In questo posto si perde la cognizione del tempo. Il motivo principale è che non sorge mai il sole, il secondo è che le candele non si sciolgono nemmeno. Una volta ho provato anche a contare i secondi, ma ho perso subito il conto.
I servitori mi chiamano per cena e vado a dormire quando l'ho finita. È una cosa ripetitiva e di cui già sono stufa. Ogni volta sono costretta a sedermi a tavola con James. Sono passate circa una cinquantina di cene, questo lo posso dire, e il mio odio per lui non è diminuito.
Nella mia camera c'è un armadio enorme nel quale ci sono tantissimi vestiti da sera. Sono tutti di colori scuri, eleganti e lunghi. Ormai non c'è più traccia dei miei vestiti moderni e persino le mie amate scarpe sono sparite. Stare qui non mi peserebbe più di tanto se avessi qui dei jeans e magari anche il mio iPod.
Indosso un vestito blu scuro senza maniche, mi pettino e dopo un ultimo sguardo allo specchio posso constatare che i miei occhi non hanno cambiato colore. Da quando sono qui hanno mantenuto sempre lo stesso colore, quel viola con le piccole stelle dentro.
Sto per raggiungere la sala da pranzo quando un servitore di fumo e pietra compare davanti alla mia porta. Questo è di James. Hanno tutti lo stesso aspetto esteriormente, ma i miei emanano un'aura diversa, è un'energia più delicata e pura.
"Il Re le vuole parlare" dice in tono piatto.
Sbuffo. Alla fine però mi faccio condurre lo stesso da James. Abbiamo stipulato una specie di patto. Lui non imprigionerà più nessuno nel Limbo, ma io dovrò cenare con lui ogni sera e regnare insieme a lui. In realtà non avevo molta scelta.
É successo dopo che lui aveva imprigionato Emma, la bambina che aveva aiutato me e May. Io l'ho subito liberata ma questo mi ha tolto tantissime energie e ho capito che non sarei riuscita a continuare a farlo all'infinito.
Nonostante la compagnia dell'unicorno mi sento sola come non lo sono mai stata. Ma sopporto la solitudine, dopotutto ci sono abituata ormai.
"Che succede?" chiedo una volta entrata nella sala del trono.
James è seduto sul suo trono con tanto di vestito regale. Appena mi vede si alza e mi sorride, ogni volta mi viene ancora voglia di spaccargli la faccia.
"Lucy! Vieni..." mi dice
Controvoglia mi avvicino e sto per sedermi ma lui mi blocca.
Schiocca le dita e si fanno avanti quattro servitori. Due dei quali reggono un cuscinetto con due corone sopra.
"James Nightshade, Re del Limbo" dice uno, deponendogli sulla testa una corona.
La sala si riempie di altri servitori di fumo e pietra come se fossero il pubblico.
L'altro servitore mi depone una tiara sulla testa, è leggera. Di cristallo con dei piccoli diamanti neri.
"Lucy Atlas, Regina del Limbo"
Come se fossero un solo uomo gli spiriti si mettono ad applaudire. James si risiede sul trono e con un cenno della mano li fa sparire tutti.
"Devo dire che così è molto meglio" commenta
"Erano proprio necessarie le corone?!" sbotto
Scoppia a ridere "Ma certo! E ci sarebbe voluto anche uno scettro, ma era troppo ingombrante. Se lo vuoi però posso sempre fartene fare uno"
Rimango in silenzio a guardare il mio riflesso in uno specchio alle pareti. Non mi sono resa conto di quanto fossi cambiata e con la corona in testa ho un'aria distaccata. Con i vestiti neri e la corona sembro quasi una di quelle cattive dei cartoni animati. Di quelle che desiderano il potere più di ogni altra cosa. Nello specchio ora c'è anche James che mi appoggia una mano sulla spalla.
"Sei bellissima oggi" dice
Cerca di baciarmi il collo e mi scosto velocissima. Lo guardo in cagnesco e evoco un servitore.
"Per favore, mi porti il mio mantello" ordino
Il servitore sparisce e ricompare un secondo dopo con il mantello in mano.
Quando finalmente raggiungo uno stagno scoppio a piangere. Non ne posso più.
Mi sembrano passati decenni da quando ho abbracciato i miei genitori e secoli da quando ho visto per l'ultima volta gli altri. Mi manca persino Mr KitKat.Connor...
Non ricevo risposta, come immaginavo. Hanno reciso quel filo che ci teneva collegati. Mi sciacquo la faccia per lavare via le lacrime, non serve a niente. Piangere non mi porterà indietro.
Chiudo gli occhi e con la mente rievoco tutti i miei ricordi belli. Mi rendono triste, ma in qualche modo mi ricordano che ho fatto la cosa giusta. Almeno Charlie sarà con la sua famiglia.
"Non piangere"
Spalanco gli occhi e mi trovo davanti una donna vestita con un vestito bianchissimo. Ha i capelli lunghi e castani, un po mossi sulle punte. Due occhi grigi che scintillano come la sua pelle.
Mi asciugo le lacrime "Ti ha mandato qui James? Adesso ti libero..."
La donna mi sorride "No, non mi ha mandato lui qui. Trovo strano che tu non mi abbia già riconosciuto. Dopotutto ci siamo già incontrate"
Provo a pensare "Lei è la madre di Johnatan?!" sbotto sotto shock. Se è lei è proprio ringiovanita!
"No, ci siamo conosciute quando eri una neonata. Ti ho dato la salvezza"
La Luna. Io ero convinta che fosse solo un satellite. Non può essere reale. Ma se esistono gli unicorni, allora può essere anche che la Luna abbia preso forma umana.
"Capisco la tua confusione. In realtà un tempo la luna era proprio come pensi tu, solo un satellite. E il sole era solo una stella. La storia che mi ha fatto diventare quello che sono adesso è davvero molto lunga e non credo che tu abbia la voglia di ascoltarla...ti basti sapere che..."
"Aspetti" la interrompo "In realtà mi interessa, e ho un'eternità per ascoltarla"
Mi sorride "È vero. Ma forse sono io che non mi sento di raccontarla"
"Chiedo scusa"
"Non ti preoccupare, non è colpa tua. È solo che certe ferite non si rimarginano nemmeno dopo secoli"
Mi chiedo cosa può esserle successo e vorrei davvero scoprirlo.
"Io sono lo Spirito della Luna" dice "Come mia ancella ti dono la luce"
Mi porge una collana con un ciondolo a forma di luna che brilla.
"Ehm...grazie" dico
"Sei molto più forte di quanto tu possa immaginare. Fidati dei nostri poteri."
Mi allaccio la collana al collo e smette di brillare.
Lo spirito della Luna inizia a sbiadirsi "Le nostre scelte determinano il nostro destino, e alcune persone vengono portate sulla cattiva strada proprio da queste scelte"
"Aspetta..."
Non riesco a finire la frase che è già sbiadita. Accarezzo il muso dell'unicorno.
I nostri sguardi si incrociano e un'immagine prende forma nella mia mente, però non è come se fosse una mia idea è più come se me la stesse consigliando lei.Fidati dei nostri poteri la sua voce mi riecheggia nella testa.
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Atlas
Fantasy~ Noi non siamo come gli altri...Lucy, tu sei una di noi ~ A volte la propria vita può cambiare radicalmente con una sola decisone. Un secondo prima ci si sente normali e subito dopo il proprio piccolo mondo viene stravolto. Perché una volta scopert...