ASH's POV
"Ti sei mai innamorato , Ash?" Mi chiese Sykes dopo il quinto bicchiere di whiskey.
Ecco, pensai. L'ennesima persona che beve e diventa malinconica.
"Signor Jackman io..."
A quel punto si incazzo ' per davvero. Balzo ' in piedi urlandomi di farla finita con quella storia, che sapeva che l'avevo riconosciuto , e di chiamarlo pure Oliver. Ridacchiai versando l'ennesimo bicchiere a tutti e due.
"Ok Oliver finalmente.. Anch io ero stufo di far finta di non sapere chi sei.. Comunque si, mi sono innamorato una sola volta nella mia vita. Lei si chiamava Hope ed era una surfista professionista proprio come me. Poi mi infortunai, lei proseguì con la carriera e non la vidi più. Evidentemente non le importava un cazzo di me. E tu? La ragazza di due mesi fa?"
Vidi che avevo centrato il segno. Era proprio quella ragazza a ridurlo così.
"Si chiama Alessia. L'ho conosciuta qualche anno fa.. Ci siamo persi e ritrovati mille volte ed ora che è' di nuovo mia la sto lasciando scappare..."
"Ma perché??? Hai la fortuna di essere ricambiato nei tuoi sentimenti.." Osservai.
"Perché io sono confinato qui e non sarebbe giusto condannarla a vivere un rapporto nascosto, in cui potrei vederla solo due volte l'anno... Mi fa più male averla così che non averla affatto..."
"E quindi decidi tu anche per lei. Scusa ma sei un fottuto egoista." Considerai, svuotando il bicchiere e versandomi un altro goccio di liquore.
"E allora cosa cszzo dovrei fare?" Mi chiese, sconsolato.
"Torna da lei... Torna alla tua vita... Quella vera..."
Oliver si incupì . Disse che poche ore prima il suo manager gli aveva chiesto proprio quello: di tornare.
"E allora perché non lo fai?" Chiesi, curioso.
"Ho paura" confesso', guardandomi con quegli occhi color nocciola chiaro.
"Lo devi fare Oliver. Devi tornare a casa. Da lei. Prima che qualche bastardo te la porti via. Abbi il coraggio di affrontare i tuoi demoni, ammetti davanti a tutti il tuo periodo di debolezza e riparti meglio di prima!"
"Non è facile... Forse lei si merita una persona migliore di me..."
"Lascia che sia lei a decidere ... Se lei ti ama e' perché ti accetta ... Non perdere la tua ultima chance..." Gli diedi una pacca sulla spalla e lui mi sorrise debolmente. Seppi che stava considerando le mie parole e sperai che avrebbe ripreso in mano la sua vita perché alla fine iniziava a starmi simpatico.OLI'S POV
Mi svegliai con un sonoro mal di testa. Io e Ash ci avevamo dato dentro la sera precedente. Quel ragazzo aveva fottutamente ragione, dovevo tornare a casa. Mi aveva parlato con semplicità, con candore ed io l'avevo apprezzato. Avrei perso Alessia se fossi rimasto ancora li in Australia, e avrei perso me stesso e la mia vita vera .
Buffo pensai, ero sparito dalla circolazione proprio per ritrovarmi e invece avevo capito che io ero quello di Londra, io ero il ragazzo cresciuto a Sheffield, ero un cantante e un pessimo fidanzato ma da tutto questo non potevo più fuggire, nel mio caso persona e personaggio erano un tutt'uno e avevo bisogno di ripartire da dove tutto era finito.
Chiamai Duane e gli comunicai che avevo intenzione di rientrare; lui , entusiasta, mi prenoto' un aereo e mi diede le istruzioni affinché nessuno si accorgesse, in aeroporto a Londra, di me.
Fu così che una domenica pomeriggio, con una valigia e una barba finta, uscivo da Heathrow e tornavo alla realtà.
Dopo due anni e mezzo vissuti in riva all'Oceano, il traffico e il cielo grigio della mia città mi colpirono come uno schiaffo: capii il motivo per cui ero sempre depresso, anni prima, doveva essere proprio il grigiore della mia città.
Ora non ero depresso, ero solo spaventato e mi sentivo come un pulcino che esce dal guscio per la prima volta e strizza gli occhi perché non è abituato alla luce.
Una pomata scura copriva i miei tatuaggi . Guardai il mio riflesso in una vetrina e mi venne da ridere: Sembravo un talebano con quella barba.
Camminai per le strade e pensavo a tutti i miei sbagli, alla mia vecchia vita , e ammisi con me stesso che mi mancavano i concerti, i ragazzi della band, mi mancava disegnare i vestiti della Drop Dead, rilasciare interviste.. Ero un animale da palcoscenico e dovevo tornare a quella vita.
Suonai due volte alla porta e Duane venne ad aprire. Ci riabbracciammo dopo tutto quel tempo: ero grato a quel ragazzo che oltre che un manager si era dimostrato un vero amico. Dovevo a lui la mia rinascita.
Mi disse che non sentiva Alessia da circa tre settimane e che lei non sapeva del mio ritorno, ritorno che sarebbe avvenuto in grande stile. Duane mi aveva prenotato infatti un'intervista in TV, durante la quale avrei aperto il cuore ai fan e avrei sancito il mio ritorno ufficiale.
Un'ora dopo suonarono ancora alla porta e potei riabbracciare i ragazzi. Piansi. Erano tutti felici e emozionati all'idea di rilanciarsi nel progetto Bring Me The Horizon e vidi che anche loro avevano gli occhi lucidi .Pensai che avrei chiamato Alessia qualche giorno dopo perché prima dovevo concentrarmi su quella cazzo di intervista e scrivere un testo, un promemoria, le cose che avrei detto a quel microfono dovevano essere poche ma di effetto. Tremai. E se i fan non mi avessero accettato di nuovo? Sarei diventato lo zimbello di tutti?
Desiderai di avere Alessia tra le mie braccia ma non era ancora il momento giusto. Sperai che avrebbe capito il motivo per cui non ero andato subito da lei..
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There Is a heaven (seguito di Can you feel my heart?)
FanfictionAlessia e' una giovane fotografa milanese che grazie al suo talento riesce ad andare in tour con i BMTH. Tra lei e Oli nasce subito qualcosa ma i due si perdono per vari motivi, per poi ritrovarsi a Sydney, per caso. Questo secondo libro inizia da q...