18. Attrazione

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Buon anno!

Come state?





































Rolux Peterson







Cazzo ho appena fatto?

Porca puttana.

Si appoggia sulla porta, e mi fissa con un sorriso all'angolo della bocca.

< Bel pigiama. > Mi deride. Ho addosso dei vestiti abbastanza patetici.

Che stupida! Come ho potuto presentarmi davanti alla porta di Nathan con una felpa e pantaloni, dove sono rappresentati degli elefanti.

Che figuraccia. Perché sono venuta qui?

Faccio un passo indietro, e mi giro per andarmene via. Sento dei passi dietro di me, e vengo tirata all'indietro. La mia schiena si scontra contro quello di Nathan, in questo buio corridoio.

< Dove hai intenzione di andare? > Sussura, mentre le sue braccia mi circondano i fianchi. Una vampata di calore mi arriva fino alle guance.

< In camera mia. >

Non dice nulla, e mi porta fino in camera sua.

Ovviamente, continuavo a dirgli di lasciarmi andare. Ma testardo come è, ha detto di no.

Sbatte la porta, e si gira verso di me. Si incammina verso il suo scrittoio, mentre io sono in piedi in mezzo alla sua stanza.

È identica a quella che ha alla Villa Cruz. Solo che questa ha più oggetti, più porte, ed è più spaziosa.

< Guarda che puoi pure dormire sul mio letto. Tranquilla non proverò a soffocarti con un cuscino, come l'ultima volta. > Pensa veramente di rassicurarmi, facendo così?

Avanzo fino alla sua biblioteca, dove sono conservati tanti libri, che sono divisi in varie sezioni.

< Conosci Charles Bukowski?! > In realtà non è una domanda. Solo che non me l'aspettavo.

< Si. Perché? > Mi chiede, mentre sta disegnando. Non riesco a vederlo frontalmente, perché ho solo la visuale della sua schiena.

< Mi sorprendi. Cioè intendo dire che, non mi aspettavo che...>> In difficoltà, non so come terminare la mia frase.

< Un uomo come me, potesse interessarsi a dei libri? >> Mi ha letteralmente strappato le parole dalla bocca.

< È abbastanza strano, vedere un narcotrafficante interessarsi a queste attività. > Confesso. Lascio stare i libri e vado a stendermi sul letto.

< Alla fine siamo anche noi degli esseri umani, viviamo in un mondo tutto nostro. >

E questo che significa?

< Il vostro mondo influenza continuamente, quello di persone innocenti. > Rispondo a tono.

Le coperte hanno il suo profumo, cazzo.

< Di certo i narcotrafficanti non sono persone buone. Sono selvaggi, stupratori e uccidono. Alcune anime buone pensano di poterci salvare dalla nostra oscurità, ma poi vengono trascinati dentro anche loro. I mafiosi sono "bravi", e lo saranno sempre. Però ti devo dire che alcuni, sono buoni. Ma appena, mettono piede qui, si lasciano influenzare dai soldi, droga e robe varie, e diventano l'ombra di loro stessi. Perdono completamente la testa. Un bellissimo esempio potrebbe essere Escobar. Aveva dei bellissimi obiettivi, ma abbiamo visto come è diventato pazzo alla fine. > Il suo modo di parlare, mi incanta molto.

you are my promise, TeiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora