse Matt, ed io ho deciso di dormire un po' nella speranza di alleviare il dolore alla schiena.
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"Ci vediamo tra nove mesi."
ChickLit[COMPLETATA] [ REVISIONATA FINO AL CAPITOLO 11.] Si sa, da bambini, è tutto più semplice. Ricevere attenzioni, cure, carezze, baci. È anche più semplice stringere nuove amicizie perché i bambini non si fanno migliaia di problemi che finiscono per...