Erik non voleva che quel giorno fosse come tutti gli altri. Voleva stare da solo. Non gli era mai venuta quella sensazione: adorava stare con glə amicə o con la sua ragazza. Non sopportava la solitudine.
La sveglia che tutte le mattine trillava quella volta non suonò. Il suo corpo però, ancora abituato ai ritmi scolastici, lo fece svegliare verso le otto e mezza. Dopo vani tentativi di riaddormentarsi, decise di alzarsi.
I suoi genitori e sua sorella maggiore, Claudia, erano già uscitǝ per andare al lavoro e a scuola. Per Erik era meglio così: non avrebbe sopportato la loro delusione. I suoi genitori e Claudia non sapevano della scritta sul muro, ma sapevano della situazione con Ginevra e dei rapporti con Jonathan, e soprattutto del motivo della sospensione.
Quella più delusa nella sua famiglia era sicuramente Claudia. I due avevano avuto sempre un bel rapporto fin da piccoli, nonostante i due anni di differenza e i litigi tipici dei fratelli. Da quando Erik aveva cominciato a cercare di tornare con Ginevra, però, lei aveva cercato di farlo ragionare, ma senza successo: Erik era un ragazzo testardo. Così Claudia cercava di fargli cambiare idea facendo trasparire la sua delusione in risposta alla scelta che aveva fatto, ma non funzionava nemmeno quello. Erik percepiva il suo avvilimento e quello dei suoi genitori, eppure continuava a fare quello che secondo lui era giusto. Era molto testardo, forse troppo. Gli avevano sempre insegnato a lottare con tutto sé stesso per raggiungere un obiettivo, ma in quel momento non si rendeva conto di star andando oltre. L'unica cosa che secondo lui contava era tornare con Ginevra.
Dopo la colazione Erik diede un'occhiata al di là della finestra della cucina. Notò che dei densi nuvoloni autunnali si stavano addensando nel cielo. Era sicuro che avrebbe piovuto, ma voleva lo stesso uscire.
Indossò un paio di jeans blu, una felpa, il cappotto e uscì senza portarsi dietro l'ombrello. Si coprì la testa con il cappuccio della felpa, lasciando fuori delle ciocche bionde. Con le mani nelle tasche del cappotto camminava verso un luogo preciso: la panchina di pietra vicino alla spiaggetta di Tarri, la stessa a cui Ginevra andava poco dopo la separazione. Erik però questo dettaglio non lo sapeva.
Durante il tragitto sentì un tuono e alzò la testa verso il cielo: avrebbe cominciato a piovere di lì a breve. Abbassò la testa e si guardò intorno. Per le strade di Tarri non c'era nessunə, a parte un paio di persone che andavano frettolose al lavoro. Lui invece quel giorno non aveva fretta. Si avvicinava lentamente al mare. Intravide in lontananza la panchina e continuò a camminare a passo lento, con le nuvole sopra di sé che non facevano più vedere l'azzurro del cielo. Diventavano sempre più nere e vicine a lasciar cadere la pioggia.
Erik si sedette con le gambe incrociate sulla pietra fredda e appoggiò il cellulare di fianco a sé. Osservò il mare che aveva assunto una tonalità blu-grigia. Un vento aveva cominciato a farsi sentire, screpolando le guance e le labbra di Erik. Le onde si scagliavano violentemente sulla riva, come se volessero sfogarsi su quell'innocente battigia.
Erik aveva deciso di andare in quel luogo per riflettere.
"Perché con me è così fredda? Quando stavamo insieme non era così. Era così sorridente e dolce. Mi manca com'era prima." pensò.
La cosa che Erik sopportava meno di Ginevra era la sua freddezza. Gli mancavano i caldi momenti passati con lei, i suoi baci sul collo, i suoi sorrisi... Gli mancavano le cose semplici che a volte dava per scontate, ma che in realtà erano fondamentali. Erano tutto, erano più grandi delle cose che lui riteneva grandi.
Mentre questi pensieri affollavano la sua mente, cercava di fermare le lacrime che erano vicinissime a uscire dai suoi occhi.
Sotto sotto però, sapeva la risposta a quella domanda. Il punto era che si rifiutava di accettarla.
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Tutto Normale
ParanormalCOMPLETA IN REVISIONE (LO SARÀ) Ginevra è triste come non mai: Erik, il suo ex fidanzato, l'ha appena mollata, lasciandola annegare in un oceano di dolore e insicurezze. Ma un misterioso ragazzo dai capelli corvini entrerà improvvisamente nella sua...