My mind is a carousel

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ALESSIA's POV

"Ti prego, rispondi..." mormoravo tra me e me mentre il telefono squillava a vuoto. Oli era uscito per una commissione, cosi' aveva detto, ed io ero rimasta sola in salotto, frastornata per la velocità con cui si stavano evolvendo le cose, e terrorizzata per aver lasciato solo il mio bambino per così tante settimane. Mi fidavo di Ash ma avevo paura che Dylan si fosse nel frattempo dimenticato di me, o arrabbiato, temevo che non volesse più vedermi.. e poi, avrebbe mai accettato Oliver? Mi morsi un labbro fino a farlo sanguinare: quando avrei avuto una vita normale?
La voce calda di Ash dall'altra parte del ricevitore mi fece riportare i piedi per terra. "Sono io.." gli dissi, improvvisamente imbarazzata. "Ho recuperato la memoria...come sta Dylan?" Dopo qualche secondo di silenzio Ash mi rispose che il bambino stava bene e chiedeva spesso di me. Che non sarebbe stata una buona idea venirlo già a prendere il giorno successivo, che io ed Oli non saremmo mai stati in grado di allevarlo bene e che sì, lui avrebbe lottato per averne la custodia. Fu come se una
montagna mi fosse crollata addosso sotterrandomi. "IL tuo è solo rancore Ash! Rabbia perchè non sono riuscita a ricambiare il tuo sentimento! IL bambino è mio e domani lo verremo a prendere!" Gli attaccai il telefono in faccia, piangendo. Niente era mai facile... ero così stanca...

ASH's POV

Gliel'avevo detto, che volevo tenere io il bambino.. ma allora perchè mi sentivo così male? Ero io il mostro, oppure loro? Le parole di rimprovero di Gemma mi tormentavano il cervello, semplicemente perchè sapevo che era lei ad avere ragione. Io dovevo staccarmi dalla coppia AlOliver e camminare da solo, ricominciare da capo, magari proprio con Gemma, se voleva ancora saperne qualcosa di me. Stavo per richiamare Alessia per scusarmi ma non ci riuscii: tanto sapevo che sarebbe arrivata il giorno successivo, anche se gliel'avevo sconsigliato, era sempre così testarda ! Mi recai all'ingresso dell'asilo per prendere Dylan ed il pensiero che quella sarebbe stata l'ultima volta mi fece salire un enorme groppo in gola..una lacrima scese involontariamente lungo la mia guancia e non feci nulla per trattenerla.

ALESSIA's POV

Sentii la porta d'ingresso aprirsi e corsi ad abbracciare Oli. Tra le sue braccia mi sentivo completa, mi sentivo a casa, e non riuscivo a stancarmi di quel profumo di cocco che la sua pelle emanava sin dal primo giorno in cui l'avevo conosciuto. "Ti amo " sussurro', mentre mi baciava con dolcezza e le sue mani mi accarezzavano la schiena. Sentii un calore intenso provenire dal mio stomaco e irradiarsi sempre più giù ... Gli tolsi la maglietta e lui fece lo stesso , spingendomi sul divano. Mi persi per l'ennesima volta in quegli occhi color ambra e capii che per me esisteva solo lui, era sempre esistito solo lui nel mio cuore, anche quando avevo sofferto per colpa sua non avevo mai smesso di amarlo e non potevo biasimare me stessa per questo.
Oliver era una di quelle persone che non era possibile ignorare, aveva un magnetismo che ti attirava a se' e quando ti avvicinavi troppo, anche se rischiavi di scottarti, non potevi fare a meno di pensare che era quella la sensazione più bella in assoluto. Con lui tutto era o bianco o nero , una girandola di emozioni e ne avevo bisogno per sentirmi viva. Ci togliemmo gli ultimi vestiti e mi misi a cavalcioni su di lui, vedendo il desiderio nei suoi occhi. Ci amammo con foga ma anche con dolcezza e glielo dissi, che era lui l'uomo della mia vita.
I suoi occhi divennero umidi e mi prese una mano, intrecciando le sue dita con le mie. "Alessia non smetterò mai di scusarmi con te per tutti i casini che ho combinato in passato, per le parole non dette e anche per le parole di troppo, per non aver avuto fiducia in noi quando tu invece ne avevi per entrambi,..per non aver capito che avevo già tutto ciò che un uomo possa desiderare. Tu mi hai salvato Alessia, mi hai salvato da ciò che ero ma non volevo essere,,, ho scoperto quanto sia difficile cambiare veramente , ma ce l'ho fatta e anche se a volte quel vuoto dentro di me si fa sentire so che sei tu l'unica che può colmarlo !" .
Lacrime di gioia mi bagnarono le guance e abbracciai Oli con tutte le forze di cui ero capace, perché in certi momenti non servono altre parole, ma bastano i gesti, gli sguardi, le emozioni.
Oli si alzò e andò a prendere la giacca che aveva buttato sul divano quando era entrato in casa, estraendo da una tasca una scatolina di velluto. A quel punto il mio cuore perse un battito: ricordai quando mi aveva regalato anni prima l'anello di fidanzamento che io poi avevo gettato via, a Milano, dopo aver scoperto il suo tradimento. Ora però' la situazione era completamente diversa, NOI eravamo diversi e forse solo ora eravamo in grado di capire e affrontare a pieno ciò' che quell'anello significava.
Ci fissammo, i miei occhi che si perdevano nell'oro liquido del suo sguardo, e allungai la mano tremante. Un anello con un enorme rubino rosso scivolo ' nel mio anulare come se quello fosse sempre stato il suo posto. Quel bagliore rosso descriveva tutta la forza e la passione del sentimento che ci univa. Ci baciammo un'altra volta mentre, ridendo e piangendo insieme, accettavo di diventare sua moglie.

There Is a heaven (seguito di Can you feel my heart?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora