Questa saga narra le vicende di giovani ragazzi che subiscono una mutazione genetica a causa di sperimentazioni illegali, fatte sull'ambiente, nei terreni e persino sugli uomini, da parte di una società criminale chiamata S.P.E.E.C.T.R.E . I giova...
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DIARIO DI MANUEL HAMMOND
Nonostante Scorpius avesse cambiato abitazione per non essere scoperto e seguito, eravamo ormai alle sue calcagna.
Dopo svariate ricerche, scoprimmo che il sangue dei mutanti era in qualche modo sensibile ad alcuni cristalli esistenti in natura.
Quindi avevamo ideato un particolare tipo di ricevitore GPS, che collegato ad un cristallo a sua volta intriso col sangue del mutante, riusciva ad indicare con una certa precisione la sua posizione.
Così, una volta scoperta l'ubicazione di Scorpius, riuscimmo anche a intercettare le sue telefonate, grazie ai poteri di Rajat, che consistevano nell'attraversare i campi elettrici "slegando" i propri atomi e assumendo il controllo, oppure mandando in tilt, qualsiasi apparecchio elettronico.
A quel punto non ci fu difficile pedinarlo e scoprire che intratteneva contatti, con il dottore che aveva in cura Jusy Doherty.
In quel momento Scorpius si trovava su uno yacht pieno di droga, che dopo varie soste dalla Florida si dirigeva verso il nostro porto, per consegnare la merce al dottore Thomas White.
Decidemmo allora di allertare il Detective Lovelace, ovvero il padre di Lucy, mandandogli una registrazione della telefonata tra i due concordanti.
La sera dell'incontro, io e gli altri mutanti, aspettammo da lontano e in disparte che la polizia stabilisse il momento più opportuno per intervenire.
"Come promesso ecco il quantitativo." disse Scorpius sotto sembianza umana.
"Mi sembra ottimo! Come quello dell'ultima volta."
"Io sono sempre di parola, ma credevo che dopo l'incidente con la ragazza nella foresta...sai..." borbottò Scorpius
"Oh non preoccuparti! Quasi certamente, rientrerà in uno di quei casi caduti nel vuoto per mancanza di prove..." rispose White.
"Oh beh amico, dopo tutto eri tu ad averla in cura..." ribatté Scorpius.
Nel momento in cui stavano per passare i soldi da uno, nelle mani dell'altro, scattò l'allerta della polizia e un gruppo di soldati armati, fece irruzione nel porto.
"Maledizione!" esclamò Scorpius, correndo dallo yacht verso la terra ferma.
"Fermi o facciamo fuoco!" gridò un agente.
"Fai fuoco pivellino..."
L'agente sparò contro Scorpius, ma il proiettile rimbalzò colpendo il mittente.
Poi, tirò fuori i suoi artigli acuminati facendo bella mostra di sé e con un sorriso spavaldo, colpì il terreno causando una scossa simile a un terremoto
