33. Rolling in the deep

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Si, per il titolo del capitolo ho preso ispirazione da mia madre Adele.





Buona lettura🫶🏾🫠





Dopo la mia rivelazione, Rolux si è chiusa in se stessa

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Dopo la mia rivelazione, Rolux si è chiusa in se stessa. Vedo come trema al solo pensiero di rivedere quel mostro. Le accarezzo la gamba che continua a tremare, e con l'altra mano tengo il volante. Poco fa mi sembrava più determinata, ma ora sembra che tutto questo coraggio si sia svanito nel nulla.

«Possiamo sempre ritornare indietro. Ti porto a casa e mentre aspetterà il mio ritorno, passerai i giorni con Steven e Riley. » Le propongo. Le sue dita si stringono ai miei, e mi osserva con uno sguardo che non saprei decifrare. È strano perché io riesco sempre a capire tutto. Mi fermo a una stazione di benzina deserta con un piccolo supermercato, ed rivolgo tutta la mia attenzione a lei.

«Che succede?»

«Se ora mi ritiro, non riuscirei a perdonarmelo. È vero ho molta paura, però devo farlo per me stessa, inoltre voglio aiutarti. Sono stanca di questa situazione in cui è lui che continua ad impedirmi di vivere senza preoccupazioni.» Si sfoga facendomi provare un po' di felicità.

Le sposto una ciocca di capelli, e l'avvicino a me baciandola dolcemente.

«Oltre ad essere bella sei pure coraggiosa, Teia. Entriamo qui, devo prendermi qualche cosa.» Metto i miei occhiali neri, ed usciamo dalla macchina.

Oggi c'è molto sole, fa un caldo bestiale. Sulla porta d'entrata c'è un foglio in plastica appeso dove c'è scritto "open", e che continua a dondolare per il vento. Rolux continua a spingere la porta, portandomi a sforzarmi a non scoppiare in una fragorosa risata.

«Guarda un po' che c'è iscritto.» Sbuffa e mi fa il dito medio.

«Me lo potevi dire prima, stronzo.» Si lamenta dandomi un pugno sul petto.

«Se vuoi toccarmi basta che me lo dici Teia. Ritorniamo in macchina, e mi spoglierò solo per te visto che desideri così tanto vedermi nudo.» Arrossisce alla mia replica.

«Non mettermi in bocca cose che non ho detto!»

«Ah perché non è così? Non desideri toccare i miei muscoli?» La provoco con il solo intento di farla arrossire di più, e ci sto riuscendo piuttosto bene.

Adoro la sua innocenza.

«Sei proprio uno che ha continuamente dei pensieri poco consoni!» Borbotta superando la soglia della porta. Analizzo il luogo per assicurarmi che non ci sia nessun pericolo.

«Prendi quello che ti serve.»

«Non ho i soldi-»

«Sai benissimo che odio ripetermi. Prendi tutto quello che ti serve, pago io.» Si morde il labbro inferiore, ed io inarco il sopracciglio.

you are my promise, TeiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora