WHAT DOESN'T DESTROY YOU
LEAVES YOU BROKEN INSTEAD
...ALESSIA's POV
Io ed ASH eravamo in volo verso la mia città natale, non tornavo a Milano da una vita e sinceramente non c'era nulla per cui volevo tornare. A Milano abitavano ancora i miei nonni, purtroppo rinchiusi in una casa di riposo in quanto la loro salute vacillava; per quanto riguarda i miei genitori, mi abbandonarono ai nonni quando ero ancora in fasce e non ebbi mai loro notizie. Magari sarei andata a trovare nonno e nonna.... Ma sarebbe stato così doloroso vederli non più in grado di ragionare, salutarli senza che mi riconoscessero.. E osservare quegli sguardi vuoti che una volta erano così vivaci... Guardai Ash dormire beatamente sul sedile di fianco al mio: mi aveva confidato che in volo lui prendeva sempre del sonnifero e dormiva tutto il viaggio. Beato lui. Io ero tenuta sveglia da pensieri, incubi e paure. Ti sei mai sentita come quando il mondo intero complottasse contro di te? Ti sei mai sentita distrutta dentro , ma all'esterno sorridi e sembri la persona più' felice del mondo ? Hai mai desiderato spaccare tutto e poi ricostruire da zero qualcosa di nuovo? Ti sei mai guardata intorno vedendo le vite degli altri scorrere tranquille mentre la tua va a rotoli e tu urli dentro, ma non esce nessun suono? Ecco, mi sentivo così. Come se qualcosa o qualcuno mi stesse portando via tutto ciò che avevo ricostruito. Il destino? La sfiga? Non lo sapevo ... Ma mi sentivo morire dentro e non sapevo decidere la sorte di quell'esserino che inesorabile cresceva dentro di me. Versai una lacrima silenziosa mentre il pilota annunciava che stavamo per atterrare. Ash si stiracchiò e si voltò a guardarmi, regalandomi un sorriso. "Coraggio" mi disse "concentrati sul lavoro, almeno per questa settimana. Poi deciderai" . Aveva fottutamente ragione. Non potevo perdere anche il lavoro: mentre la vita sentimentale -lo sentivo- stava andando a rotoli, nel lavoro ero ancora io, la famosa Alessia.
Arrivammo in albergo stanchi ed affamati. Era quasi mezzogiorno e la stanza lussuosa che mi aveva prenotato il direttore della rivista non aveva però un frigobar. Io ed Ash ci guardammo, capendoci al volo: dovevamo cercare un ristorante . Lui mi chiese di mangiare una vera pizza ed io sghignazzai ... Questa fissazione degli stranieri nel voler mangiare sempre pizza !!! Lo accompagnai in un posticino tranquillo dalle parti del Duomo e sentii voglia di confidarmi con lui..era un bravo ragazzo, mi ispirava fiducia.. "Ash..secondo te Oli mi ama ?" Lo vidi in imbarazzo per un attimo.. "Alessia è' ovvio che lui ti ama. In Australia era distrutto, gli mancavi.. Mi disse che eri la donna della sua vita quindi devi stare tranquilla ok?" "si.. Ma in questi giorni lo sento strano.. E ho paura.. Anche sai.. Per la faccenda del bambino.." Annui'. "Non so che dire... Devi aspettare ancora questi 9giorni e poi lo affronterai di persona.. Magari è solo stanco per il tour.." Già. Magari era solo stanco. "Grazie Ash.." Gli dissi con sincerità , mentre gli stringevo la mano . Lo vidi irrigidirsi e ritrarre subito la sua mano, imbarazzato. Questo ragazzo odiava davvero noi donne, pensai.
OLI'S POV
Anche la notte successiva e quella dopo Hannah venne da me e la scopai con tutte le mie forze. L'accordo tra noi era chiaro: questa cazzata sarebbe durata fino alla fine del tour e poi ognuno per la sua strada. Il senso di colpa, però , mi impediva di chiamare Alessia tutte le volte che volevo. Temendo che dal mio sguardo capisse qualcosa, mi limitavo a mandarle dei messaggi, in modo da non farmi più vedere in faccia. E intanto il tour continuava e ci spostammo in Italia, avremmo toccato due città , Roma e Milano. Anche Alessia si trovava a Milano, per la settimana della moda... Avrei potuto chiederle di liberarsi una sera dal lavoro e venire a un mio live ma ero troppo codardo e temevo che mi scoprisse, che scoprisse quella cosa assurda che c 'era tra me e Hannah... E decisi che dovevo trovare una scusa , dovevo dirle di non venire, se mai mi avesse chiesto di assistere allo show. Mi odiavo perché non riuscivo a non cacciarmi nei guai.. La amavo ma al momento volevo divertirmi con Hannah... Ero nel panico e decisi di chiedere un consiglio all'unica persona che consideravo fidata: Ash.
ASH's POV
Mi piaceva Milano. Del resto ci ero già stato, quando ero un campione, ormai una vita fa. Quella volta mi aveva accompagnato la mia ex... Ogni viaggio mi ricordava lei... Quella troia. La odiavo ancora a distanza di cinque anni: l'amore può fotterti il cervello ed ero felice perché da allora non mi ero più fatto imbambolare da nessuna. Meno problemi, meno pensieri.... E molta solitudine. Quella era la mia vita e la vicinanza con Alessia mi pesava già dopo solo una settimana. Porca puttana, le stavo appresso come fosse la mia fidanzata! Per fortuna i letti erano separati in camera, e lei era incinta. Bella storia... Chissà Oli come l'avrebbe presa... Pensavo a tutto questo mentre mangiavo un'ottima pizza con lei vicino a Piazza Duomo. Lei e Oli erano in crisi, lo percepivo dallo sguardo perso di lei e dal suo bisogno di essere rassicurata... Non sapevo se avrei scommesso su quella coppia. Si amavano.. Oh si', a modo loro si amavano da morire.. Ma non erano capaci a gestire la forza di questo amore e non appena si avvicinavano troppo, si respingevano con la forza di due calamite spinte una contro l'altra dalla parte dello stesso polo. Non c 'era soluzione a questo.. Ma era solo la mia opinione, l'opinione di un ragazzo a cui il cuore era stato spezzato cinque anni prima.... Sentii il telefono squillare e visualizzai il numero di Oliver, con una scusa mi alzai da tavola e dissi ad Alessia che era un mio amico australiano. Non mi andava di dirle che Oli stava chiamando me, e non lei.
"Pronto" dissi, abbastanza incazzato.
"Ash... Aiutami, sono nella merda" esordi'Oliver, senza preamboli. Ci scommettevo, doveva essere successo qualcosa e le sensazioni di Alessia erano giuste.. "Dimmi Oliver ma fai presto, Alessia è ' qui a pochi metri" risposi seccato.
"In questi giorni sto scopando con Hannah.." Disse, senza la minima vergogna. Lo sapevo, lo sapevo che quel ragazzo era un disastro umano. "Tu cosa???" Gli urlai, stringendo i pugni. Non era possibile. "Sono stanco Oliver di stare dietro ai vostri problemi! Sai cosa ti dico, tieniti i soldi, me ne torno in Australia!!"
"Ti prego Ash non le dire niente. La cosa finirà appena finisce il tour.. Ma c'è dell'altro.. Abbiamo una data a Milano dopodomani e non voglio che Alsssia venga.."
Mi incazzai ancora di più . "Sei una merda Oliver! Ti meriti una ragazza come la mia ex, non come Alessia!!!! E comunque sai cosa ti dico? Noi verremo a quella data. E farai bene a comportarti come si deve, almeno per una sera! Non avrai un appoggio da parte mia e mi aspetto che sarai sincero con lei.. La vita non è un gioco!" E riattaccai. Si: avevo attaccato il telefono in faccia ad Oliver Sykes.
Ero stanco di custodire i segreti di queste due persone: da un lato lei era incinta , dall' altro lui la tradiva. Una merda. Uno schifo. Guardai Alessia attraverso il vetro della pizzeria, i lunghi capelli mossi neri e blu e quegli occhi azzurro mare.. Le labbra rosso scuro e le ciglia lunghe. Il seno evidente che spiccava dalla maglietta e le mani lunghe e aggraziate . E per un attimo il mio cuore batte ', le mie labbra desiderarono di unirsi alle sue... Ma fu un attimo, appunto. Almeno io dovevo mantenere il buonsenso. Tornai al nostro tavolo e, come niente fosse, mi feci una birra .
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There Is a heaven (seguito di Can you feel my heart?)
FanfictionAlessia e' una giovane fotografa milanese che grazie al suo talento riesce ad andare in tour con i BMTH. Tra lei e Oli nasce subito qualcosa ma i due si perdono per vari motivi, per poi ritrovarsi a Sydney, per caso. Questo secondo libro inizia da q...