Klimt

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Per quanto una persona possa dare peso alle parole, bisogna guardare invece altre volte i fatti. È un concetto basilare, ma che si sta ribaltando nella mia mente. Amo le parole, altrimenti non sarei qui a scrivere un intero diario. E sarà strano, ma da un po' mi pongo delle domande, alle quali ho già delle risposte.

Sono iniziate di nuovo le lezioni, quelle del secondo trimestre, quanto mi era mancato svegliarmi alle 6:00, anche perchè farlo tardi mi distrugge. Fa parecchio freddo ancora, ma le giornate stanno iniziando ad essere belle. Sono molto entusiasta per questo nuovo trimestre, si allungheranno le giornate, ho fatto amicizia con qualcuno dei vari corsi che ho ripreso, sembra che pian pianino tutto stia tornando alla normalità, il che è di aiuto per la mia mente.

Fino al 27 marzo, tra l'altro, Roma ospita la grande mostra dedicata a Gustav Klimt e al suo legame con l'Italia. È da dicembre che volevo andarci e speravo ci saremmo riusciti, proprio perchè sarebbero finiti i biglietti e i posti. Quel che non immaginavo era che Klimt sarebbe stata la causa della nostra rottura definitiva, la goccia che ha fatto traboccare l'intero vaso, come Gavrilo Princip fece traboccare tutto provocando la Prima guerra mondiale. Così Klimt ha giocato il ruolo da terrorista per la nostra relazione, facendogli fare la stessa fine di Francesco Ferdinando mentre si trovava nella sua carrozza.

Erano mesi che volevo andare a questa mostra, sempre rimandata per i vari impegni da entrambe le parti, e mai più sono riuscita a vedere la famosissima Giuditta I, la Signora in bianco o La sposa.

È da San Valentino che mi sono chiesta spesso cosa mi legasse a te, a parte l'essere attratta fisicamente e cercare di stare vicini, ma riuscendoci alla fine solo in chat, equivale a 0 ormai. E come dicevo prima, me la sono cantata e suonata da sola, giungendo a conclusioni, che forse cercavo di ignorare. E puntualmente, ciò che ignori all'inizio, in questo caso forse si parla anche dal 2020, si ripresenta ad un certo punto del rapporto, creando una frattura insanabile. Inutile giustificare o nascondere i comportamenti passivi di una persona, soprattutto a quella a cui tieni.

"Ho preso i biglietti comunque". Peccato che i biglietti erano per ben altro: Italo, e non per ciò che mi aspettavo. Così i nostri piani per andare a questa mostra si sono dileguati con un messaggio, e rimpiazzati all'ultimo con un altro impegno, un compleanno, al quale sono stata invitata, ma al quale non sarei potuta venire dato che devo studiare, è lontano e sono una studentessa al verde.

Quando ero a lezione e seguivo attentamente, vedendo le notifiche dei tuoi messaggi, ignoravo senza farlo apposta il telefono. Tutto il contrario di ciò che era in pandemia o stando tra le mura domestiche. Mi sono accorta che potevo fare a meno di te, della tua presenza, e vivermi la giornata come se nulla fosse, come se non esistessi, perchè alla fine, avevo e ho tante cose da fare che nemmeno so dove metter mano e da cosa iniziare. Ho perciò iniziato a domandarmi sul perchè avessi iniziato ad essere così passiva anch'io come te. E giuro che una volta lo avrei trovato difficile, mi stupisco di come a te venga così naturale con un "ma non lo faccio apposta". E dunque anch'io ho iniziato a non farlo apposta e a prendere coscienza, che forse di te non mi piace più nulla, perchè sono cambiate un po' di cose dal 2020 e forse va anche bene così. Ci abbiamo provato di nuovo è vero, chapeau a noi, ma in realtà non capisco perchè ancora io ti stia dietro. Cos'è che mi piace di te o, meglio, mi piaci realmente?

Me ne stavo qui a sbattermi continuamente, interrogandomi se ti piacessi io, se mi mancasse qualcosa, se fossi abbastanza per piacerti, quando i quesiti qui da porsi sono altri mentre si sta insieme a qualcuno. Siamo così impegnati a concentrarci di piacere, che ci dimentichiamo di noi e dei nostri gusti, bisogni, finendo per dare un certo valore al tempo di un legame, il quale è relativo. Non importa quanti saranno gli anni di amicizia, di amore, di tutto quel che ti pare, non sarà mai stato abbastanza tempo trascorso per conoscere qualcuno e probabilmente un giorno, il tempo, concetto relativo nella società di oggi, sarà scartato.

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