29. Afraid

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Non riesco a emettere nessun movimento, è come se il mio corpo fosse paralizzato

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Non riesco a emettere nessun movimento, è come se il mio corpo fosse paralizzato. Tutti i metodi di difesa che Emily mi ha fatto imparare, si sono disinvolti nel nulla.

< Fatti ancora toccare da lui, e ammazzo prima lui e poi te. Tu sei solo la mia puttana, capito? Solo la mia. > La sua presa sul mio collo si intensifica di più, fino a farmi mancare l'aria nei polmoni. Sento la testa sbattere sul muro e nell'attimo dopo svengo.










Seduto sulla sedia roulant del mio ufficio, sento il telefono squillarmi

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Seduto sulla sedia roulant del mio ufficio, sento il telefono squillarmi. Decido di non rispondere e di continuare con il mio progetto per la costruzione di un edificio. Il cellulare continua a suonare e innervosito lo spengo. Dopo qualche ore sento la porta spalancarsi rivelandomi Aaron con il fiato corto.

< Che succede? >

< Rolux è in ospedale. > Sbatto un paio di volte le ciglia in segno di incomprensione.

< Di che cazzo mi stai parlando? L'ho lasciata con James ti ricordo. > Si gratta la nuca e strizza l'occhio.

< Stavano al supermercato e quando stavano per pagare il conto, lei voleva andare a prendere qualcos'altro. James l'ha trovata sul posto ed era svenuta. Potrei dire che sarebbe per un calo di zuccheri, ma ha subito un shock e sono stati rivelati sul suo collo delle piccole ferite. Sulla sua nuca c'era un po' di sangue, segno che aveva sbattuto la testa da qualche parte. > Sospiro e mi passo una mano tra le ciocche dei miei capelli.

< Aaron ho scelto James come guardia del corpo perché tu me l'hai raccomandato. Mi dici per quale cazzo di motivo non l'ha accompagnata a prendere la cosa che le mancava? Ma sai anzi, me lo faccio spiegare da lui. > Sotto il suo sguardo dispiaciuto prendo le chiavi, ed esco dandogli una spallata.

< Voglio tutte le registrazioni delle videocamere di quel cazzo di supermercato! > Ordino mentre prendo l'ascensore. Prima che le porte si chiudono, Aaron entra.

< Voglio solo assicurarmi che non ucciderai il mio figliolo. > Come se non bastasse, una mano si inserisce tra le porte, e Will, Lucas e Alexander si aggiungono.

you are my promise, TeiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora