48. There is no end for us

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Buona lettura🫶🏾🫶🏾







                                          Buona lettura🫶🏾🫶🏾

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Quando apro gli occhi un profumo del tutto nuovo mi accoglie. Non riuscendo a riconoscerlo, metto più a fuoco il posto in cui mi trovo. Tutto mi ritorna in mente, e strabuzzo gli occhi dandomi uno schiaffo sulla fronte.

Mi ci vuole un secondo per capire che il braccio che mi circonda il fianco è quello di James. È la prima volta che siamo così intimi. A New York dormiva sempre nella camera d'ospite, perché io non me la sentivo di condividere il mio letto con lui.

Prima di venire qui gli avevo detto che avremo dormito nella stessa camera, quindi la colpa va solo a me. Non poteva mica dormire sul divano, perché la sottoscritta è una donna piena di traumi. Tolgo il suo braccio da me cercando di non svegliarlo. Non è stata un'impresa difficile visto che lui sembra proprio in un altro mondo. Il viaggio deve essere stato faticoso, anche se New York non dista così tanto da Chicago.

Lascio le lenzuola e mi butto in bagno. Dopo aver fatto la doccia, mi metto davanti allo specchio. Noto dei succhiotti sul mio collo e sulla mia spalla, poi mi soffermo sulle mie labbra gonfie più del solito. Tocco la collana che ho ancora intorno al collo e sorprendo un tenero sorriso sulla mia faccia. Sospiro rendendomi conto di aver commesso una cazzata ieri sera. Non mi poteva andare peggio di così.

E come se non fosse abbastanza, nonostante abbia dormito tantissimo mi sento stanca lo stesso. Ieri è stata una notte molto intensa. Inizio a coprirmi i succhiotti, e mi trucco leggermente, ovviamente il mascara non si scorda mai. Dopo aver finito, mi vesto. Ho una t-shirt viola accompagnata da dei semplici pantaloncini che mi arrivano al ginocchio. Ovviamente ho fatto in modo di coprirmi il collo con i miei ricci.

Infilate le mie ciabatte, esco discretamente dalla camera dove dorme ancora profondamente James. Scendo velocemente di sotto, e vedo che è ancora tutto vuoto. Tutto è così pulito, che ho paura di sporcare qualcosa. Ieri avevamo lasciato un po' di casino, chissà chi ha fatto tutta sta pulizia.

Sara mi aveva detto che avrebbe voluto fare la colazione insieme a tutti. Visto che è all'ottavo mese di gravidanza, sarà visibilmente stanca.

Dalla cucina sento un buonissimo profumo, e mi ci dirigo subito affamata. Delle spalle larghe e una schiena muscolosa coperte da una canottiera bianca attillata entrano nella mia visuale. Dio ce la sto mettendo tutta a non pensare a quello che è successo questa notte, ma tu non me lo rendi per niente facile. Cerco di rimanere impassibile, ed entro nella cucina.

«Buongiorno Nathan.» Lui si gira verso di me, e quando lo guardo tutto lo zoo nello mio stomaco si sveglia senza che io possa oppormi. Ha i capelli bagnati, e un po' di cicatrici per la sera precedente. Si nota chiaramente che ha un morso sul labbro. È stato ovviamente opera mia.

«Buongiorno Teia.» La sua voce di prima mattina potrebbe pure farmi venire in questo momento.

Plachiamo gli ormoni

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 23 ⏰

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