Ho sempre creduto che le favole esistessero solo nei libri. O per lo meno è questo, che mi hanno raccontato fin da bambina. Una favola non è reale, Alice. Una favola non può mai, essere reale, Alice. È solo una vecchia storia della buonanotte. E dovresti smetterla di pensare che gli occhi di una persona siano più potenti delle parole che dice. O che ci sia del buono dentro ad un cuore macchiato.
Eppure non avrei mai immaginato che prima o poi, ne avrei vissuta una.
Una favola mia. Tutta, completamente, mia. Sempre se di favola, si può parlare. Ci assomigliava, però. I contorni erano giusti. Ed anche se sbiaditi, io riuscivo a vederli bene. La magia arrivò con una tempesta di stelle cadenti.
Ci ho creduto fino alla fine.Non all'inizio, ma alla fine sì. Perchè quando sono all'inizio, le storie, nessuno sa mai quali saranno i buoni e quali i cattivi. Perchè quando sono all'inizio, le storie, nessuno sa mai chi salverà o chi sarà salvato. È di questo che si tratta, no? Di combattere mostri, di essere coraggiosi, di lottare per qualcosa.
La mia di favola, viveva nell'ombra, nell'oscurità della notte. Era vera, ma solo in assenza di luce. Tanto più scendevo nell'abisso, più l'abisso mi divorava. Ed io, lo lasciavo fare. Perchè anche se di quell'abisso così scuro, così profondo, così senza fine, ne avevo un po' paura, non potevo non amarlo. Del resto, amiamo tutto quello che non capiamo.
E se avessi potuto, quel c'era una volta, me lo sarei tatuato addosso. Non avevo idea di quanto avrebbe cambiato irrimediabilmente la mia vita. Di quanto mi avrebbe inghiottita, senza nessun preavviso. Mia zia, diceva di star lontana dagli occhi di ghiaccio se mai li avessi incontrati. Nascondevano sempre un segreto. Ed erano talmente forti, precipitosi e prepotenti che avrei rischiato di affogare. Diceva che un paio d'occhi freddi, facevano male. E che secondo lei, assomigliavano ad un buco nero. Attenta, Alice. Attenta perchè una volta entrata, non potrai più uscire. Non le davo ascolto, allora. Ma se è per questo, non davo ascolto nemmeno al mio cuore.
C'era una volta Alice. Anzi, no. C'era una volta un Principe Nero senza cuore. Aveva un'armatura fatta di schegge e spine, ferite non guarite e ricordi infranti. Non voleva essere toccato né guarito, non voleva aggrapparsi a niente se non al vuoto che aveva al centro del petto. E così, un bel giorno, dopo averlo incontrato, rubò il cuore di Alice. Ma non lo nascose, non lo vendette a nessun altro, non lo incatenò in una prigione. Lo divorò e basta. Ed era talmente tanto bravo a rubare e a divorare che senza che lei se ne accorgesse, perse tutta se stessa.
Fu allora, che capii. Mia zia si sbagliava.
Perchè proprio quando mi strappò ogni singola parte, quando da ogni vuoto iniziò ad entrare così tanta acqua che non potevo più far nulla, finalmente iniziai a respirare.Quindi era questo che succedeva.
Da tutti i buchi neri, usciva luce, sempre.
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C'era una volta Alice ( Favole Di Carta )
ChickLitCOMPLETA.Il vecchio titolo era Favole di Carta. Meghan parte per il college con i suoi sogni in mano, i ricordi persi e tanta voglia di ricominciare. Ma non appena varca le porte della Fox,si imbatte nel Bianconiglio, il ragazzo più popolare di tutt...