20. Scared?

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Ciao a tutti!




La nota a fine capitolo è importante!
























Rolux Peterson











« Nathan ha scelto questo per te. » Mi communica Emily. È molto carino, ma voglio scegliere io il vestito. Non ho avuto in questi ultimi mesi la possibilità di scegliere per me, e ora che ho la possibilità di farlo non me la lascerò rubare da nessuno.

« No. Voglio provare qualcos'altro tanto abbiamo tempo. »

« Hai un'idea?» La mia mente apre un portale pericoloso che è meglio chiudere.

Anche perché non mi entrerebbe.

Troppe ossa.

Come ho fatto a pensare a questa probabilità?

« Spunta il rospo. » Con le braccia incrociate, la mia amica m'incoraggia.

« Non è nulla. » Chino la testa, e mi torturo le dita senza rendermene conto. Lei si abbassa fino a posarmi i gomiti sulle ginocchia.

« Io mi immagino quanto sia difficile e mi dispiace. Ma Rolux, la miseria, oggi è il tuo "giorno" diciamo, voglio che tu faccia almeno qualcosa per renderti felice. »

« C'è questo abito di mia madre, quello del suo matrimonio. Avevo pensato di indossarlo per sentirla vicina, ma non penso che sia possibile. » Confesso.

« Sai dove si trova? »

« Dopo la morte di mia madre, ho rubato il suo bellissimo abito perché volevo indossarlo un giorno. Non penso che ne valga la pena dal momento che questo non è neanche un vero matrimonio, inoltre sono troppo magra per indossarlo. »

« Andiamo a prenderlo, te lo sistemo io. Sono brava a cucire, ce la potrei fare. Abbiamo ancora tanto tempo, però prima dobbiamo scegliere i tacchi, i fiori, e il trucco. » Senza lasciarmi parlare Emily prende subito il suo telefono e chiama qualcuno.

« Buongiorno, Isabella! Ti andrebbe di truccare Rolux? » La loro conversazione si fa lontana quando Emily esce da questo magazzino. Libero tutta l'aria dai miei polmoni e mi faccio un giro.

Quando la mia vita ha preso questa piega?

Come ho fatto ad arrivare a questo punto?

Senza rendermene conto vado a sbattere contro un ragazzo.

« Oh scusa! » Più lo guardo e più mi sembra di averlo già visto da qualche parte. Quando sto per aprire bocca sparisce. Il mio istinto mi dice di seguirlo, allo stesso tempo il mio cervello mi urla di rimanere ferma dove sono.

Mentre cerco di inseguirlo in questa folla qualcosa si appoggia sulla mia spalla, facendomi perdere il fiato.

« Ma io ti conosco! » È il ragazzo dal viso angelico.

« Oh mio Dio! Tu dovresti essere James Hunter, il ragazzo con cui mi sono allenata. Correggimi se sbaglio. »

« E anche colui che hai battuto. Ho intenzione di vendicarmi. » Rido e lo vedo grattarsi la nuca.

you are my promise, TeiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora