Zona rossa

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Le due famose settimane che avremmo dovuto trascorrere ai ripari, si sono prolungate, c'era da aspettarselo.

Cos'è cambiato?
Ora si consuma tanto cibo, ci si divide tra una lezione in didattica a distanza e gli allenamenti fai da te nell'angolo di qualche camera. C'è chi persino porta il cane svariate volte fuori, anche quando non è necessario, solo per non atrofizzarsi sul divano. Mi sta piacendo questa vacanza. Ho degli addominali e glutei scolpiti, che compensano a tutte le pizze fatte in casa che sto ingurgitando. D'altronde devo muovermi in qualche modo anch'io, non sono abituata a starmene così tanto tempo seduta. 

Alla tv non si fa altro che parlare dei vari scenari che ci aspettano nei prossimi mesi. Si prospetta addirittura che la depressione diventi una delle conseguenze di questa pandemia, sembra esagerato, ma immagino sia una di quelle fasi in cui si ipotizza di tutto e di più. Non ci sono più macchine per strada quando mi affaccio sul balcone, la rotatoria davanti casa mia di solito è sempre piena di tir e camion che trasportano materiale di vario genere, impossibile che questi passino inosservati. Ora c'è il deserto. L'unico panorama che riesco a godermi è il supermercato che si trova accanto al mio palazzo, c'è sempre una fila indiana. Che peripezia fare la spesa nel 2020, l'alcol denaturato è introvabile, la carta igienica pure, le mascherine e il disinfettante per le mani sono il must have della stagione, se non del nuovo decennio.

Si approfitta per dichiararsi, perché non c'è stata la possibilità di farlo prima, quindi si recupera sperando in una passeggiata post lockdown. E' ciò che è successo anche a me, non una, ma due persone mi stanno professando quanto sarebbero interessate nel vedermi dopo questa quarantena, serviva proprio un'emergenza per far sì che qualcuno si accorgesse di me o attirasse la mia attenzione. Credo che l'isolamento ci abbia dato un po' alla testa, la gente si rasa i capelli  o se li taglia direttamente in casa, dato che i parrucchieri sono tutti chiusi. Tutto è chiuso.

I rapporti umani invece si suddividono in:

Coloro che sono impegnati vivono una fase di separazione, una prova tosta per la propria relazione. 

Chi a malapena si sta conoscendo in modo virtuale, unico al giorno d'oggi e non sa in cosa si trasformerà quella situazione. 

Chi prova ad approcciare, anche continuando in modo inconsistente e per il semplice gusto di farlo, senza aspettarsi niente in cambio, un'occasione da non perdere. 

Io non rientro in nessuna di queste tre categorie, però penso alle coppie che stanno affrontando questa situazione e a quanto possa destabilizzarle, soprattutto se a distanza e per un periodo indefinito, com'è che sopravvivranno? 

Sono nel mio periodo di risalita, ho tanti obiettivi per quest'anno e non vedo il perché debba impegnarmi con qualcuno visto il contesto storico, ci sta che si provi a sparare il proprio colpo per vedere come va. Quanto sono sicura che dietro questi vincoli ci sia qualcosa di genuino? Rimango riluttante, è l'effetto della pandemia alla fine, siamo tutti nella stessa barca, dove cerchiamo un po' di compagnia per riempire il vuoto della solitudine creata dal senso civico di tutelare gli anziani, che sono la fascia più colpita dal virus. Sempre gli stessi anziani secondo i quali, noi giovani staremo contagiando un po' tutti a causa delle nostre serate clandestine, eppure io e miei amici siamo in casa da più di due settimane. Ci sono controlli a tappeto ovunque, per mantenere l'ordine e soffocare l'estensione di questo virus, sembra un film. 

Come dicevo prima, c'è qualcuno intenzionato ad intrattenermi nei DM di qualche social, che uso per vedere come se la sta passando la gente nel proprio giardino. Questo ragazzo sembra voler essere costante, chissà a cosa punta, non credo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda, divertente sì, ma non necessario nella mia routine, mi sento annoiata però capite? Magari è in buonafede e io sono solo una malfidata come al mio solito. L'unica cosa che non mi convince è che mi sembra esser partito in quarta, attenzione, perché le promesse da marinaio non ci piacciono. Vorrei dirgli: "E' solo la quarantena che ti fa quest'effetto amico mio, scommetto che per te sono solo una sfida, la quale lascerai perdere non appena si tornerà alla normalità, sarò solo una conquista o un vecchio ricordo legato al COVID-19". 

E' cambiato tutto nel giro delle due settimane. L'ultima mia uscita effettiva risale all'8 marzo, la festa della donna, non potrò mai dimenticarlo perché a ricordarmelo ormai sono i frequenti mal di testa di cui soffro.


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