CAPITOLO 10: NEL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

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Da quando aveva incontrato Jacopo, Ginevra si teneva a distanza dalla casa del fidanzato. Decise anche di non invitare Jonathan a casa sua per evitare di ripetere l'esperienza. L'avrebbe presentato ai suoi in un secondo momento.


Quando Ginevra andò a fare colazione, Walter e Anne erano già svegli da un pezzo.


"Buongiorno tesoro, hai dormito bene?"


Il tono di Anne era chiaramente ironico.


Ginevra si voltò verso l'orologio della cucina e lesse l'ora: undici e mezza. Forse non avrebbe dovuto stare sveglia fino alle due a disegnare.


La ragazza annuì, poi prese un pacchetto di biscotti dalla credenza.


"Non mangiare troppo. All'una e mezza arriva zia Laura e si ferma a mangiare, poi io e lei andiamo a prendere un mobile per la sua casa."


Ginevra annuì e si sedette al tavolo della cucina ancora un po' intontita.


Laura era la sorella maggiore di Anne. Viveva nelle colline fuori città e a volte veniva a trovarli insieme al marito Nicholas e la figlia Melissa, di ventidue anni. Laura aveva anche un altro figlio, Liam, di ventiquattro anni, che era andato a vivere da solo qualche anno prima. Ginevra non lo vedeva spesso, solo durante le feste, ma ogni volta che lo vedeva si divertiva sempre: era un ragazzo molto simpatico e socievole.


"Viene anche Melissa?" chiese Ginevra prima di mettersi in bocca un biscotto.


"No. È in vacanza con le sue amiche."


La ragazza annuì amareggiata. Si divertiva sempre insieme a lei.


Uscì dalla sua stanza poco prima dell'una e mezza, quando qualcuno suonò al citofono. Ginevra si sedette sul divano mentre Walter apriva la porta facendo entrare sua zia.


Zia Laura era poco più bassa della sorella nonostante avesse qualche anno in più. Aveva i capelli tagliati in un caschetto biondo come quello di Anne. Un paio di occhiali neri circondavano due occhi castani uguali a quelli della sorella. Indossava un paio di pantaloni beige e una maglietta a maniche corte.


"Ciao zia." salutò la ragazza.


"Ciao Ginevra, come sei cresciuta." disse zia Laura avvicinandosi alla nipote.


"Il pranzo è già pronto." annunciò Anne.


Si sedettero a due a due al tavolo e Laura si sedette di fianco ad Anne. Per un po' nessuno parlò e per Ginevra era meglio così. Ma era troppo bello per durare.


"Come va la scuola Ginevra?" chiese zia Laura prima di prendere una forchettata di pasta.


"Bene, non ho preso debiti." rispose lei.


"L'anno prossimo vai in seconda superiore?"


"No, in terza."


"Oh, come stai diventando grande. A proposito, sei fidanzata?"


Ginevra rimase ferma a guardare il piatto senza dire niente, con gli occhi spalancati. Cominciò a sudare.


"È un po' timida su queste cose. Se non sbaglio stai con Erik vero?" disse Walter guardandola.


Quelle parole accesero dentro di lei una scintilla di rabbia.


Tutti rimasero spiazzati dopo quell'affermazione. I tre adulti guardavano la ragazza arrabbiata e imbarazzata, che teneva lo sguardo basso.


"No." disse secca.


I tre adulti rimasero più spiazzati di prima.


"Non sapevo che vi foste lasciati." ammise Anne.

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