34 - LA BAMBINA SILENTE

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L'indomani mi incontrai con Yi Lian per andare alla sede dell'associazione ad effettuare le ore di volontariato assegnateci ed Una volta giunti sul posto, Dmitrij Egorov ci ricevette nel suo ufficio insieme a Jhon, per farci la ramanzina

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L'indomani mi incontrai con Yi Lian per andare alla sede dell'associazione ad effettuare le ore di volontariato assegnateci ed Una volta giunti sul posto, Dmitrij Egorov ci ricevette nel suo ufficio insieme a Jhon, per farci la ramanzina.

"Il vostro preside mi ha raccontato con dovizie di particolari quanto è accaduto tra voi e trovo che sia una vera vergogna arrivare alle mani per così futili motivi, rischiando punizioni o l'anno scolastico solo perché siete delle teste calde incapaci di dialogo."

"Esistono situazioni in cui il dialogo è impossibile..." esclamò YiLian

"Dovrei perdere tempo a dialogare con un cinese? Tanto tra qualche tempo verrà mandato via dalla scuola..." sbraitò john

"Ecco! Capisce che cosa intendo?" ribatté YiLian

"Basta voi due! In questo modo rischiate solo di peggiorate la situazione..." sbraitò Dmitrij

Dopo essersi lanciati occhiate di brace i due ragazzi si calmarono, consci del fatto che una nuova lite non avrebbe migliorato la loro situazione.

Quel giorno fummo smistati nel reparto del doposcuola pomeridiano per bambini.

"Bene Jocelyn, accompagna i ragazzi nel salone B e mostra loro cosa c'è da fare." disse Dmitrij rivolgendosi ad una ragazza che era appena entrata nel suo studio.

"Certo, con molto piacere. Qui c'è un gran bisogno di gente nuova che ci dia una mano. Seguitemi...!" disse la ragazza accogliendoci con un sorriso

"I marmocchi sono delle scuole elementari?" sbottò John annoiato

"I marmocchi, come li chiami tu sono delle scuole elementari e necessitano che qualcuno li aiuti nei compiti per casa, mentre tu necessiti che loro ti aiutino a ragionare da quasi adulto e ad essere più responsabile..." dissi, strappando così un sorrisino anche a Jocelyn.

Mi venne assegnata una bambina molto graziosa ma taciturna a causa di un trauma che pareva essere dovuto all'aver visto scomparire un compagnetto nella foresta.

-Ancora quella maledetta foresta- pensai tra me e me

"Ciao, come ti chiami?" dissi, illudendomi che sortisse qualche effetto

-scrive-

"... e cosa fai di così interessante da non poter rispondere?"

Mi sorpresi della diligenza che presentava nello svolgere i suoi compiti per casa, ma non la si riusciva a far muovere, infatti quando giunse l' ora della merenda, tutti i bambini uscirono fuori a mangiare e giocare, tranne lei. Così, prima l'aiutai a scrivere un tema per l'indomani e poi le lessi una poesia che avrebbe dovuto imparare a memoria.

"Senti un po'! come farai a ripetere la poesia in classe se non ti decidi a parlare?" dissi scherzando. La bambina per tutta risposta coprì il libro in cui si trovava la poesia e poi la trascrisse per filo e per segno nel suo quaderno senza dare neanche una sbirciata.

"Allora mi ascoltavi davvero mentre leggevo!?" le solleticai un po' il panciotto mentre lei annuiva con la testa

"allora cosa vuoi per la merenda? Pane e nutella o patatine fritte? Domandai sempre tentando di farla parlare

"pane e nutella ..." scrisse su un bigliettino

"d'accordo"

Così le preparai la merenda e glie la portai al tavolo. Non riuscivo a darmi una spiegazione e la mia testa era piena di domande: come mai se certi bambini subivano dei traumi non parlavano più? Eppure avevano assicurato che non fosse muta! Nessuno sapeva come far proferir anche una sola piccola parola a quella bimba dagli occhi tristi, finché a un tratto al terminar dell'ultima ora Yi Lian ebbe un'idea geniale e cercò di farla inserire in un gruppo di bambine tramite un gioco di squadre di maschi contro femmine

"Allora avete bene inteso tutti? Il primo che arriva a prendere il fazzoletto azzurro che ho in mano fa punto per la sua squadra" spiegò yi Lian. Quel ragazzo sapeva sempre sorprendermi! Non avevo idea che ci sapesse fare anche con i bambini! Ma il fatto veramente clamoroso avvenne quando la piccola gridò - "Vittoria" - alla fine del gioco, poiché era stata proprio lei a conquistare l'ultimo e tanto agognato fazzolettino azzurro che avrebbe permesso così alla squadra delle femminucce di vincere contro i maschi.

"Bravissimo" gli sussurrai all'orecchio

Le psicologhe di competenza avvertirono i genitori e ci fu una gran festa dove YiLian ricevette i complimenti più sinceri da parte della madre della bimba


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