22. Colori

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Nel mio sogno ho il mio aspetto, solo che porto un vestito lungo viola, mi affaccio a una finestra e il mio cuore perde un battito. C'è una foresta bruciata con delle rovine, ma la cosa più strana é il cielo, sembra di vedere una di quelle immagini scattati dallo spazio con pianeti e una luna vicinissima ma poco luminosa. Sento una voce chiamarmi, mi si gela il sangue delle vene.

Mi sveglio di colpo e mi accorgo di essere in un bagno di sudore.

Tutto sta per cambiare

La voce non è quella di Connor, sembra più quella che ho sentito prima di svegliarmi e ritrovarmi da zia Emily.

Sono qui da quasi un mese ormai, e non ho ancora scoperto niente. Tra tutti quella che sembra fidarsi di più di me è Camille. James si comporta in modo strano con me, un paio di volte ha persino cercato di baciarmi e ogni volta si è ritrovato con l'impronta delle mia mano sulla faccia. Giselle mi odia come al solito e ormai con lei ho rinunciato. Se non ci fosse lei sarebbe molto più facile, sono sicura che faccia diffidare gli altri di me.

I giorni scorsi faceva molto caldo, sembrava piena estate e potevo andare in giro in pantaloncini o farmi una nuotata nella piscina in giardino. Oggi però il cielo è nuvoloso e mi metto i miei jeans, una maglietta verde scuro, una felpa nera e le solite scarpe. Oggi gli occhi sono color ambra.

Apro la porta e mi trovo davanti Camille con il pugno alzato pronto a bussare.

"Alyx ti vuole parlare. È nel suo studio" dice

Fa dietrofront e si allontana, senza aggiungere altro. E pensare che lei è quella con cui stavo andando più d'accordo. Forse l'unico che non mi guarda sospettoso è Mr KitKat, lui mi guarda solo per chiedermi cibo. Direi che è un passo avanti rispetto a quando mi soffiava per darmi fastidio. Ogni volta che lo vedo non posso fare a meno di sentire la mancanza di Charlie.

Lo studio di Alyx é grande quanto un salone. Ha un camino con davanti due poltrone di velluto blu scuro, un tappeto ricamato, una scrivania e delle sedie in mogano lucido. A un lato ha persino una piccola fontana.

"Accomodati Lucy" dice, alzando gli occhi da un foglio che stava leggendo e rimettendolo nel cassetto.

Mi esamina con quei suoi occhi neri e ho paura che mi abbiano scoperto, ma se l'avesse fatto ora sarei già stata rinchiusa da qualche parte o peggio...

"Ti trovi bene qui?" chiede

Valuto la risposta. Una mossa falsa e la mia copertura potrebbe saltare, e con lei la mia testa.

"Così e così, mi trovo bene ma tutti si comportano come se fossi una traditrice" rispondo

Mi sorride "Sono dei ragazzi diffidenti ma dei tesori una volta che hai avuto la loro fiducia"

Provo a sorridere a mia volta "Allora sono sicura che mi troverò una meraviglia stando con voi"

"Lucy" dice facendosi improvvisamente seria "Sappi che so il vero motivo per cui sei qui"

Mi sento raggelare, però non devo mostrare di essere nervosa. Potrebbe essere un bluff.

"Ah si? Creda quello che le pare, ma io sono qui perché volevo trovare un posto in cui posso essere davvero me stessa"

"Sei qui per sapere dei tuoi genitori...hai intenzione di liberarli." dice "Tuttavia loro ne sanno quanto te, avresti dovuto chiedere a me"

C'è qualcosa che mi spinge a non fidarmi per cui me ne sto zitta. Sarà anche il fatto che non sono un'esperta a fidarsi delle persone.

"Io invece so tutto" continua "Sono come tua zia, un'esiliata, io non posso rompere il lucchetto del Limbo. É molto pericoloso e ci sono immense possibilità di fallire, per questo i miei ragazzi non lo sanno"

"E allora perché lo sta dicendo a me"

"Perché tu sei l'unica che farebbe davvero qualsiasi cosa pur di liberarli. Resisteresti
anche alle prove più difficili pur di avere una famiglia. Gli altri, persino i tuoi amici, sono cresciuti senza sentirsi mai davvero del tutto soli. Tu sei sempre stata diversa, ma non hai mai avuto qualcuno che ti guidasse"

È possibile che mi abbia identificato così bene e in così poco tempo? Però ha ragione, farei di tutto per liberarli. Ripenso a Connor e a May, loro sono stati sempre insieme almeno. Lewis è cresciuto insieme a Camille, Charlie ha incontrato gli altri, per non parlare di Clary a cui vogliono bene tutti. Ora siamo noi la tua famiglia. Forse lo sono davvero, ma ho sempre desiderato rivedere i miei genitori. Se c'è anche solo una possibilità di salvarli, allora lo farò.

"Che cosa devo fare?"

"Questa sera vai alla fontana al centro del giardino, versa dentro questa pozione e il resto lo capirai da sola"

Mi porge una boccetta con dentro un liquido rosso. É tutto troppo semplice. Aspetto che saltino fuori gli altri e mi pugnalino come durante la congiura di Giulio Cesare.

"Perché dovrei fidarmi di te?" chiedo

"Nel Limbo c'è qualcuno a cui tengo molto. Sei la mia unica possibilità per liberarlo"

Appena uscita dalla porta mi sento tirare per una manica e qualcuno mi spinge dietro una stanza.

"Camille! Ma che fai?!" sbotto

Lei si chiude la porta alle spalle. La stanza è quella d'arte. Ovunque ci sono macchie di colore e tele con disegni di tutti i tipi. Pannelli e tubetti di tempera sparsi sui tavoli. Persino le tende sono macchiate, come se ci fosse stata una battaglia a chi sporcava di più.

"Ho sentito tutto quello che avete detto. Ogni singola parola" dice

"Ah"

Ormai Alyx mi ha scoperto e sono stata fortunata a non essere stata consegnata a Loro, però non è detto che Camille si comporti allo stesso modo.

"Andrai nel Limbo e cercherai di spezzare il lucchetto della prigione...io ti volevo chiedere solo una cosa" dice "Mi prometti che farai il possibile per liberarli? Altrimenti dirò tutto agli altri e andrò io al posto tuo"

Rimango stupita, con la bocca spalancata "Non cercherai di fermarmi?"

Arriccia le labbra "Alyx crede che tu sia la persona adatta per questo compito e lo credo anche io...solo devi promettermi che cercherai di liberare i prigionieri a tutti i costi. Io...vorrei poterli conoscere e abbracciare. Mi piacerebbe sapere se sono fieri di me"

Camille non mi è mai sembrata tanto fragile. Non riesco quasi a credere che sia la stessa ragazza che aveva intenzione di tradirci. Ma forse lo faceva pensando di fare la cosa giusta. È cresciuta qui, conoscendo solo questa realtà. Vuole poter conoscere i suoi genitori e penso che sia la cosa che desiderano di più anche gli altri, dopotutto siamo solo ragazzini.

"Promesso"

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