So come rain on my parade ☔️

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ALESSIA's POV

MI alzai dal letto tremando, nella speranza che Oli non si svegliasse. Lo fissai un'ultima volta prima di sgattaiolare fuori dalla stanza e andare a sedermi in giardino, sotto un albero, per lasciarmi andare a un pianto liberatorio. Tutti i ricordi fluivano nella mia mente, uno dopo l'altro, come quando togli il tappo alla vasca da bagno e l'acqua scende a tutta velocità nello scarico... Lo scarico era il mio cervello e non sapevo se sarei riuscita a contenere quelle informazioni tutte in una volta senza crollare nuovamente...

Immagini di me e Oli mi passavano davanti una dopo l'altra: il primo tour , i primi litigi, la storia clandestina, poi la storia ufficiale, il tradimento con Hannah, l'amicizia di Ash...e Dylan. Il mio Dylan, come cazzo aveva potuto Oli nascondermi la sua esistenza per un mese ? Come stava e dov'era? "Non piangere Alessia. Dylan sta bene" mi voltai e dietro di me c 'era Oliver, mi leggeva nel pensiero probabilmente. Alcune cose non cambiano mai. La vecchia Alessia gli avrebbe detto di allontanarsi, di andarsene, sarebbe scappata, ma la nuova Alessia non voleva più scappare.. Voleva provare a crederci di nuovo , nell'amore... "Dov'è il bambino?" Sussurrai, asciugandomi le lacrime col dorso della mano. Oli si avvicinò e mi abbracciò' da dietro sedendosi con me sotto l'albero. Appoggiai la mia schiena al suo petto e mi lasciai circondare dalle sue braccia colorate, ripensando a tutte le volte in cui le avevo baciate, sfiorate, sentite attorno al mio corpo. "Dylan e ' con Ash nella tua vecchia casa.. Si sta prendendo cura di lui come fosse suo figlio, lo sento spesso e stanno bene. Se ti avessi detto che avevamo un figlio saresti rimasta shoccata.. Ho voluto aspettare che ti tornasse spontaneamente la memoria..." Accettai la sua versione dei fatti, del resto eravamo solo ragazzi che avevano vissuto esperienze troppo grandi per noi, considerai. "Dobbiamo andare a prenderlo Oli, lo sai questo? Prima però mi devi spiegare perché sei venuto da me quel giorno, invece che sposare Hannah...". Oli mi baciò la testa e la fronte e mi spiego ' tutto... Piansi ancora e anche a lui scappo ' una lacrima. "Siamo un disastro " mi disse , e alla fine ridemmo insieme mentre le nostre mani erano ancora intrecciate. Lo amavo da morire. Anzi, stavo per morire per lui. Ma glielo dovevo chiedere: dovevo chiedergli se se la sentiva di crescere il bambino, di vivere con me.. Ma lui mi precedette, di nuovo .
"Ci sposeremo Alessia, e saremo una famiglia, io te e Dylan!" Lo abbracciai felice, nuovamente in lacrime . "Partiremo domani mattina e andremo a prenderlo " aggiunse , mentre i suoi baci divennero più passionali e le sue mani esploravano il mio corpo sudato.

