Decisions

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ALESSIA'S POV

Mi risvegliai che era mattina. IL braccio di Ash era avvinghiato alla mia vita e non riuscivo a spostarmi senza doverlo svegliare. Mi soffermai a guardare i suoi bicipiti, che anche mentre il sonno lo rendeva rilassato, erano gonfi e sporgenti. Ne tracciai i contorni con un dito e dovetti ammettere che sembravano marmo. Lo vidi irrigidirsi per un secondo e poi aprire gli occhi, sbattendoli piu' volte nel tentativo di mettermi a fuoco. Un lieve rossore apparve sul suo volto quando realizzo' che ero sdraiata cosi' vicino a lui. Cosa stavo facendo? Gli sorrisi, riviviendo per un attimo tutti i momenti in cui, in quegli anni, Ash mi era stato vicino, con delicatezza, senza chiedere nulla in cambio, ed io, cosi' presa dal passato, non mi ero accorta che la vita andava avanti e che lui era una persona vera accanto a me, non il fantasma di un padre che non c'era mai stato e che non avrebbe nemmeno voluto esserci, nemmeno se avesse saputo la verita'.
Oli aveva pensato che Dylan fosse figlio di Ash.. nemmeno l'aveva sfiorato il dubbio che fosse suo, mi aveva etichettata come una poco di buono quando l'unico ad aver giocato sporco era stato sempre e solo lui. Guardai dentro al mio cuore e mi accorsi che era ancora gonfio di odio e rancore verso Oliver, non potevo e non volevo perdonarlo, lui non meritava di avere il piccolo Dylan nella sua vita. Decisi che non gli avrei rivelato la verita', che avrei provato per una volta ad essere felice continuando la mia vita con Ash, ora che le cose stavano prendendo una piega nuova e inaspettata.
Ash era ormai completamente sveglio e si mise una mano sulla fronte "IL mal di testa mi sta uccidendo, Ale.."
Ridacchiai. "Perche' hai bevuto così tanto ieri sera? Me lo dici?" gli chiesi, a voce bassa. Avevo paura della risposta ma volevo sapere.
"LO sai il motivo" disse, guardando in basso.
"Non lo so sinceramente" risposi, col cuore che tremava.
"E' perche' e' tornato Oliver, e non posso sopportare che lui arrivi cosi' di punto in bianco a rovinare tutto! E' perche' ti amo, cazzo! Ancora non l'hai capito!" mi disse, disperato, prendendomi il viso tra le mani grandi. Guardai in basso. Lo amavo? Se l'amore era quello che avevo sentito per Oli anni prima no, non amavo Ash. Ma l'amore deve rendere felici o ci deve distruggere? Non sapevo cosa fare e allora lo baciai. Prima lievemente, sulle labbra calde, poi approfondii il bacio e fu allora che perdemmo il controllo, tutti e due. I nostri respiri forti colmarono il silenzio di quella domenica mattina e le sue labbra voraci mi assaggiarono in ogni centimetro del mio corpo. Non facevo l'amore da quasi cinque anni. Non era normale essermi privata, cosi' giovane, di tutte queste emozioni che lentamente mi fecero riprendere possesso del mio corpo; un'ondata di calore mi pervase mentre a mia volta mi avventavo su Ash e prendevo confidenza con lui. Mi guardo' negli occhi come a chiedermi il permesso di spogliarmi, ed io annuii, spogliandolo a mia volta. Le sue spalle larghe e solide furono un appiglio per me quando lui a ogni spinta mi fece salire sempre piu' in alto, fino alle stelle dell'apice del piacere. Ricademmo entrambi, esausti e sudati, sul letto. Mi girai a guardarlo e vidi che avevo lasciato dei morsi evidenti sul suo corpo perfetto.
"Ti amo" mi disse, ma non riuscii ancora a rispondergli. Lo zittii con un bacio e ricominciammo a saziarci l'uno dell'altra.
Poco dopo fu il suono del telefono di casa a farci riprendere contatto con la realta'. "Pronto?" dissi, con la voce ancora affannata.
"sono io. " la voce di Oliver mi raggiunse come un'eco dal passato. "possiamo trovarci al bar? Oggi riparto, salutiamoci civilmente almeno?"
La cosa mi pareva ragionevole ed accettai.
"Esco." annunciai, sentendomi un po' in colpa verso Ash, con cui avevo appena condiviso qualcosa di importante.
"dove vai Ale?" mi chiese, turbato.
"Devo trovarmi con Oliver, riparte. .."
"E glielo dirai...di Dylan?" mi chiese, avvolgendosi un asciugamano attorno alla vita. Non era consapevole di quanto fosse bello.
"No. Resteremo qui, io te e lui, e Oli non sapra'mai nulla. Ho deciso cosi!"
Ash corse ad abbracciarmi e dopo mille raccomandazioni da parte sua uscii. L'aria fredda che saliva dal mare mi colpi' il viso facendomi lacrimare gli occhi, e ne approfittai per piangere, a causa delle emozioni contrastanti che combattevano dentro di me in quello che era uno dei momenti piu' strani e decisivi della mia vita. Non avevo il diritto di nascondere la verita' ad Oliver, ma dovevo farlo.
Entrai nella cioccolateria che era stata teatro del nostro incontro la sera prima, ed Oli era gia' li'; mi persi un secondo in quegli occhi color miele liquido, che probabilmente non avrei mai piu' rivisto se non in foto, e permisi a me stessa di sognare che io e lui fossimo ancora una coppia, e che io stessi per sposarlo, al posto di Hannah. Ero consapevole di amarlo ancora, ma spesso l'amore non basta a tenere unite due persone....

There Is a heaven (seguito di Can you feel my heart?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora