Una regola importante, ritenuta quasi sacra, è quella di non parlare dei propri ex o frequentazioni passate, e io l'ho decisamente infranta questa regola. Che sia stato un bene o un male io non lo so, ma per fortuna è acqua passata.
È un anno nuovo, il 2021, e in questi ultimi giorni ho riflettuto molto su questo aspetto della mia vita, ho fatto un recap che mi ha fatta comprendere il motivo del perchè alcune persone non ci siano e basta. Ogni volta che tiro fuori il "bagaglio" dei tipi con cui ho avuto a che fare, succede più che altro per far capire all'altra persona il mio dispiacere, onde evitare di ripetere queste cose del passato e far percepire che sono fragile in certi punti, come una scatola di cartone.
Potessi tornare a qualche anno fa, in cui avevo vent'anni, mi tirerei uno schiaffo. Sono autocritica, lo so. Ma avevo un'ingenuità da vendere. Quello che sto per raccontare va preso un po' con le pinze, ma, nonostante ciò, ho la coscienza pulita e so di essere una persona a posto.
Pensavo di essermi innamorata nel 2018, per fortuna parlo anche al passato, pensavo. In realtà quello non è stato amore ora che ci penso. A parte la persona per cui avevo perso la testa era impegnata, eh già; quindi, si partiva male in tutti i sensi, ma credo di esser stata innamorata dell'idea che mi ero creata di quella persona, o dal mondo dell'amore. Non so con quale dignità ci fossi uscita più volte con lui, sapendo che non ci sarebbe potuto essere qualcosa, ma oggi non lo replicherei con nessuno. Tutta questa faccenda mi ha formata e so che non si fa la rovina coppie. Lui era una persona indecisa, non sapeva nemmeno cosa volesse più dalla sua relazione e cercava attenzioni da altre parti, da me. Ma se c'è una cosa che non accetterò mai, è il ruolo dell'amante. Puoi vivere un periodo di crisi, puoi dirmi quello che ti va, ma non sarò la ruota di scorta di qualcuno, mai. Non giudico nemmeno chi si accontenta di questa veste, non sono affari miei. Ogni volta che gli ricordavo che non poteva sempre venire da me, quando si stancava della fidanzata, reagiva male.
Che gesto romantico ricevere un fiore, una rosa rossa per l'esattezza, nel giorno del proprio compleanno, ma dalla persona sbagliata, perchè non la senti tua, perchè è già impegnata e sembra quasi un affare clandestino. Si è anche tagliato il dito cercandola di raccogliermela, mi piace pensare che sia stato il karma in quel momento. L'unico fiore che ho ricevuto è stato da parte sua, ma non era il mio ragazzo...che pena anche lì. Conservarla poi mi faceva sentire in colpa, ma per una volta che un ragazzo di regalava una rosa.
Non capivo perchè dovessi subirmi tutto quel love bombing, le promesse sprecate, però le azioni c'erano, ma sempre dalla persona sbagliata. Ero sommersa di attenzioni, mi piaceva, la mia coscienza però mi fermava, e per fortuna. Non aveva letteralmente senso però. Mi piaceva pensare che fosse un'occasione che si ripresentava dopo anni, dato che era una vecchia conoscenza, ed era il nostro momento. Ma lui sapeva bene a che gioco stava giocando, gli andava male con la ragazza, cercava attenzioni da altre, ma gli è andata male alla fine con me. Io ho smesso di calcolarlo dopo mesi, ero anche stanca di stare dietro a uno che nemmeno potevo baciare, accarezzare e starmene libera, conoscevo bene i miei limiti e non li ho mai infranti nonostante ne avessi voglia. E nonostante l'ingenuità, ho ignorato anche lui prima di prendere completamente le distanze. Tutto è finito poi con lui che va dietro ad un'altra ancora, e improvvisamente il triangolo che si era formato, in seguito è diventato persino un quadrato, però io mi ero tolta già da un bel pezzo di mezzo, odio la geometria. Aveva tentato anche di baciarmi l'ultima volta che ci siamo visti, solo che io non ho acconsentito e mi sono scansata, anche meno dai. E' partito tutto con un'impennata, per poi affievolirsi di botto.
Mi sono però resa conto dopo quell'esperienza, che sono diventata forse ciò che mi ha traumatizzata. Il che mi fa capire che provassi una sorta di sentimenti, che reprimevo anche allora. Mi sentivo come una bambina, anzi, ragazzina, la quale vive una storiella, piena di quelle attenzioni mai ricevute, e qui si potrebbe aprire un'immensa voragine, ma è un'altra storia.
Il fatto è che da una parte, essermi confidata su alcuni temi delicati, per poi essere scartata da un giorno all'altro mi ha ricordato qualcuno della mia infanzia. Non essere la prima scelta, ma la seconda, non lo sopporto. Non esiste. È qualcosa che mi porto avanti e non tollero il fatto di "avvisare" una persona per poi ricevere esattamente lo stesso trattamento. Ci si apre in genere su degli argomenti a cui teniamo, per far sì che l'altra persona abbia presente il nostro passato, i traumi; invece, ciò che succede è esattamente l'opposto. Ci si rende vulnerabili ed esili parlando di questioni, in modo da non doverle rivivere con il nostro potenziale nuovo partner.
Perchè va male poi? Dov'è il nostro sbaglio?
Condividere certe informazioni con le persone che vogliamo conoscere, non è sbagliato, non farlo forse lo è di più. Lo sbaglio sta nell'altro che le capta e le usa a suo piacere, a nostro scapito ovviamente. Far affidamento su una persona che sfrutta i tuoi traumi, indipendentemente dalla loro gravità, è da considerarsi inappropriato, immaturo e anche una specie di tradimento se vogliamo dirla tutta. Io sono qui come un libro aperto che cerco di fidarmi facendoti conoscere lati di me e del mio passato, ma allo stesso tempo ti sto dando anche l'arma con cui ferirmi, ora sta a te decidere cosa farne, il mio intento è far sì che non risucceda ancora ciò che ho provato con un'altra persona. Ma niente. Sembra invece che sia una nuova opportunità per quelli che vengono, impegnandosi a combinare peggio di ciò che è stato fatto prima.
Dal 2018 c'è stata un'evoluzione, nel riconoscere certi pericoli. Non devo e non voglio fare di tutta l'erba un fascio, e so che non devo mettere a confronto ciò che vivo con una nuova persona con un clown che mi ha usata probabilmente per il suo ego, però è inevitabile pensarci. Sicuramente non se lo filava nessuna della sua età, e probabilmente nemmeno la fidanzata più grande di lui. I narcisisti sono la peggior razza che abbia potuto conoscere. Se solo potessi affrontarlo ora, verrebbe fatto fuori.
Qualcuno dovrebbe spiegare a questi individui del genere il moto di rivoluzione.
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Due settimane in vacanza
Historical FictionLa mia voce, oltre a far parte dell'archivio sonoro di Roma, starà nell'inchiostro di queste ottantuno pagine di diario che vi dedico. Cover credit to model: Kiranjeet Gill