ASH's POV

Stavo aspettando Gemma fuori dal bar, come promesso , ma me ne stavo già pentendo. La mia mente era da tutt'altra parte e avevo ancora un paio d'ore di tempo prima che aprisse lo studio dell'avvocato, dopodiché altre due ore prima che Dylan uscisse dell'asilo. La mia vita era scandita dai ritmi del bambino ormai , ma la cosa non mi pesava.. Allo stesso tempo sentivo il bisogno di parlare con qualcuno di sconosciuto, di esterno alla faccenda , prima che tutto questo mi inghiottisse come un vortice che quando passa lascia solo briciole dietro di se'.. Non avrei permesso alla situazione di sfuggirmi di mano, ne'tantomeno di compromettere la mia sanità mentale.
"Ciao" disse Gemma. Era di fronte a me già da un paio di minuti, realizzai. La feci accomodare di fianco a me sulla panchina e la fissai in quegli occhi scuri così espressivi . "Allora, cosa vuoi da me?" mi chiese, curiosa. "Vorrei conoscerti meglio. Mi hai colpito.. so che sono frasi banali, ma e' semplicemente la verita'" aggiunsi. "Quindi non stai piu' con Alessia, ti senti solo e sei alla ricerca di una nuova fiamma immagino...." Mi disse, diretta e secca, mi piaceva il caratterino di questa donna! Le misi una mano sulla sua. "Non e' cosi'e non e' come credi. Ti va di fare una passeggiata, e parlare un po? Sinceramente ho bisogno di sfogarmi e allo stesso tempo vorrei che tu sapessi come stanno le cose.. poi se vorrai andartene sarai libera di farlo.". Gemma mi fisso' per qualche secondo negli occhi, forse per capire se mentivo, poi sorrise e annui', "Andiamo!" disse, e ci avviammo verso la scogliera, mentre il vento salmastro le scompigliava i capelli. Osai prenderla per mano e mi accorsi che le sue dita si intrecciarono immediatamente alle mie, come se quello fosse il loro posto abituale. Mi sentivo stranamente leggero ed euforico ed iniziai a parlare... "Vedi, io e Alessia non stavamo davvero insieme. L'ho aiutata a crescere il bambino.. io amavo sia lei che Dylan ma lei.. mi accorgevo che la sua mente e il suo cuore erano sempre rivolte a Oliver.. così' me ne andai.. lei tento' di fermarmi, forse voleva amarmi ma era più' forte di lei: quei due sono destinati a stare insieme, e devo lasciarmi questa cosa alle spalle... non cerco una sostituta, come dicevi tu prima, perché' ho sofferto già' abbastanza... non so neanch'io cosa cerco,,,forse voglio semplicemente essere felice..". Ci sedemmo su uno scoglio, il tempo stava volando con lei, che ascoltava attenta il mio racconto degli anni con Oliver ed Alessia, senza giudicare.
Quando pero' le dissi che avevo intenzione di chiedere l'affidamento del bambino, la vidi sbiancare. "Stai scherzando spero?" mi disse, un leggero rossore le comparve sulle guance, ma per la rabbia, non per la timidezza, così' mi alterai a mia volta, lo so: pessima cosa per un primo appuntamento. "Non capisci! E non so nemmeno perché' perdo tempo a raccontare a te, una sconosciuta, tutti i miei problemi! Io voglio bene a Dylan e merito di averlo con me ! Guarda cosa fanno i suoi genitori mentre io mi occupo di lui!!!" E le sbattei in faccia la foto che mi aveva inviato Hannah la sera precedente. Poi mi presi la testa tra le mani e guardai in basso, vergognandomi della mia reazione. Stavo per chiederle scusa quando sentii la sua mano sfiorarmi la guancia. Alzai lo sguardo e mi scontrai con quegli occhi neri, profondi ed espressivi,sentendo il mio cuore perdere un battito mentre lei continuava ad accarezzarmi il viso e i capelli . "Ash... per quel poco che ho capito di te in questa ora e mezzo insieme...sei una persona dolcissima , come ce ne sono poche in giro.. non accetto di uscire con chiunque ma tu hai qualcosa di diverso dagli altri... non lasciare che la rabbia ti accechi... davvero vuoi togliere un figlio ai suoi genitori? Scatenare una guerra, solo per vendicarti? A quel punto chi sarebbe il più' egoista, tu o loro? Non puoi sapere cosa hanno passato davvero queste due persone...e il bambino? Cosa vuole davvero? Secondo te alla sera prima di addormentarsi non sogna di stare, un giorno , con i suoi genitori? Ti vuole bene ma non sei suo padre... " "Gia'" risposi, non sapendo cos'altro dire. Ero rimasto colpito dalla profondità' delle parole di lei e non potevo di certo dire che non avesse ragione... forse mi stavo facendo avvelenare dall'odio, dall'invidia forse. Ma con davanti questa ragazza sincera, semplice ma profonda, con quegli occhi stupendi e quelle labbra carnose, capii che forse poteva ancora esserci una chance per me, per essere felice, per staccare questo filo che mi univa da ormai troppi anni a Oliver ed Alessia. "Grazie per le tue parole Gemma....sono preziose e vere... e tu sei bellissima" le dissi, avvicinandomi a lei e mettendo una mano dietro al suo collo. La volevo baciare, la dovevo baciare.
La vidi socchiudere gli occhi: anche lei stava aspettando di sfiorare le mie labbra, e non vedevo l'ora di accontentarla. La punta del mio naso sfioro' la sua, e sorridemmo, ma all'improvviso il mio cellulare suono', interrompendo questo momento magico, senza che potessimo concretizzare quel bacio che tanto volevamo. Guardai il display, scocciato. "Alessia???" esclamai ad alta voce. Cosa poteva volere da me ? Aveva quindi recuperato la memoria? Stavo per rispondere ma vidi Gemma alzarsi ed andarsene. "Aspetta...." le urlai, ma mi fece cenno con la mano , per salutarmi. "Quando avrai fatto chiarezza dentro di te sai dove trovarmi..." mi disse, prima di sparire definitivamente dalla mia visuale. Fanculo, quanto ero sfigato. Non mi resto'altro da fare che rispondere per vedere cosa volesse Alessia. Tempismo perfetto.

There Is a heaven (seguito di Can you feel my heart?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora