Guardo il soffitto bianco, contando le piccole crepe dell'intonaco.
Sono nove.
Sì, mi sono ridotta così, a contare le spaccature del soffitto.
"Ma che ho fatto?"
Sono una stupida.
Mi aveva chiesto altro tempo, cazzo.
Ed io cosa ho fatto?!
Ho scritto quel dannato messaggio in cui alludevo al nostro passato.Mi sono firmata La tua Gelsomino.
La più grande cazzata della mia vita.
... Meglio ricominciare a contare le crepe.
Questo assordante silenzio mi sta massacrando.
Basta non ne posso più.
Mi alzo di scatto dal letto facendo un sacco di rumore.
"Sono la leggerezza in persona!"
Sbuffando, mi dirigo fuori dalla camera da letto ma poco dopo inciampo nelle ciabatte e faccio sbattere la porta contro il muro.
- Cazzo. - sibilo a denti stretti maledicendomi per la mia goffaggine.
- Oddio Ellie, ma riesci a muoverti senza creare un putiferio? -
Grace mi parla con voce impastata dal sonno che mi conferma di averla svegliata.
- Scusami Grace, ma..
Lascia stare. -Battendo pesantemente i piedi sul pavimento, mi trascino in cucina.
"Ho bisogno della mia dose di caffè."
Apro il frigo e tiro fuori una busta di latte, poi inizio a cercare la bottiglia con il caffè freddo.
"Aspetta..."
- Ma stiamo scherzando stamattina?!
Di male in peggio. - sbotto richiudendo il frigo con un colpo.Ho usato la bottiglia del caffè per quello stupido messaggio.
- Ellie ma cosa è successo?
Non ti ho mai vista così! -Grace, sulla soglia della cucina, mi guarda con gli occhi ancora assonnati.
Sospirando, mi lascio cadere su una delle sedie attorno al tavolo da pranzo e mi prendo la testa tra le mani.
Inopportune lacrime di pura sofferenza e terrore sorgano dai miei occhi.
Le lascio scorrere.
Non mi interessa.Sento la sedia affianco alla mia stridere sul pavimento e, poco dopo, Grace sedersi su di essa.
- Spiegami cosa ti fa stare così - mi dice lei con voce dolce iniziando ad accarezzarmi lentamente la schiena.
- Lo distruggerò.
Non è ancora pronto per accettare ciò che ero nella sua vita.
Non so per quale motivo, ma è così.
Mi aveva chiesto più tempo per schiarirsi le idee ed io da stronza egoista ho forzato le cose. -Sputo fuori le parole con una rabbia che non vorrei avere, concentrando al loro interno tutta la sofferenza che mi stringe il petto.
- Matt? - dice semplicemente Grace alzandomi il volto verso di lei.
Io annuisco, già esausta anche se appena sveglia.
- Gli ho scritto un messaggio - dico poi, in un soffio, chiudendo gli occhi.
- Non vedo cosa ci sia di terribile in questo -
- Ho scritto un bigliettino poi l'ho messo dentro una bottiglia che ho lasciato sul bagnasciuga, in modo che lui possa vederla durante il suo allenamento.
E mi sono firmata La tua Gelsomino.
Pensi ancora che non sia terribile? -
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"Ci vediamo tra nove mesi."
Chick-Lit[COMPLETATA] [ REVISIONATA FINO AL CAPITOLO 11.] Si sa, da bambini, è tutto più semplice. Ricevere attenzioni, cure, carezze, baci. È anche più semplice stringere nuove amicizie perché i bambini non si fanno migliaia di problemi che finiscono per...