M83 - Outro
Fare spazio. Ma dove? Dentro? Fuori? Tra i libri di un esame, tra i fogli di un lavoro che non ami, tra le mura di una casa che ti scalda quando fuori piove, sui marciapiedi affollati, in un locale che mette musica che non ti piace o che non hai voglia di cantare, tra gente che si diverte e tu vorresti sentirti libera di fare lo stesso per una sera. Fare spazio in una giornata impegnata, tra le onde del mare e la sabbia, tra la luce che si riflette nell'acqua e brilla, tra il troppo caldo e il ventilatore che gira insieme alla tua testa. Fare spazio tra la pelle d'oca e i respiri che aumentano, fare spazio in una libreria, nel tuo armadio, che poi ti lamenti che non hai niente da mettere e che quel vestito che ti piaceva potevi prenderlo senza pensarci troppo. Fare spazio tra i ricordi che mettono sete, fare spazio tra le gocce di una doccia fredda che porta idee, fare spazio tra le lenzuola stropicciate. Fare spazio in una casa piena di amici con cui condivideresti sempre tutto. Fare spazio nel tuo cuore quando ti sembra già troppo pieno. E poi pieno non lo è mai. Perchè comunque ti manca qualcosa. Ed è qualcosa che ti porterai a presso in ogni viaggio, in ogni scelta, in ogni spinta verso un nuovo inizio. Perchè guardarsi attorno senza sapere cosa si sta cercando, perché vuoti portano sempre e solo altri vuoti. A meno che...
A meno che invece di far spazio, tu riesca a lasciar libere le cose, a sguinzagliarle senza, la paura che poi non tornino indietro. Perchè ciò di cui ci si innamora, un modo per tornare, lo trova sempre. Perché la vita è così. Sembra che due si muovano in senso opposto, che se ne stiano andando. E invece se lo sfondo è bianco e siamo solo puntini, siamo rimasti fermi al punto di partenza. Per cui, per quanto il mondo possa cambiare, stravolgersi e sfumare le cose, noi due siamo uniti da una retta, che avevo disegnato all'inizio e poi cancellato. Ma sul bianco, il segno è rimasto. Destinati a destinarsi. Mi piace.
Avrei dovuto sentirmi sollevata di aver finalmente scoperto chi fosse quel bambino. Ma allora perchè Aiden nel mio ricordo aveva con sé il cappellino da baseball di Ash? Qualcosa mi diceva che quella che mi avevano raccontato non fosse tutta la verità e che c'era molto di più sotto. Ero così arrabbiata con entrambi per avermi mentito, per essersi presi gioco di me, per avermi trattata come se fossi qualcosa di cui liberarsi. Quello stupido biglietto, poi, era riuscito a farmi infuriare ancora di più. L'avevo appallottolato e buttato direttamente nel cestino. Non volevo avere una scusa per tornare ancora una volta da loro e doverlo sbattere in faccia ad uno dei due per farmi avere una manciata di risposte. Non ne avevo le forze.
Era questo allora? Una competizione? Volevano spezzarmi il cuore affinchè io me ne andassi dal Greek? Bhe, se stavano così le cose, avrei fatto in modo di accontentarli una volta per tutte.
La mattina ero di nuovo davanti alla Signora Parker della segreteria studenti, come il mio secondo giorno alla Fox e come quando avevo conosciuto Ash Storm per la prima volta. La cosa non mi piaceva per niente.
Lei aveva lo stesso smalto, lo stesso taglio di capelli e la stessa aria di sufficienza nello squadrarti come se fossi un soprammobile di porcellana. Mi feci coraggio.«Buon giorno. Vorrei cambiare dormitorio» le dissi andando dritta al sodo.
La Signora Parker strinse gli occhi «Oh, mi ricordo di lei. Lei è la ragazza che voleva entrare nel corso del Signor Turner!»
«Ehm.Sì.Sono io» la informai ravviandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.«Ma come le ho appena detto, oggi sono qui per un motivo completamente diverso.»
La donna incrociò le mani sulla tastiera e mi fissò come se fossi una bambina «Sì, ma anche questa richiesta, purtroppo è impossibile da realizzare. Siamo ad anno accademico inoltrato. Tutti i dormitori sono pieni. Dove vuole che le trovi un posto libero?E poi è con le Stelle da quanto c'è scritto nel suo file!Ogni studente di questo campus vorrebbe essere al suo posto! Ora lei mi sta dicendo che desidera veramente andarsene?»
Le avrei voluto rispondere che non era poi così fantastico come sembrava ma mi trattenni.«Sono motivi personali» dissi invece avvicinandomi di più al bancone.
Agitò una mano in aria come per scacciarmi «Sciocchezze! I problemi tra ragazzi sono all'ordine del giorno. Vedrà che troverà il modo di risolverli.»
Qualcuno mi picchiettò sulla spalla «Buon giorno, Signora Parker» la salutò quasi sorridendo.«Quanto a te...Dobbiamo parlare» ordinò Ash con un'espressione piccata.
«Io non parlo con te» sbottai dandogli le spalle.
«Io dico di sì.» Mi afferrò per il braccio trascinandomi fuori dalla segreteria.«Che diavolo stai facendo, Meghan?»
«Tu che pensi?» esclamai con una smorfia.«Vi sto accontentando. Non volevate che me ne andassi?Bhe. Vi sto facilitando le cose.Cambio dormitorio così non starò più in mezzo ai piedi.»
«Sì. Infatti non è male come idea» disse in modo ironico che però risultò piuttosto arrogante e fingendo palesemente di darmi ragione. I suoi occhi divennero come coltelli «Ma che cazzo, Meghan! Cosa ti salta in mente?Ma hai capito una parola di quello che ci siamo detti ieri sera o no?»
«Ho capito benissimo, Ash. Siete tutti fuori di testa. Volevate mandarmi via solo perchè io e tuo fratello giocavamo insieme da bambini.È assurdo!»
Ash si puntò due dita sul naso «Ed è per questo che non si origliano le conversazioni, dannazione!Volevamo mandarti via perchè tu non c'entri un cazzo con il mio piano. Non fai parte della squadra. Non volevo che ti immischiassi nei nostri affari. Tutto qui.»
«Tutto qui? Aiden ti ha anche detto che me ne ha parlato?Bene. Buono a sapersi. Almeno non devo mantenere nessun segreto per la conquista del mondo. Troverò un altro posto dove dormire, non preoccuparti. In bocca al lupo.»
Feci per andarmene ma Ash si mise davanti bloccandomi la strada. «Smettila» disse a denti stretti.
«Non sto facendo niente.»
«Stai peggiorando la situazione.»
«Ma ti ascolti quando parli?» gli urlai contro.«Volevi che mi innamorassi di Aiden per poi farmi spezzare il cuore?Ma cosa sono io per te?Una bambola? Un robot? Un fazzoletto usa e getta? Sono una persona, Ash. Se mi avessi raccontato sin dall'inizio la verità, me ne sarei andata senza fare tante storie.»
«Tu» esclamò puntandomi un dito contro e la sua presenza divenne sempre più grande e pressante.Non avevo mai visto i suoi occhi così gelidi.«Tu non sai un bel niente, Meghan. Forse sì. Forse è meglio che cambi dormitorio. Forse è meglio che cambi università. Forse è meglio che cambi addirittura pianeta. Perchè in questo momento, mi stai letteralmente facendo uscire di testa.Tu non hai mai fatto parte del piano. Tu sei stata l'imprevisto. Saresti dovuta rimanere fuori. Fuori da tutto questo.»
Sembrava volesse aggiungere qualcos'altro ma si fermò. Presi la palla al balzo per ribattere «Fantastico! Andrò dritta a fare la valigia.»
Stavo per andarmene sul serio ma quando vidi Ash rientrare in segreteria, girai sui tacchi e mi fermai ad ascoltare la Signora Parker parlargli.«Le ho detto che non abbiamo nessun posto libero.»
«Tranquilla, Signora Parker. Quella ragazza non andrà da nessuna parte.»
Tornai al Greek in tutta fretta, prima che Ash mi seguisse e gli venisse in mente di farmi un'altra ramanzina. Non era nessuno per dirmi cosa fare o stabilire chi dovesse piacermi o meno. Non preparai la valigia, perchè ero pienamente consapevole che non avevo nessun altro posto dove andare. Avevo il corso di studi, non potevo nemmeno partire per tornare da Rose con la coda fra le gambe. Volevo urlare ma volevo anche calmarmi per fare ordine nella mia testa. Mi cambiai infilandomi nuovamente la tuta che mi aveva prestato il giorno prima Ash. Solamente per il gusto di sporcarla o magari distruggerla.
Filai dritta al campo dove mi era allenata con le Stelle. L'ultima persona che mi aspettavo di trovare lì era Zion. Indossava una felpa azzurra, gli occhiali da sole e un paio di bermuda giallo fluo.«Ehilà, principessa» mi salutò agitando una mano. Contraccambiai stringendo le labbra in una linea sottile. Lui si stirò la schiena «Sembra proprio che tu abbia bisogno di sfogarti. Vuoi per caso un sacco da box?Perchè saprei come procurarmelo.E per inciso.Non mi offro volontario.»
La battuta mi fece ridere e Zion vedendo il mio cambio d'espressione sorrise. Iniziai il riscaldamento, partendo dalle gambe «Se il pacchetto include chiunque faccia di cognome Storm, accetto volentieri.»
«Oh, capisco» annuì poggiando le mani sui fianchi.«Ti hanno detto del piano.»
«Non mi hanno precisamente, detto. Diciamo che l'ho scoperto a mie spese. Ma tu...Tu sai del piano?» chiesi strabuzzando gli occhi.
Zion scrollò le spalle «Tutti sanno del piano.»
«Wow.Questa proprio non me l'aspettavo.»
Lui aggrottò la fronte «Volevano proteggerti, Meghan. Credi sul serio che Aiden ti avrebbe spezzato il cuore? Che alla fine non si sarebbe preso una cotta per te?Ma per favore!»
Sbuffai infastidita «Smettila di mentirmi anche tu. Non voglio discutere anche con te. Aiden non ha nessuna cotta. E poi anche nell'ipotetico caso che tu abbia ragione, ormai non ha più nessuna importanza.»
Inclinò la testa da un lato «Parliamoci chiaro, Meg. Se non te ne importasse, non saresti così incazzata.»
«Chiunque lo sarebbe.»
«Hai la minima idea da quanto Ash, pianifica di spodestare suo padre?Ti ha mai detto perchè non si sopportano?Forse dovresti andare più a fondo e scoprirlo. Magari comprenderesti perchè si è comportato come ha fatto.»
Spostai lo sguardo sugli alberi perchè non avevo intenzione di cedere.«So che sei suo amico. Ma non dovresti giustificarlo.»
Zion si intromise nel mio campo visivo «Non lo sto facendo.E poi se vogliamo dirla tutta, sono anche tuo amico. E ti sto solamente dando un consiglio. Puoi seguirlo oppure no.»
Scossi la testa e sospirai, soffermandomi sul suo viso.«Posso farti una domanda, Zion? Perchè porti sempre gli occhiali da sole?»
Lui sorrise gentilmente «Davvero non te ne sei accorta?»
«Di cosa?»
«Io non ci vedo, Meg» disse come se fosse ovvio e a me cadde il mondo per terra.«O meglio, tutto quello che vedo è pressapoco sfocato.Ho dei sensori proprio qui.» Mi indicò un punto dietro l'orecchio.«Mi aiutano molto. E poi ovviamente ho un udito molto sviluppato.»
Spalancai le braccia in preda allo stupore «Ma tu giochi ai videogiochi!Vai in bicicletta!Sali sugli sgabelli!»
«La console è fatta apposta per me. Mi permette di gestire i movimenti sugli schermi e così anche i suoni. Sono studiati in modo che io riesca a far tutto. Ogni cosa al Greek è così. Ringrazia quel genio di Nathe che l'ha costruiti. Ed Ash che ne ha avuto l'idea.»
«Non ci credo...L'idea è stata di Ash?»
Zion annuì animatamente «Quel ragazzo è pieno di sorpese.Non per questo è il mio migliore amico. I sensori fanno in modo che possa vivere una vita come chiunque altro. Sento ogni cosa. Se volessi, potrei farlo anche con il cuore di quella piccola formichina che ti cammina sulla spalla...»
