Ho chiesto aiuto dopo il mental breakdown avuto ultimamente. Non posso starmene così per sempre. E' stato più facile di quanto pensassi in realtà. Non mi sono più vergognata di farmi vedere nelle condizioni nelle quali mi trovo. È difficile, ma anche necessario aprirsi con le persone che si hanno attorno e di cui puoi fidarti.
Un mio caro amico mi ha fatta uscire, abbiamo parlato di ciò che mi divora ogni giorno da mesi. Con un'altra mia cara amica, trascorriamo i pomeriggi in piena campagna, e va subito meglio, mi sento viva e mi dimentico della realtà che viviamo. Non saranno degli psicologi, ma per loro non sono capricciosa e mi ascoltano, scambiando anche le loro preoccupazioni. Tocca fare questo quando si è al verde, arrangiarci, come del resto della nostra generazione, eppure questo poco, aiuta tanto. Non mi sento giudicata. Neanche da mia madre, perchè vede gli effetti che questa pandemia porta a livello psicologico e comprende che non ne posso più.
Che grande tabù rimane quello della salute mentale in Italia...
Ho perso interesse nei miei hobby. Mi sarebbe piaciuto mettere dei soldi da parte per comprare una macchina fotografica, oltre la Instax che ho e che mi è stata regalata al compleanno. Coltivare qualcosa stando così non so a cosa mi porterebbe, probabilmente a nulla, perchè sono diventata incostante, anche nel disegno; nel leggere; nel pilates. È svanita anche la voglia di portare avanti una passione. L'unica cosa in cui sono tenace, è questo diario, sono stupita, ma anche contenta di riuscire a scriverci su qualcosa. Ora come ora è diventato uno strumento tramite il quale mi sfogo, onde evitare di prendermela con le persone, perchè oltre che apatica, sono diventata anche irritata un po' da tutto, anche da chi vive in casa con me. Confesso che ci sono momenti in cui non mi riconosco più come persona. All'inizio della pandemia ero un altro individuo, ora ne sono un altro e chissà cosa ne uscirà una volta fuori da tutto questo fardello di pandemia. Mi incuriosisce, ma mi spaventa anche ipotizzare la mia persona, ma involontariamente succede e metto in dubbio tutto, anche me stessa.
Mi sto piacendo? Come diventerò tra un paio di mesi o un altro anno?
In un anno cambiano tantissime cose e mi fa paura quando ci penso, perché non è tanto tempo, e può accadere di tutto e la vita può prenderti alla sprovvista.
Ma è pur sempre una bella giornata quando Doja Cat rilascia una canzone dopo tanto tempo, mi migliora l'umore. Mi piace molto la sua voce, è versatile.
Nonostante quel che vivo, sto un pochino meglio rispetto alle scorse giornate. Non devo essere il mio dolore e le esperienze negative, ma la persona che le sta pian piano superando "perchè non durerà per sempre" -così mi hanno detto, va a capire se sarà vero-. Ultimamente ho realizzato quanto stia andando ancora avanti, ma me ne accorgo raramente e tendo a criticarmi o a mettermi a confronto con gli altri, che è peggio. Inoltre, oggi la mia scrittura sembra essere anche migliorata rispetto all'inizio del diario.
È da un paio di giorni che sto guardando anche un anime, consigliato dalla mia amica. Di mezzo c'è una coppietta di ragazzi, i quali iniziano a piacersi a mano a mano, molto carino. Non aiuta però, perchè mi fa rimuginare al passato. Tra una puntata e l'altra, mi chiedevo cosa si provasse ad andare ad un appuntamento, dato che sarà un anno che non esco con qualcuno. Chissà come sarà quando si tornerà alla normalità, chissà...
Non ho più tanto la testa per fare qualcosa di impegnativo, però ci provo. È il secondo anno di fila che non vado da nessuna parte, non viaggio ed è frustrante, mi manca la mia città natale, mi manca vagare in posti sconosciuti o familiari, anche in giro per Roma. Mi manca essere libera, sentirmi tale.
Mi piace pensare però che se sto toccando il fondo per bene ora, qualcosa di grande mi aspetta dopo questa burrascosa tempesta. Sono impaziente, ed è sempre stato un tratto di me che detesto, so che bisogna aspettare, ma quanto ancora? Ci sarà mai un punto di svolta in questo nuovo stile di vita dentro casa?
Si è iniziato a parlare del famosissimo vaccino, che dovrebbe minimizzare l'attacco del virus nel caso lo si prendesse. Ma va comunque a discapito di noi giovani, che ancora non ne usufruiamo e rischiamo di contagiarci, con tutta la voglia di vivere che abbiamo, la voglia di uscire, di socializzare. Ci sono non so quante varianti, che ormai non mi basta contarle sulle dita della mano. È stato istituito a quanto pare anche un certificato digitale che danno una volta vaccinati, il quale ha causato non poche faide, anche familiari. Siamo arrivati all'assurdo penso a questo punto, perchè non si capisce più niente. Penso anche che si stia gestendo male tutto, dalla DAD, al governo. Di questo passo a me sembra che non se ne uscirà mai, o almeno, l'uscita dal tunnel è ancora lontana, la si vede col telescopio.
Bisogna solo resistere, non ci rimane altro da fare. Resistere, resistere e resistere...
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Due settimane in vacanza
أدب تاريخيLa mia voce, oltre a far parte dell'archivio sonoro di Roma, starà nell'inchiostro di queste ottantuno pagine di diario che vi dedico. Cover credit to model: Kiranjeet Gill