CAPITOLO 13.

4.5K 163 15
                                    

Le braccia di Matt intorno alla mia vita, il suo respiro caldo sul mio collo e l'abbassarsi e l'alzarsi ritmico del suo petto quando respira, mi procurano un dolcissimo risveglio.

Apro gli occhi, particolarmente riposata e felice nonostante sia ancora buio.

Mi chiedo che ore siano.

Cerco di girarmi tra le sue braccia, ma Matt, in tutta risposta, borbotta qualcosa di incomprensibile e mi stringe con ancor più forza a sè.

Alla fine riesco a girarmi e finalmente posso guardarlo in viso.

Sembra così tranquillo.

Le palpebre sono chiuse leggermente, rilassate e le labbra appena dischiuse.

È bello da far male.

E mi sta stringendo come se fossi la sua unica ancora di salvezza.

Si, sta stringendo me.

Quasi non mi sembra vero.

Pagherei per far in modo che questa notte duri in eterno.

Non ci sono parole che possono ferire in questo momento, tra di noi, nè nuove amanti.

È tutto perfetto.

Sospiro e mi accoccolo al suo petto.

Lui si smuove leggermente.

- Tesoro.. - borbotta mezzo addormentato.

Apre gli occhi, rivelando quei due cristalli verdi che mi ipnotizzano ogni singola volta che li punta su di me.

Sorrido e lui mi stringe di più.

"Ah quanto amo questa sensazione!"

- Perché sei sveglia? - mi chiede
- Non so, mi sono svegliata da un pochino e non riesco più a riaddormentarmi - sussurro.

Mi da un leggero bacio sulla fronte e, in quel preciso istante, la familiare scossa elettrica che provo ogni volta che mi sfiora, fa la sua comparsa percorrendomi da capo a piedi.

- Che stiamo facendo, Matt? - sospiro abbandonandomi al suo abbraccio.

- Stiamo dormendo Ellie, non rovinare questo momento. Ci ripenseremo domani mattina. Adesso no ti prego. -

"Come faccio a resistergli così?"

Sto talmente bene fra le sue braccia.

Perché la felicità deve essere sempre così irraggiungibile?

- Adesso per colpa tua non riesco più a riaddormentarmi. - sbuffa Matt divertito.

- Non volevo svegliarti, stupido. Hai fatto tutto da solo. - rispondo dandogli una pacca sul braccio con cui mi cinge la vita.

Sento il suo sorriso sulla pelle sensibile del collo, tanto che mi viene la pelle d'oca.

Così, per nascondere la mia reazione, mi tiro su a sedere.

Matt mi guarda da sotto le ciglia scurissime, ancora sdraiato sul materassino.

- Non ho la forza per alzarmi. Torna giù tesoro. - mi dice sorridendo.

- Alzati, buono a nulla. Non ho sonno e, visto che anche tu sei sveglio, hai l'obbligo di tenermi compagnia. - dico strattonandolo per un braccio, nella speranza che questo basti a tirarlo su.

- Sei una rompipalle Ellie. - mi dice alzandosi finalmente su, di fronte a me.

Cerco di sembrare offesa, ma non riesco a mantenere l'espressione imbronciata che mi sono imposta di assumere per più di tre secondi ed esplodo in una fragorosa risata.

"Ci vediamo tra nove mesi." Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora