4. I miei buoni propositi vanno in fumo

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Olivia Rodrigo - Drivers license

Una donna con degli enormi occhiali quadrati e un'aria di supponenza mi fissava dalla testa ai piedi «Signorina Wonder, le ho già detto che non c'è posto.» Scosse vistosamente i capelli a caschetto e tamburellò sulla scrivania con le unghie smaltate di un rosso acceso.
La mattina seguente all'incontro con le matricole, mi ero svegliata di buon ora per dirigermi in segreteria e così iscrivermi al corso di scrittura creativa del professor Turner. Non avevo ancora incontrato nessuno dei miei altri coinquilini ma ero convinta che sarebbe capitato presto.
Avevo passato l'estate a controllare i vari blog della Fox per capire quale corso facesse di più al caso mio. Quello del professor Turner, secondo quasi tutti gli studenti che l'avevano frequentato, era il migliore.
La Signora Parker, che ora mi ritrovavo davanti, era l'addetta alla gestione delle iscrizioni. Aveva su per giù una sessantina d'anni, il naso a punta e delle labbra carnose ricoperte da un rossetto color prugna. Indossava un girocollo di perle bianche e sul polso, tre braccialetti con i rispettivi pendenti, tintinnavano ogni volta che congiungeva le mani.
«È strano che non ci sia il mio nome. Ho mandato un'email con l'elenco completo dei corsi che avrei voluto frequentare prima della scadenza. Potrebbe controllare meglio, per favore?» la spronai ancora una volta.
La donna agitò una mano in aria e scelse di ignorarmi, tirando fuori una rivista ed iniziando a sfogliarla con noncuranza. Sollevai gli occhi al cielo e tentai con un altro approccio.«Potrebbe, non so, segnarsi il mio nome? In caso qualcuno si ritiri dal corso.Meghan Wonder. Sarebbe davvero gentile da parte sua.»
La Signora Parker sbadigliò, prese una penna ed iniziò a scrivere qualcosa su un post-it arancione.«Ha detto Wonder, giusto?»
Annuii fiduciosa. Con un gesto sprezzante della mano, seguito da una smorfia di irritazione, la donna sbattè il foglietto sul bancone, direzionandolo verso di me. Il corso è pieno.«Sono stata chiara, adesso?»
Distesi le labbra in un sorriso puramente di circostanza «Cristallina.» La Signora Parker tornò a godersi la sua rivista, quindi non potei far altro che girare sui tacchi e puntare la porta, stringendomi le spalle. Non avevo la più pallida idea di cosa fare.
Non feci molto caso al ragazzo che entrò fischiettando fino a quando non ascoltai la sua voce.«Buon giorno, Signora Parker! Splendida come ogni mattina!»
Un brivido mi percorse la schiena ma non gli diedi molto peso. Pensai fosse solo un'impressione passeggera. Mi ricordai di aver lasciato lo zaino sulla sedia perciò mi precipitai a tornare indietro.
La donna sollevò di nuovo lo sguardo tutta presa dal nuovo arrivato. Abbassò gli occhiali sul naso.«Ash, caro!Vedo che sei di buon umore, oggi» cinguettò sorridendo.
«E perchè non dovrei esserlo?» rispose il ragazzo inarcando un sopracciglio. Si appoggiò alla scrivania di lato, lasciando il peso su un piede solo. La t-shirt bianca che indossava si distese, facendo risaltare i muscoli regolari e ben definiti.«Mi servirebbe un posto per il corso del professor Turner.»
Stavo ascoltando quella conversazione involontariamente, eppure il nome dell'insegnante mi fece drizzare sull'attenti, dimenticandomi completamente dello zaino. Finsi di essere molto interessata alle cartine geografiche appese al muro.
«Oh, Ash» sospirò la Signora Parker.«Sai bene che le iscrizioni sono al completo da tempo. Così mi metti nei guai.»
«Lei ha pienamente ragione. Ma potrebbe fare un'eccezione? Solo per questa volta?» la pregò il ragazzo sfoggiando un sorriso perfetto.
La Signora Parker abbassò il tono della voce, ma io aprii bene le orecchie per non perdermi nemmeno una parola. «Vedrò cosa posso fare.»
«Cosa?» sbottai e gli occhi di entrambi finirono su di me. Arrossii per l'imbarazzo ma non ce la facevo più a trattenermi.«Ehm. Scusate» mi avvicinai di nuovo alla scrivania, mentre il ragazzo continuava a fissarmi con uno sguardo interrogativo. Mi rivolsi direttamente alla donna «Lei mi ha appena detto che il corso era pieno e che non c'era nessuna possibilità di partecipare. Cosa è cambiato da un attimo fa?»
«Io» si intromise il ragazzo con un'espressione sprezzante. Aveva i capelli neri come il carbone, la carnagione di un bianco candido quasi surreale, la mandibola pronunciata e gli zigomi un po' scavati. Era alto e slanciato. Ma quello che mi colpì sopra ogni cosa, furono i suoi occhi. Così simili eppure così diversi nell'iride, uno grigio e l'altro blu.
Non so esattamente per quanto tempo lo fissai con la fronte aggrottata. Forse si trattò solamente di un minuto che a me sembrò eterno. La Signora Parker si schiarì la voce ed io mi resi conto di ciò che stavo facendo, così mi sbrigai a puntare lo sguardo altrove.
«Signorina Parker» disse il ragazzo facendo schioccare la lingua. «Mi faccia una cortesia. Spieghi a questa matricola impicciona che differenza c'è tra noi.»
La donna un po' sulle spine, si lisciò i capelli con entrambe le mani«Vede, Wonder. Lui è uno degli studenti più brillanti che abbiamo qui alla Fox.È una Stella. L'università mette a disposizione dei posti extra per quelli come Ash.»
«E questo che vorrebbe dire?» mi inalberai. «È completamente sbagliato!»
Il ragazzo di rimando, girò il corpo ancora appoggiato al bancone nella mia direzione e abbassò il viso per mettersi alla mia stessa altezza. «Te lo dico io cosa significa.È giunta l'ora che ti tolga dai piedi.»
Feci sbattere le mani contro i fianchi «Oh. E perchè dovrei? C'è per caso qualche altra regola che impedisca ad una stupida matricola come me, di restare nella stessa stanza di una Stella?» Sollevai il mento, assumendo un'aria di sfida che però non provocò dall'altra parte nessuna reazione in particolare.«Anzi. Sai che c'è? Ti accontento subito» conclusi e mi precipitai a recuperare lo zaino. Lo feci sbattere sulle spalle e mi diressi a passi svelti verso la porta.«Buona giornata, Signora Parker.»
«Buona giornata a te, ragazzina» mi salutò Ash con un tono sfottente, agitando una mano nell'aria.

C'era una volta Alice ( Favole Di Carta )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora