24. Limbo

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C'é un portone alto almeno cinque metri, fatto di ossidiana e su cui sono state intagliate figure di tutti i tipi. Per la maggior parte uomini trafitti d spade, teschi e croci, insomma, tutto molto allegro. Sopra la porta c'è un simbolo: un corvo con le ali spalancate, i cui occhi malvagi sembrano fissarmi.

Salgo i gradini che mi separano dalla possente porta. C'è un buco di una serratura, ma Alyx non ha parlato di nessuna chiave.
Allungò una mano per toccare la porta. La ritraggo non appena l'avvicino troppo, sembra incandescente. Se la toccassi mi incenerirebbe la mano e io ci sono piuttosto attaccata.

"Chi sei, viaggiatore?" chiede una voce grave alle mie spalle.

"Lucy Atlas" rispondo girandomi.

Due figure incappucciate sono ai piedi delle scale. Una ha il mantello rosso e sta ferma, l'altra lo ha nero e sta salendo le scale.

"Lucy Atlas..." la sua voce é profonda come se provenisse dal fondo della caverna "Cosa fai alle porte del Limbo?"

Non riesco a mentire "Sono qui per liberare i miei genitori e anche gli altri prigionieri."

La figura si ferma a un gradino di distanza e ancora non riesco a scorgerne il viso.

"Nata da entrambe le parti, anima della Luna, hai davvero intenzione di portare a termine il tuo desiderio?"

"Si. Sono sicura" quando lo dico capisco che è vero.

"C'è un solo modo per farlo" dice "Ne accetti il prezzo?"

"Di cosa si tratta?" chiedo.

"Per poter controllare le porte del Limbo devi diventarne la Regina. Dovrai rinunciare alla tua vita, non potrai più tornare indietro e non avrai più contatti con il tuo vecchio mondo. Il Limbo apparterrà a te, ma tu apparterrai al Limbo. "

Sono davvero pronta a rinunciare a tutto questo? Si, lo sono. Appena ho attraversato la fontana sapevo che non sarei più potuta tornare indietro. Ho promesso a Camille che avrei fatto tutto il possibile. Alyx aveva detto che secondo lei ero l'unica che avrebbe accettato il prezzo, è vero. Sono pronta a rinunciare alla mia vita per liberare tutti i prigionieri.

"Lucy Atlas, hai intenzione di accettare il prezzo?" continua

"Si" la voce mi trema.

Mi aspettavo di più venire travolta da una scarica elettrica e sentirmi andare il corpo in fiamme, la verità è che non succede un bel niente.
La figura incappucciata di nero si toglie il cappuccio e mostra il suo viso. Ha gli occhi scuri i capelli biondo cenere e ha una cicatrice che gli percorre la guancia sinistra.
Sale le scale anche l'altra figura.
Dalla mano dell'uomo si sprigiona una striscia di fumo che si addensa fino a prendere le sembianze di una donna. Alyx.

Sei la mia unica possibilità per liberarlo. Ma certo! Dovrei liberare l'uomo.

Anche l'altro si è tolto il cappuccio. Un ragazzo con gli occhi verdi e i capelli ramati, James.

"James Nightshade, da questo momento ti incorono Re del Limbo" dice l'uomo.

Mi accorgo troppo tardi di quello che sta succedendo. Ormai ho accettato, ho firmato la mia condanna.

"Lucy Atlas, ti incorono Regina del Limbo" dice Alyx

C'è una luce improvvisa e l'uomo si dissolve in un'esplosione. La luce è talmente forte da costringermi a chiudere gli occhi. Mi sento spazzare via e quando li riapro mi trovo in una sala con due troni.

James è in piedi vicino a me e mi osserva mentre mi guardo attorno.

Non può essere. Non posso averlo fatto davvero. Mi tiro un pizzicotto sul braccio, ma non sto sognando. Sono davvero imprigionata qui e per di più con James. Sarebbe stato meglio rimanere con Mr Kit Kat quando ancora mi odiava.

Mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi "Benvenuta nel tuo castello, mia Regina"

Ritiro la mano schifata "Io non sono la tua regina."

Scoppia a ridere "È l'unico modo per liberare i tuoi genitori. Ne hai accettato il prezzo. Però anche dopo che li avrai liberati, non potrai più andartene. Questo posto è di entrambi, ora. "

Mi alzo in piedi "Potrò anche rimanere secoli imprigionata qui, ma io non ti perdonerò mai"

"Passeremo il resto della nostra vita qui. Solo noi due" dice "Sarai innamorata di me"

"Non succederà. Rimarrò qui all'infinito ma non potrò mai innamorarmi di te"

"C'è stato un tempo in cui mi hai amato, le cose torneranno così"

Quando ormai ho oltrepassato la porta della sala mi giro "Questo è quello che credi tu. Io non sono e non sarò mai innamorata di te"

Il sorriso sparisce dal suo volto "Fammi indovinare...Connor?"

Sorrido "Esatto. Non sei in grado di fargli del male perché ora sei qui e non lo puoi neanche imprigionare perché io lo libererò."

I suoi occhi ardono di rabbia e una piccola parte di me esulta per la vittoria. Almeno adesso nessuno potrà più fare del male ai miei amici e nessuno verrà più rinchiuso qui dentro.

"Abbiamo gli stessi poteri e se tu farai qualcosa di male io la cancellerò. Se imprigionerai qualcuno io lo libererò. Immaginami come il tuo opposto. Tu farai del male e io farò del bene"

"Apparteniamo entrambi alla Luna!" mi grida dietro

"Io appartengo a me stessa e a nessun altro" rispondo senza neanche girarmi.

Vago nel castello cercando un'uscita, devo trovare il modo di arrivare ai miei genitori.

Alla mia destra compare una figura di un misto tra pietra e fumo, sobbalzo per lo spavento.

"Qui per servirla, mia Regina" dice, la sua voce è grave e acuta allo stesso tempo

Rispondo dopo un momento di esitazione "Grazie, sto cercando un modo per uscire da questo castello. Vorrei trovare i miei genitori"

Il servitore di fumo si inchina "Mi segua"

Fluttua per diversi corridoi, scendiamo molti scalini e infine arriviamo in un ampio salone con una porta.

Appena la tocco si apre e il servitore si dissolve nel nulla.

"Grazie" mormoro

Fuori tira un venticello leggero. Non c'è assolutamente in giro, proprio come nel mio sogno, è tutto bruciato e nel cielo l'unica luce è data da una luna gigantesca è da alcuni pianeti.

Sento il rumore di zoccoli che pestano il terreno e quando mi giro rimango a bocca aperta.

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