prologo

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«Mamma?» Pronuncia la bambina di sei anni ancora seduta sulle gambe della madre. Rolux è molto magra. È una bambina che sorride sempre malgrado i commenti che fanno sul suo fisico, i suoi capelli, il suo colore di pelle e sul suo nome.

«Dimmi.» Risponde la madre abbassando lo sguardo per rivolgere tutta la sua attenzione alla figlia.

«Perché mi hai dato questo nome?» chiede. Rolux odia il suo nome. Ogni volta che prova a giocare con gli altri bambini le dicono cose come:

" Non voglio giocare con te, il tuo nome fa schifo, in più hai un colore di pelle che non ci piace. "

Lei non capisce perché le bambine odiano così tanto il suo nome e il suo corpo. Non capisce perché la mamma sorride ogni volta che la chiama "Rolux", mentre i bambini lo dicono con tanto disgusto. Lei semplicemente non capisce il perché. Anche lei non ama il suo nome e il suo corpo. Questi commenti la facevano sentire così diversa da tutti.

«Sai quando ero in gravidanza di te, mi dicevano tutti di abortire perché saresti stato un peso per tutti, però io non ero d'accordo. Ti ho dato questo nome perché le prime due lettere del tuo nome cioè "Ro" significa combattente, il nome completo è "Rodolfo" però volevo anche aggiungere lux, viene dal latino, significa "Luce", perché tu sei la mia bambina e sei una combattente e sarai la luce di qualcuno. E non dimenticare che sei la luce di papà e mamma» a udire quelle parole Rolux saltò addosso alla madre per abbracciarla.

 

 

 

 

 

" E chi sarà la mia luce mamma? Perché la mia luce è spenta e nessuno riesce a riaccenderla, nemmeno io ".

you are my promise, TeiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora