Adoro come vengano dipinte le relazioni a distanza. "È dura, ma se lo volete, funzionerà", "io sto meglio così, distanti, in modo da potermi godere di più il tempo una volta insieme", "anche se a distanza, ne varrà la pena", "il segreto è passare il più tempo possibile insieme".
È difficile stare in una relazione a distanza e penserai "hai voluto la bicicletta, ora pedala", e in parte è vero, questo veicolo per quanto sia capace nel manovrarlo, mi fa prendere qualche storta. Il lato della medaglia, quello più corroso è questo: avere dei momenti down, in cui pensi che la distanza possa interferire e creare una barriera di cemento tra due individui.
La distanza, per quanto possa far bene e alimentare il desiderio di vedersi, genera dei malintesi per i quali si discute inutilmente. La parte peggiore forse è questa. E la cosa che fa più male, è fingere di non provare nulla o star giù di morale.
La verità è che sono in uno stato in cui la maggior parte del tempo mi sembra di non provare nulla, e poi arriva ogni tanto qualcuno che ti bastona, ricordandoti che sei umana e che provi dei sentimenti, positivi o contrastanti che siano. Io che non mi interesso quasi mai a nessuno e ci impiego tanto anche quando lo faccio, sto male di nuovo per qualcuno. Gli equivoci nascono e come, ma quello che manderebbe chiunque in bestia è "che ti devo dire" mentre si cerca di esporre il proprio pensiero, per far comprendere l'altro perchè si rimane offeso.
È veramente questa la relazione che voglio?
Se non si rimane in contatto, si perde interesse. Se ci si sente troppo durante la giornata, si esauriscono i momenti da condividere una volta dal vivo, soprattutto le conversazioni. Insomma, quello che ho capito finora è che non esiste un manuale per le relazioni a distanza. Non è tutto rose e fiori. Ma credo che sia il prezzo da pagare dopo tutto, o sono io ad essere esagerata? Magari mi lamento solo.
Quello che vorrei, è passare più tempo insieme, essere più presenti l'uno nella vita dell'altro, ma non sta andando proprio così. Immaginati il tuo partner, che inviti da te, voler preferire qualcun altro. Lo inviti e ti risponde "prima mi vedo con X e poi dieci minuti li troviamo per stare insieme". Dio, se esisti, in momenti come questi vorrei essere fulminata o cavarmi gli occhi per evitare di leggere certe risposte. La distanza prima era il prodotto inevitabile della pandemia, ma ora sembra esserlo volontariamente da te.
Quando eravamo bloccati tutti in casa, immaginavo a cosa mi ero persa, a ciò che avrei potuto fare se fossi stata fuori, all'ipotetica relazione alla quale aspiravo tanto, e nonostante la distanza, per me non sarebbe mai stato un problema. Non lo è nemmeno ora in realtà. Eppure, c'è sempre questo tassello mancante al mucchio delle insoddisfazioni. Non è proprio come lo avevo immaginato. Ok, io sono anche una persona che fantastica molto e viaggia con la mente per universi ancora inesplorati dalla NASA, però credo che pretendere di passare un po' più di tempo insieme non sia sbagliato in fin dei conti.
Al discorso che ti fanno riguardo le relazioni, alla base, dopo il rispetto e l'amore, si aggiungono i famosi compromessi. Aiaiai, io, come altri scommetto, odio questa sorta di contratto non scritto. Che tasto dolente. E come si fa a raggiungerli se si è entrambi testardi? Io personalmente in questo caso la vedo non dura, se non impossibile. Come facciamo a trovare un terreno comune su cui concordare? Come di consueto, per venire in contro a qualcuno, butto giù qualche idea, qualche accordo, per bilanciare la situazione da entrambe le parti. Ammetto che arrivare a stipulare un compromesso mi risulta arduo, però lo si fa nonostante sia contro voglia. Quello che però non sopporto dei compromessi, è la parte in cui la pratica non viene rispettata da uno dei due. Dare il contentino non risolverà NULLA, se non alimentare il nervosismo dell'altro. È orrendo.
Mi piacerebbe tanto, poter stare a chiacchierare su quella cavolo di piattaforma per nerd, sulla quale passi intere sere con i tuoi amici. Menomale che ora che ti ho aiutato a creare un personaggio di quel gioco che mi parlavi tanto, perchè io sono letteralmente volatilizzata e non esisto più. Devo veramente giungere ad essere gelosa di un personaggio che ho co creato???
Ho come l'impressione di essere affamata e voler stare sempre più a contatto con i miei amici, con te, con la gente in generale, probabilmente è questo a scatenare questa sete di interagire ora più che mai con qualcuno, altrimenti non me lo spiego. Si è creata una certa distanza per un anno e qualcosa, è ora di dire basta e recuperare.
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Due settimane in vacanza
Historical FictionLa mia voce, oltre a far parte dell'archivio sonoro di Roma, starà nell'inchiostro di queste ottantuno pagine di diario che vi dedico. Cover credit to model: Kiranjeet Gill