Apatia

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Giaccio sul letto con i raggi del sole che colpiscono una parte del mio viso, neanche mi dà fastidio, anche se mi ciecano.

È da un periodo che mi capita di stare così durante la giornata, sul letto, come se questo mi avesse inglobata e non fossi più capace di far nulla. È una bella giornata in realtà, però oggi sono particolarmente giù di morale, mi sembra di non provare più niente.

Stanotte ti ho addirittura anche sognato, ma poco importa dopo tutto quello che non è successo. Sembrava a tratti un sogno carino, ma svegliandomi alle 3 di notte, mi sono resa conto che era tutto finto e che ero sola. Detesto sognare ultimamente, perchè una volta sveglia ho a che fare con l'isolamento in casa. Sarò sincera, soffro ormai a forza di stare così. Ogni tanto mi capita di vivere momenti 'no' durante la giornata, in cui penso che dovrei lasciare tutto: perchè no, anche l'Italia. Sono pensieri intrusivi quelli che ho ultimamente, e non so come gestirli. Per non parlare dell'uso che faccio del caffè, ne sto abusando un po', e invece che aiutarmi, mi rende solo più nervosa e ansiosa. Non sarà il caffè a salvarmi e credo mi abbia fatto sviluppare anche una dipendenza, non riesco a farne a meno.

E se tutta questa situazione della pandemia fosse un segno?

Forse dovrei semplicemente fare un cambiamento estremo per uscire da questa atrofizzazione. Di tanto in tanto faccio pilates, lo avevo lasciato perdere l'anno scorso a causa delle lezioni, però mi aiuta a sfogarmi fisicamente, mi rilassa ed è una delle poche cose in cui riesco a concentrarmi. Poi quando usciremo di nuovo quest'estate, non voglio che si veda la sedentarietà sul mio fisico. Vorrei che succedesse qualcosa nella mia vita, è diventata così monotona che sento la necessità di sentire uno scossone, ma penso che qualsiasi cosa possa succedere, non mi farebbe provare niente, anche se fosse qualcosa di negativo.

Ora piango, perchè la mia resilienza si sta spaccando e non so più come gestire la mia vita. Penso di voler interrompere anche gli studi, per cui ho tanto faticato. È diventato ormai un piangere e scrivere per sfogarsi, asciugarsi le lacrime perchè arriva un'altra giornata e bisogna sopravvivere. E invece di scrivere su questo diario, dovrei scrivere un'ipotetica tesi, invece sono qui a disperarmi nero su bianco.
Ho paura di andare incontro alla depressione, perchè provo apatia quasi per tutto e non ho la testa per fare niente. Non provo piacere per niente ormai, neanche l'autoerotismo riesce a sollevarmi l'umore, è diventata una pratica per sentirsi viva, ma in realtà non sono neanche eccitata la maggior parte delle volte e non ricordo nemmeno più cosa si provi ad esserlo. È un vecchio ricordo anche quello. Le volte in cui lo faccio succede perchè sono triste e vorrei sentire qualcosa, ma poi torno nell'apatia. È imbarazzante quasi. Non sento nulla.

È così che è sempre stata la vita intorno a me e io non me ne sono mai accorta??

C'è il canto degli uccellini fuori e con quello che provo ora direi che si forma un bel contrasto, almeno loro sono liberi e non soffrono l'isolamento, si possono assembrare, non come noi umani. Non penso di esagerare quando scrivo come mi sento e se mi avessero detto che sarei diventata così un anno fa, non ci avrei creduto, perchè quest'apatia non mi appartiene e vorrei togliermela di dosso il prima possibile. Vorrei parlarne apertamente con qualcuno, ma ho paura, e so di non essere l'unica, ma non voglio coinvolgere i miei amici e farli preoccupare, però non c'è più quel gusto di vivere le giornate come prima. Mi sentirei a disagio a condividere quello che provo con le persone a me vicine, non mi hanno mai vista così, nonostante cerchi di far sembrare normale tutto. Poi immagino che siano sommersi dei loro problemi. Dicono che sia dimagrita, ma io non lo penso, non mi peso nemmeno, perchè lo trovo inutile, sono sempre stata così, o forse sono veramente dimagrita e non me ne accorgo. Il cibo è diventato solo cibo ormai, solo uno strumento attraverso il quale devo nutrirmi per tenermi ancora in piedi.

Sono stata quasi sempre diligente, sapevo gestire le crisi, periodi stressanti e tutto, chiedere aiuto cambierà la percezione che tutti hanno su di me, e non voglio apparire esile, anche se in effetti mi ci sento. Ho bisogno di aiuto, perchè non ho più stimoli mentali e neanche fisici, sono fiacca, e ora non ho nemmeno il mio terrazzo per prendere un po' di sole, per ricaricarmi. Non so veramente dove mettere le mani, perchè è diventato tutto così piatto, quando esco l'unica gioia è andare a vedere come sfrecciano i treni della stazione. Nella mia vita per ora non succede nulla, il tempo passa e la mia sanità mentale vacilla sempre di più. Non riesco più a seguire le lezioni e mi distraggo continuamente. Cercare di riprendere a studiare dopo un'altra ondata è pesante se non impossibile, e non colpevolizzo chi riesce a farlo, anzi, forse invidio il modo in cui gli altri riescono ad andare avanti, che magari non sarà una passeggiata neanche per loro. Ma io non ci riesco più come una volta e probabilmente ho perso la mia scintilla.

Vorrei poter dare qualche esame, ma non ho le forze mentali per farlo, e le sessioni passano. Penso che parlare con uno psicologo mi aiuterebbe, però costa e non posso permettermelo, perchè non lavoro più, neanche part-time come prima della pandemia.

Avrà mai una fine questa pandemia? E se non ci sarà una fine definitiva, si alleggerirà?

Come mi sono conciata in un anno...

Non ho granché da scrivere, se non che sto male, e a dirmelo sono l'acne e le occhiaie che diventano pian piano più evidenti.

Forse, gli attimi in cui penso di essere felice, sono solo un'illusione, perchè mi distraggo e non mi accorgo più di quest'inerzia che mi accompagna ormai da tempo.

Due settimane in vacanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora