34. Raggi

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Quando riapro gli occhi vengo presa dal panico. Per un terribile secondo ero convinta di essere ancora nel Limbo.
Poco lontano da me Connor sta cercando di alzarsi. Ha la faccia sporca di fuliggine e da alcuni graffi gli esce qualche goccia di sangue, ma sembra stare bene.
"Lu..."

Si accorge di qualcuno in fondo alla sala, è seduto su un trono e sta ridendo. Si alza battendo le mani con falsa partecipazione.

"Come siete carini" dice

Ha una cicatrice che dal lato destro della fronte gli attraversa tutta la faccia fino ad arrivare a sinistra delle labbra. Ma la cosa più terrificante sono gli occhi: due pozzi neri e senza fondo. Questa è la sua forma umana. Come la donna dagli occhi grigi e il vestito bianco era la forma umana dello spirito della Luna.

"NON OSARE FARE UN ALTRO PASSO" gli urla Connor mettendosi davanti a me

Malek ride. Una risata puramente malvagia, di quelle che nessun attore potrebbe mai riuscire a imitare.

Mi alzo e lo guardo con odio. Sento le sensazioni dell'altra volta, solo molto più intensificate.

Malek si avvicina e nel volto gli compare un sorriso di sfida. Quasi come quello di James, ma su di lui è molto più terrificante.

Connor stende le mani e si sprigiona un fascio di luce quasi accecante. Malek lo schiva veloce e senza difficoltà.

"Ragazzo. Certo che non impari mai!"

Dalle mani di Malek si sprigiona un raggio di oscurità che colpisce Connor in pieno petto. Il colpo avrebbe dovuto ucciderlo ma lui si rialza, anche se con molta fatica.

Sfrutto il momento. Mentre è girato verso di lui lo colpisco con un fulmino, lo vede all'ultimo secondo quindi lo sfiora soltanto. Sul suo volto compare un istante un'espressione stupita, ma si ricompone subito.

"Hai sempre fatto le scelte sbagliate" dice

Un'altro raggio arriva nella mia direzione. Sto per buttarmi a sinistra per evitarlo ma sento ancora la voce della Luna.

No, resta ferma

Contro ogni istinto resto immobile. La mano mi si muove in automatico e crea uno scudo contro cui si infrange il raggio.
Mi guardo le mani e vedo che hanno incominciato a risplendere come la pelle dello Spirito, abbiamo entrambi cambiato forma.

Sei tornata? Le chiedo.

Si, Lucy

Pensavo che nel Limbo fossimo state una cosa sola, invece lo siamo ora. Capto ogni suo pensiero e posso vedere ogni suo ricordo.

"É bello rivederti, figlia mia" ride Malek "Peccato che debba già dirti addio"

"Non questa volta, padre" ribattiamo decise con una sola voce.

Un raggio dieci volte più potente si sprigiona dalle mie mani e lo manda dritto contro il muro. Connor non gli da il tempo di alzarsi e lo colpisce ancora.

Malek diventa ancoro più grosso e viene circondato da un alone nero. Il castello trema e dei rampicanti avvolgono le mie gambe e braccia. Nei punti in cui entrano in contatto con la mia pelle provocano un dolore acuto.
Sento qualcuno urlare e mi accorgo di essere io.

"LASCIALA STARE!"

Connor diventa della sua stessa grandezza e inizia a brillare di una luce dorata molto più intensa. Continuano a bersagliarsi di colpi ma nessuno è in vantaggio.
La presa dei rampicanti si allenta e cado a terra ormai prosciugata da tutte le nostre forze.

Percepisco che la sua presenza sta svanendo per sempre.

Addio Lucy

Dall'altra parte della sala Malek è riuscito a far cadere Connor e il Sole. Una lacrima mi solca la guancia, questa è una delle sue.

"No" mormoro "Possiamo farlo un'ultima volta"

Per lui.

Per lui.

Vengo invasa nuovamente dalla sua forza e questa volta provo un attacco ravvicinato. Per bloccarlo è costretto ad alzare il braccio ma io lo afferro. A questo punto rilascio tutta la mia energia contro di lui.

Crolla in ginocchio inerme. Lo guardo con disgusto e sento la Luna gioire dentro di me.
Il Sole intreccia la sua mano con la mia e sento un brivido percorrermi per tutto il corpo.

"Insieme?"

"Insieme" concordo.

Appoggiamo due dita sulla sua fronte e il suo corpo si decompone velocemente fino a rimanere solo un mucchietto di cenere.

Grazie Lucy Atlas... Mi hai dato la libertà che non vedevo da millenni

La sua presenza mi abbandona ma non del tutto. La collana brilla come a dire che sarà sempre con me se avrò bisogno d'aiuto.

"Connor..." mormoro quando rimaniamo solo io e lui.

Anche lui è stato abbandonato dal suo spirito. Gli corro incontro e lui spalanca le braccia. Per poco non lo butto a terra. Mi sento come se fossimo stati noi quelli separati per millenni, forse lo eravamo prima.

"Lucy..."

"Non mi lasciare più. Ti amo. "

"Anche io ti amo e prometto che non ti lascerò più andare" mormora accarezzandomi dolcemente la guancia.

Da un buco che si è creato filtrano gli ultimi raggi del tramonto. Una lacrima mi riga la guancia e altre fanno lo stesso. Quello che la Luna ha provato in tutto questo tempo è peggio di quello che qualsiasi persona potrebbe mai provare o anche solo immaginare.
Non posso credere che dopo tutto tempo finalmente sia finita.

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