In principio non ho mai avuto problemi con il mio aspetto.
Credo che a livello estetico io sia nella media, non sono poco attraente, ma non sono nemmeno la ragazza più allettante. Con il resto del mio corpo sto bene, certo è, che, come tutti ho parti che preferisco e altre che non mi piacciono. Ma non mi sono mai odiata. Ho avuto un glow up a metà delle superiori, da lì ho iniziato a piacermi di più.Specchiandomi spesso ho accettato il fatto di avere un viso così tondo, senza zigomi, senza labbra carnose e con qualche imperfezione. Sono pallida, rilassata sembro anche incazzata, ma questo è il mio viso. Ho macchioline, lentiggini, nei, labbra sottili, ma ciò che mi ha fatto sempre giustizia è il naso all'insù. È un viso morbido, non da modella malnutrita, e credo che non sarei io se dovessi perdere questa peculiarità. Alla fine, non è male, questi tratti simboleggiano in un certo senso l'unione dei miei genitori, che è ancora presente sul mio volto.
Ultimamente mi capita di avere sul mento delle bolle strane. Non ne sono abituata, almeno che la comparsa di queste non coincida con l'arrivo delle mestruazioni. Persistono invece, ed è da un bel po' che mi escono, sono anche più particolari rispetto al solito. Mi era capitato in passato che mi uscissero delle bollicine, ma mai così. Ho avuto quasi sempre il viso pulito nella fase adolescenziale, così pulito che chi soffriva di qualche disturbo della pelle, veniva a farmi notare questa differenza, con qualche battuta anche, come se dovessi vergognarmi di non soffrire di qualcosa. Ho notato spesso la pelle di chi soffriva d'acne, ma non mi è poi così importato farglielo notare o pesare, per quale scopo? Far sentire a disagio una persona non mi avrebbe mai portato da nessuna parte o messo qualcosa in tasca.
Credo proprio che la mia sia acne, perché dopo che le bolle scompaiono rimangono dei segni, ogni tanto anche scuri. Alla veneranda età di 22 anni è toccato anche a me. Mai avrei immaginato dover aver a che fare con l'acne da adulta. Non è severa all'aspetto, però diciamo che mi crea un po' di imbarazzo ora, perché mi fa sentire adolescente, come se avessi saltato questa tappa e la dovessi recuperare, per capire meglio chi affrontasse questa "malattia". In parte credo che sia dovuta anche dall'uso costante delle mascherine. Da quando le indosso, la situazione sul mio mento è peggiorata. Quando posso sto senza e andare a fare la spesa è un incubo. So che stare con la mascherina è un obbligo, ma so anche le conseguenze che avrà la mia pelle.
Non nego che penso di non piacere, e di non piacermi più come ho iniziato a farlo qualche anno fa. Proprio quando ho iniziato ad apprezzare il mio viso finalmente, arriva l'acne a rovinarmelo. Ho come l'impressione di catturare l'attenzione a causa di ciò e non sempre ne sono felice, soprattutto quando mi viene fatta notare la presenza di queste bolle. Nessuno mi prenderebbe il mento per accarezzarlo probabilmente, è sempre messo male e rovinato, neanche tu.
E se non dovessi piacere mai per questo? E se l'acne dovesse persistere in futuro?
Per (s)fortuna, la mascherina copre anche questo, quindi per quanto ne soffrirò ancora, almeno non dovrò sempre espormi e nasconderò questo difetto. Non ho più quella voglia ed entusiasmo di specchiarmi, questo è certo, ci provo di tanto in tanto, ma non ne sono soddisfatta come una volta. Ho l'acne e devo accettarlo. Ma la cosa si intensifica di più quando ho tanto da studiare, quando raggiungo il picco dello stress, accompagnato anche dalla dermatite, che ho sempre tenuto sotto controllo. Il viso armonioso che avevo non lo rivedo da tanto tempo e devo accettarne una nuova versione, malridotto dall'esaurimento di stare ancora in casa, lontana dalla routine normale che conducevo.
So anche che avere l'acne non dovrebbe abbattermi, sono sempre io, ma è difficile abituarsi, soprattutto quando si è state miracolate dalla pubertà di non doverla affrontare nella tempesta ormonale. Ma cos'è cambiato nel tempo rispetto ad allora? Vado a dormire tardi e mi sveglio ad orari strani, la concentrazione mi è calata, mangio giusto per avere un po' di energia. Quando penso che tutto questo sfogo stia per andare via, si ricomincia e ho di nuovo l'acne. Non ricordo nemmeno più com'è avere il mento liscio, al tocco è quasi sempre ruvido, con chiazze post infiammazione. Tutti attorno a me sono dei bei cigni, io mi sento l'anatroccolo di turno.
Per fortuna esistono i cerotti, oltre ai detergenti. Assumere pillole mi sembra esagerato e purtroppo non posso permettermi di andare dal dermatologo. Non è estrema ancora come condizione, pazienterò.Mi capita di tanto in tanto di riguardare le vecchie foto che ho sul pc, in cui la mia pelle è candida, senza tutta questa infiammazione, il mio mento era bello pulito, mi manca quella visione.
Il mio mindset è cambiato, quando un giorno uno dei miei più cari amici disse: "vedila così, nell'età adolescenziale ne avresti fatto un dramma, avresti sofferto e la tua autostima ne avrebbe risentito, ora hai un'altra consapevolezza, puoi farcela, nulla ti scalfisce".
Effettivamente non ci ho mai pensato, qualche basso mi capita di viverlo guardando il mio riflesso, ma posso gestirla, perché so che ciò che potrebbero pensare gli altri non è un mio problema.
Ciò che trovo snervante sono coloro che te lo fanno notare, come se non vivessi questa condizione in prima persona, magari mi dà anche fastidio, dirmelo non farà sì che sparisca nel nulla da un momento all'altro.
Sarà che sono rimasta nell'adolescenza?
Una cosa è certa, non sono sola ad affrontarla e sarà una situazione temporanea, un giorno non l'avrò più, e ritornerò ad essere tranquilla, non è questo a definire la mia bellezza.
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Due settimane in vacanza
Historical FictionLa mia voce, oltre a far parte dell'archivio sonoro di Roma, starà nell'inchiostro di queste ottantuno pagine di diario che vi dedico. Cover credit to model: Kiranjeet Gill