Anche se Connor e Charlie mi avevano avvisato che la casa di mia zia sarebbe stata più affollata del solito non mi sarei mai aspettata questo.Nel giardino i genitori di Charlie e la madre di Clary parlano tranquillamente con May e suo padre, mentre i miei scherzano con mia zia e con i genitori di Lewis. C'è anche un ragazzo biondo che chiacchiera con Lewis e Clary.
Non mi era mai venuto in mente che sarei riuscita a vederli di nuovo. Pensavo che non sarei più uscita dal Limbo, invece l'ho distrutto. Anche se non ho fatto tutto io.
Appena mi vedono, i miei genitori mi corrono incontro e mi abbracciano. Lewis mi rimprovera per essermene andata senza dire niente ma sembrano tutti felici come non lo sono mai stati.
Ci sediamo tutti in giardino e prima di raccontare la mia storia decido di far parlare loro.
Inizia a parlare May.Racconta di aver trovato Leo, il ragazzo biondo, grazie al braccialetto datole da Emma. Poi raccontano di come una mattina si siano svegliati per colpa di un terremoto e si siano ritrovati i vari genitori in giardino.
"Ma tutti gli altri?" chiedo
"Ognuno è comparso dove si trovavano i rispettivi figli..." spiega il padre di May e Connor
"Perché siete più vecchi?"
"La libertà ci ha ridato anche l'età che avremmo dovuto avere." dice mia madre
Non lo dice, ma capisco ugualmente. Quelli che si trovavano nel Limbo da molto tempo sono morti, ma almeno sono liberi. Immagino che valga anche per la madre di Johnatan.
"Ora vogliamo sentire anche la tua di storia" dice Clary
Prendo un bel respiro e inizio a raccontare. Da quando me ne sono scappata a quando ho riacquistato la memoria. Gli sguardi dei miei genitori brillano d'orgoglio.
"Aspetta un attimo" mi ferma Lewis "Ti sei fusa con lo spirito della Luna?!"
"Credo di si, ma poi l'ho lasciata libera"
Mi guardano tutti a bocca spalancata. Non posso biasimali, dopotutto anche per me sarebbe una cosa impensabile se non l'avessi vista con i miei occhi.
"Come hai fatto con quei fulmini se non siete più unite?" chiede Charlie
La collana emette un bagliore. D'improvviso mi è tutto più chiaro.
"La Luna o il Sole determinano i nostri poteri. Quando l'ho liberata sarei dovuta morire, ma lei mi ha dato nuovi poteri. È come se fossi rinata." dico "Anche i miei occhi sono grigi e rimarranno sempre così. Gli occhi dello spirito erano grigi, è una cicatrice della nostra unione. Ma ho perso la capacità di cambiare aspetto"
Quella notte vengo svegliata da un nitrito che sembra provenire dal nostro giardino. Esco dalla mia camera facendo attenzione a non svegliare May e Clary.
Mi pento di essere scalza quando vedo il giardino interamente ricoperto di neve. Capisco subito che non è normale. Siamo tra l'estate e la primavera, non può aver nevicato e cosa ancora più strana, i fiori del giardino sono rigogliosi ma interamente congelati.
Vicino al dondolo c'è un'ombra. Quando la riconosco è già troppo tardi. La porta si richiude alle mie spalle lasciandomi da sola con James.
"Che cosa ci fai qui?" sbotto
Si gira e noto che è ancora più pallido del solido, gli occhi però sono ritornati verdi.
"Ti prego, lasciami spiegare" mi supplica
"No...tu non dovresti essere qui. Tu sei..."
"Morto" completa "Si, sono morto. Sono qui perché mi ha mandato la Luna. Devi ascoltarmi"
"Perché dovrei crederti? Potrebbe essere un'altra trappola"
Non l'ho mai visto tanto disperato, ma ormai non c'è niente che mi spinge a fidarmi ancora di lui. Non sarebbe la prima volta che cerca di ingannarmi.
"Ascoltami e poi deciderai se credermi o no"
Ascoltalo Lucy mi dice la Luna e mi sorprendo a sentire di nuovo la sua voce.
Annuisco e inizia a parlare. "È iniziato tutto circa sei mesi prima che arrivaste voi. Ero in giardino e improvvisamente si è oscurato tutto. Un'ombra prese forma davanti ai miei occhi e mi disse che sarei stato potentissimo se avessi deciso di mettermi al suo servizio. Mi sono lasciato tentare e lui si è fuso con me. All'inizio era debole e mi diceva solo cosa fare, ma dopo ha iniziato a prendere il controllo su di me. Malek si è impossessato definitivamente del mio corpo quando sono diventato Re del Limbo. Io sono morto, ma lui no. "
"Perché sei qui?" chiedo con voce roca.
"Volevo chiederti scusa per averti ingannato, non l'avrei mai fatto se lui non..." esita "Al bar ti ho detto che consideravo Clary come una sorella ed è vero. Non l'avrei mai tradita. Ha fatto scelte sbagliate che mi hanno portato sulla cattiva strada e che mi hanno distrutto. Io te lo dovevo dire prima di andarmene del tutto."
"Hai detto che ti ha mandato la Luna"
"Si. Mi ha detto ti metterti in guardia. Hai distrutto il Limbo ma c'è un'ultima cosa che devi fare. Malek è ancora vivo ed è per colpa sua se le due parti sono state divise. Devi riunirle, ma non puoi riuscirci da sola"
"Come devo fare?"
"Il labirinto è l'unica entrata all'altro mondo. Camille sa come entrare. Una volta entrati dovrete separarvi. Dovrete incontrarvi al salice e da lì spezzare la barriera."
Sta iniziando a sbiadire. "Di a Giselle che mi dispiace...dille che se fossi sopravvissuto sarei tornato..."
Scompare del tutto e mi trovo da sola nel giardino, con la porta chiusa e in mezzo alla neve. Provo a bussare ma nessuno viene ad aprirmi. Alla fine mi addormento contro la porta. È strano, ma non sento il freddo."LUCY!"
Qualcuno mi scuote per le spalle. Riapro gli occhi e mi trovo davanti Connor.
"Perché ti sei addormentata qui fuori?"
"Lunga storia" mormoro con la voce impastata dal sonno "Ora però dobbiamo radunare gli altri, mi serve il vostro aiuto"
"Basta che non sia un'idea come l'altra volta" dice ridendo, ma è serio "Non ho intenzione di lasciarti fare qualcosa di pericoloso senza di me"
Gli dò un leggero bacio sulla guancia "Grazie"
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Atlas
Fantasy~ Noi non siamo come gli altri...Lucy, tu sei una di noi ~ A volte la propria vita può cambiare radicalmente con una sola decisone. Un secondo prima ci si sente normali e subito dopo il proprio piccolo mondo viene stravolto. Perché una volta scopert...