«Dove?» scattai saltando sul posto.
Zion trattenne una risata «Hai davvero paura delle formiche?»
«Ho paura di un sacco di cose.»
«Ascolta, Meghan. Quando tornerai di nuovo in stanza, troverai un copione. Tra una settimana alla Fox ci sarà un evento di beneficenza dove ogni dormitorio presenterà qualcosa.Noi porteremo una mia mini versione di Alice Nel Paese delle Meraviglie. E tu, mia cara, sarai Alice.»
Emisi un versetto frustrato «Non ci pensare!No!Trova qualcun'altra.Falla fare a Charlotte.»
«Charlotte sarà la Regina di Cuori.»
«Alex, allora.»
«Alex sarà il Bruco.»
Arretrai appoggiando la schiena contro un albero.«No, Zion. Io volevo addirittura andarmene dal Greek! Non puoi chiedermi una cosa del genere!»
Lui si sgranchì il collo «Non puoi rifiutare.Stiamo parlando di beneficienza. Sono solo poche scene. Ti darò una mano io con il copione. Fidati. Sarà lo spettacolo più pazzo della storia.»
Come aveva detto Zion, quando tornai nella mia stanza, trovai sopra il letto il copione. Ma solo dopo averlo letto pensai fosse uno scherzo. Era vero. Si trattava di un susseguirsi di scene con la voce fuori campo che ne spiegava la storia. Ma erano molto significative. La trama era così assurda che scoppiai a ridere istericamente. Zion nella scrittura si era letteralmente ispirato alla vita reale.
Alice entrava in questo mondo fatto di fuochi d'artificio, notti, stelle cadenti e carte da gioco. Incontrava per caso il Bianconiglio e ne restava così affascinata da seguirlo nel Paese delle Meraviglie. Il Bianconiglio era bravo a far sembrare ogni cosa più bella di quella che era davvero e a nascondere che in gran segreto, aveva stretto un patto insieme al Cappellaio. Alice non poteva far parte di quel mondo perchè le avrebbe portato troppo dolore. Per cui il Bianconiglio avrebbe dovuto spezzarle il cuore così che Alice potesse scappare il più lontano possibile. Ma il Bianconiglio non sapeva che Alice era piena di sorprese. E più passava il tempo, più si rendeva conto che stare accanto a lei lo rendeva magico. A lui piaceva Alice. Piaceva così tanto da voler mandare a monte l'accordo con il Cappellaio.
Nel frattempo la Regina di cuori gelosa, studiava ed osservava la storia, pronta a fare scacco ad Alice per batterla definitivamente e prendersi lei il Bianconiglio, di cui era sempre stata innamorata. Il Bruco interrogava Alice, sperando che avrebbe capito la verità e avrebbe mandato in fumo i piani di tutti quanti, perchè anche il Bruco aveva un segreto.
Il Cappellaio restava nell'ombra, perchè nell'ombra c'era sempre stato. Lui conosceva Alice ma lei l'aveva dimenticato. Sapeva che avvicinarsi troppo a lei, avrebbe finito per romperla del tutto. Desiderava che il Bianconiglio le spezzasse il cuore, perchè lui l'aveva già fatto. Aveva paura che lei lo ricordasse e lo odiasse per questo. Perchè da quel tipo di dolore non si tornava indietro. La Lepre guardava quella guerra silenziosa e non poteva fare a meno di mettere toppe prima che l'acqua entrasse e sommergesse tutto.Lo Stregatto era l'unico che se la rideva. Avrebbe voluto aiutare la lepre ma era troppo divertente aspettare e vedere cosa sarebbe successo. Sapeva già che il disastro era proprio dietro l'angolo.
STAI LEGGENDO
C'era una volta Alice ( Favole Di Carta )
ChickLitCOMPLETA.Il vecchio titolo era Favole di Carta. Meghan parte per il college con i suoi sogni in mano, i ricordi persi e tanta voglia di ricominciare. Ma non appena varca le porte della Fox,si imbatte nel Bianconiglio, il ragazzo più popolare di tutt...