1. New start

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Sono davanti a questo specchio che mostra le mie insicurezze e le mie sicurezze

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Sono davanti a questo specchio che mostra le mie insicurezze e le mie sicurezze. Lo specchio mi sta facendo vedere il mio corpo magro, la causa per cui durante la mia infanzia non avevo amici. Mi sta facendo vedere i miei capelli ricci, la causa per cui a scuola mi bullizzavano. Mi fa vedere anche i miei occhi a mandorla. Mi fa vedere i miei occhi che sono di due colori, verde e marrone. Mi sta facendo vedere le lentiggini che sono dispersi su tutta la mia faccia. Infine, mi fa vedere il colore della mia pelle, l'unica cosa che amo di me. Il colore della mia pelle è un misto tra quello dei miei genitori. Mia madre viene dalla Costa d'Avorio, quindi, aveva la pelle scura, mio padre invece aveva origini Italiane e Americane, e lui aveva la pelle chiara.

Sono un mix di quell'uomo e di quella donna. Davanti alle persone non sono insicura. Anzi, se qualcuno osa insultarmi o chiamarmi con la N-word non mi sto zitta, rispondo a tono. Sono la ragazza che tutti conoscono per via del fatto che la zia è morta in un incidente stradale o così detto, non sono stupida so che sto vivendo a Chicago. Però adesso basta pensare a cose che mi hanno fatto stare male, devo andare davanti.

Devo fare i bagagli, il signore Cruz ha detto che uno dei suoi uomini mi sarebbe venuto a prendere. Dopo la morte dei miei genitori sono passata sotto la tutela di mia zia Loren, che ci ha fatto cambiare città il più presto possibile e mi ha portata qui a Chicago. Dopo la sua morte sono stata contattata dal signore Cruz. È tutto così strano. Compio diciotto anni, mia zia muore, mi contatta il signore Cruz offrendomi del lavoro, assicurandomi che avrò un buon salario. Ci credo, lui è una delle persone più ricche di Chicago. 

Una volta finito di fare i bagagli, vado in bagno a sistemarmi i capelli. I miei ricci non sono così lunghi, mi ricadono sulla schiena. Quando esco o mi faccio la cipolla o me li liscio. Però oggi li porto tutti indietro e li lego. 

Adesso devo levarmi il pigiama. Questo pigiama mi ha accompagnata per tutta la vita. Una volta finito, mi metto il correttore per coprire le occhiaie, e uso una matita marrone per evidenziare le mie labbra. Uso lo stesso oggetto per le sopracciglia, con questa matita faccio tutto. Infine, prendo un fondotinta per coprire le lentiggini.

Cervello: Fai bene, così nessuno ti prenderà in giro Rolux, fai bene Rolux.

Metto una maglietta a maniche corte e poi indosso la mia giacca. Sono pronta. 

Il mio telefono si mette a squillare e sul display compare il nome Sara. Sara è la mia migliore amica, l'ho conosciuta tre anni fa. Appena arrivata qui, mia zia aveva già preparato tutto e quindi dovevo andare a scuola. Sara è stata la prima persona ad avermi parlato e abbiamo legato molto velocemente.

Cervello: Dici legato velocemente quando ci hai messo due anni per fidarti di lei.

Rolux: beh quelli sono dettagli.

Sicuramente mi chiederà se ho preso tutto, come sempre. 

«Hai preso tutto?»

«Si, ho preso tutto Sara.» Ancora con il telefono in mano sul vivavoce, vado in camera e trovo Riley, che è distesa sul letto. 

«Mi ascolti quando ti parlo?» Aspetta questa gatta ha cagato sul mio letto, non ci posso credere!

«Sara, Riley ha cagato sul letto, ti richiamo.» Attacco e la mia attenzione finisce su Riley che è davanti a me.

«No vabbè, proprio durante l'ultimo giorno dovevi cagare sul letto?» Riley si alza dal letto e se ne va in tutto tranquillità.

«E che cazzo Riley!» Dico urlando. Adesso che faccio? 

Prendo la coperta e la butto nel cesso.

«Riley!» Dove si è cacciata questa gatta. Oh, cazzo le scarpe! Mi infilo velocemente le scarpe, prendo Riley in braccio con l'altra mano prendo la valigia e esco da casa. Non appena ho messo piede fuori, il vento freddo mi colpisce in faccia. 

Da lontano scorgo l'uomo di Cruz, che mi aspetta. Apre lo sportello della macchina, e mi prende la valigia, anche se gli ho detto che non fosse necessario. Questa macchina è bellissima! Non ne so molto di macchine, però so di certo che questa è bella. Mi siedo e chiudo la portiera. Ho Riley sulle gambe, visto che non ho niente da fare comincio ad accarezzare la sua testa. Dopo la morte di mamma, Papà decise di prendermi una gatta, e quella gatta è Riley, è molto testarda e caga dove non deve.

Ormai sono passati venti minuti, e quest'uomo non ha neanche accennato una parola. Riley invece si è addormentata, accendo il mio telefono e comincio a giocare a Subway surf.

Sono passati quaranta minuti.

Il mio cellulare squilla. All'inizio pensavo che fosse Sara però è Williams Cruz, il mio migliore amico. Come ho fatto ad essere la sua migliore amica? Mistero, un mistero. 

«Williams?»

«Hey, tra quanto arrivi?» Dal tono della sua voce sembra che si sia appena svegliato.

«Non lo so.»

«Quando arrivi mandami un messaggio.»

«Va bene.» Dopo la chiamata con Will, mi metto a riflettere. Forse è stato Williams a chiedere al padre di prendermi come cameriera. Williams ha un fratello maggiore, si chiama Nathan. L'ho visto poche volte a scuola, ma non ci ho mai parlato. Tutte le ragazze gli stanno dietro. Beh, è bello non posso negare questo fatto, però oltre a quello non ha nulla di speciale.

È passato un'ora, un'ora e mi chiedo quando arriveremmo.

«Scusi.» Quest'uomo non parla, sta in silenzio da quando abbiamo lasciato la mia vecchia abitazione.

«Scusi, come si chiama lei?» Sto cercando di fare conversazione, insomma mi sto annoiando troppo.

«Non posso dirle il mio nome, signora.» Finalmente ha risposto. La sua voce è molto calma e rigida.

«Perché?» Un'altra cosa del mio carattere è il fatto che sono curiosa.

lascialo in pace.

parte due di me perché non stai zitta.

«Siamo arrivati.» Alzo lo sguardo e vedo la villa Cruz, è bellissima. Apro lo sportello con la mia gatta in braccio, e esco fuori. Volevo prendere la mia valigia però l'ha preso l'uomo.

«Mi segua signorina, il signor Cruz la sta aspettando.» Parla in modo formale. Mille domande mi stanno tormentando da quando è morta mia zia. Non sono così stupida, so che c'è qualcosa che mi sta sfuggendo.

Preparati alla tua nuova vita Rolux.

you are my promise, TeiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora