Love will tear us apart ◼️

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OLI's POV

Era arrivato il giorno che tanto aspettavo e temevo, quello delle dimissioni di Alessia. "Mi raccomando non la deve stressare pretendendo da lei che ricordi tutto e subito, non la riempia di episodi, nomi, domande. E ' molto importante per evitare che la ragazza cada di nuovo in quello stato di trance che l'ha oppressa per due settimane" insistette il dottore, prima di consegnarmi i documenti per il congedo . Entrai in quella stanza che ormai era diventata la mia seconda casa e mi avvicinai timidamente a lei. "Sei pronta ?" Le chiesi,terrorizzato dal poter dire o fare qualcosa di sbagliato.

Non sapevo come trattarla, era come se avessi davanti una sconosciuta intrappolata nel corpo della ragazza che per anni avevo amato e mi sentivo terribilmente in ansia, ma decisi di farmi forza, glielo dovevo. Alessia annui' e prese in spalla la borsa con dentro i suoi pochi effetti personali, che io prontamente le presi di mano, per non farle fare sforzi. "Andiamo" le dissi sorridendo "domani ti porterò a fare shopping per comprarti qualche vestito nuovo". Salimmo in macchina senza dire nulla e le allacciai la cintura, sfiorandole un braccio; perche' era tutto cosi' maledettamente difficile? Mi accorsi che rabbrividì al mio tocco e volli pensare di farle ancora un certo effetto, volli sperare che anche a lei battesse un po' il cuore , con me vicino .

Accesi la radio e partii, spiandola mentre guidavo, con la coda dell'occhio . "Scusa ma.. Perché mi porti a casa tua? Non avevo una casa prima dell'..ehm..incidente?" Mi chiese all'improvviso, curiosa. Dovevo aspettarmelo, prima o dopo avrebbe iniziato a tempestarmi di domande, ma ricordai le parole del medico e cercai delle risposte plausibili ma che non la confondessero ancora di piu' .. Era comico e grottesco che io, per un motivo o per l'altro, mi ritrovassi sempre a mentirle.
"Si, avevi una casa ovviamente.. ma il medico ha detto che è meglio se qualcuno si occupa di te per un po', in modo che tu non resti da sola" azzardai, guardando la strada dritta davanti a me.
"Ma tu non hai una ragazza o sei sposato ?" insiste', curiosa. Maledizione, era quasi meglio quando non parlava. Mi morsi il labbro.
"Ero fidanzato ma da poco sono single..." almeno questa era la fottuta verità, considerai tra me e me.
"Lo sai, sei il sosia di Oliver Sykes dai Bring me the Horizon!" Concluse, sorridendo. Ed io per poco non andai fuori strada.

ALESSIA's POV

Quel ragazzo era molto gentile. Dovevamo essere davvero grandi amici se si era preoccupato così tanto per me in questo periodo . Mentre tornavamo in macchina verso casa sua decisi di rompere il ghiaccio e di fargli qualche domanda ma mi accorsi che rispondeva a fatica e sinceramente inziavo a sentirmi a disagio.. Se solo fossi riuscita a fare chiarezza in quella nebbia che soffocava la mia mente... Decisi di dirgli una cosa carina, facendogli notare che assomigliava a quel figo di Oli Sykes , ma lui sbianco' come se avesse visto un fantasma..forse non era un fan della band?
"Guarda che volevo farti un complimento!" Ridacchiai, mentre vidi che lui accostava la macchina a lato strada. Che cazzo? Mi prese una mano tra lei sue e sentii di nuovo quel calore strano nella pancia e sulle guance, come ogni volta che mi sfiorava. Non era solo il fatto che lui era bellissimo.. C'era qualcos'altro che non riuscivo a decifrare, che sicuramente aveva a che fare col mio passato...soffocai le lacrime che minacciavano di uscire ogni volta che realizzavo di aver perso la memoria, non era il momento adatto per piangere.
"Alessia... Non so come dirtelo ma io SONO Oliver..." mi disse il ragazzo, guardandomi negli occhi.
Scoppiai a ridere. Il ragazzo era simpatico, glielo dovevo riconoscere. "Ma fottiti!" Gli dissi ridendo e dandogli un piccolo pugno sulla spalla. Fu liberatorio ridere, respirare di nuovo, scherzare come due normali ragazzi che fanno un giro in macchina. Forse l'approccio giusto era proprio quello, dimenticare per un attimo la mia penosa condizione.
Quando però mi mostro' la sua patente di guida, quasi ebbi un colpo. "Cazzo sei davvero tu! Mio dio!!!! Dobbiamo fare una foto insieme!" Ero eccitatissima, ero una sua fan da sempre, ma non capivo assolutamente più nulla.
"Non serve che facciamo una foto insieme Alessia! Tu verrai a stare da me! Noi eravamo molto amici e ci siamo conosciuti quando hai fatto delle foto al nostro gruppo, parecchi anni fa. Da allora siamo rimasti in contatto e ci hai seguiti anche in tour.. A proposito, ci saranno paparazzi ovunque prossimamente, tu non ti preoccupare e stai sempre dietro di me".
"Cazzo". Non riuscii a dire altro. "Sono così shoccata.. Cioè .. Io ho fatto delle foto a voi... Quindi ho sfondato alla fine , nella fotografia..." Dissi più a me stessa che a lui.
"Si" Alessia sei sempre stata la migliore in quel campo e ti volemmo proprio per quel motivo " mi disse lui, sorridente, mettendomi una mano sulla spalla.
"Dai ripartiamo, domani andremo a fare un giro e comprare dei vestiti !"
Annuii. "Ma come faccio a pagarli.." Gli domandai timidamente.
"Te li regalerò io , ma comunque Alessia , tu non ti immagini nemmeno quanti soldi hai!"
Oliver riaccese il motore e partimmo alla volta di casa sua.
Una mezz'ora dopo eravamo arrivati, ma quel posto non mi ricordava assolutamente nulla... Non osai chiedergli se ci ero già stata o meno perchè era già abbastanza frustrante così. "Questa è la tua camera " mi indicò Oliver, appoggiando la mia valigia su un letto a due piazze di un delizioso color lavanda. "Il bagno è in fondo al corridoio e la mia stanza qui davanti" e detto questo mi lasciò la mia privacy, uscendo dalla camera. Mi buttai su quel letto morbido e annusai il profumo di cocco che Oli aveva lasciato nell'aria prima di andarsene. Il cuore mi batteva ancora forte , al pensiero che il mio idolo di sempre avrebbe dormito sotto il mio stesso tetto... Le mie guance si tinsero di uno strano rossore e un attimo dopo sprofondai in un sonno pesante.

There Is a heaven (seguito di Can you feel my heart?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora