Dovrei sentirmi in colpa in questo preciso istante, anche mentre scrivo, stare magari ad ingozzarmi di chili di gelato mentre sto sul divano a piagnucolarmi addosso, ma a dirla tutta non sento nessun bisogno di farlo. Essere drammatica non è da me, sicuramente mi sono trascurata abbastanza negli ultimi due anni, non ne ho bisogno anche dopo una pseudo relazione a distanza andata male.
Vorrei poter dire che sto male, ma non me ne frega proprio più ed è buffo pensare che ad un tratto, tagliando un ramo secco io sia ritornata a star meglio.
È primavera di nuovo e questo coincide quasi sempre con l'inizio di qualche ciclo, positivo o negativo, succede sempre qualcosa. La primavera del 2022 sa di trasformazione, di novità, di produzione, di ripresa della vita nelle proprie mani. Sarà che appena c'è un raggio di sole, io torno a vivere grazie al rilascio di vitamina D nell'organismo, la mia forza si moltiplica, facendomi abbandonare il letargo invernale nel quale sono sospesa per mesi, come un animale. Il sole lo apprezzavo anche prima, ma ora ha un altro potere e lo gradisco ancor di più. Sembra quasi io sia stata nel buio totale fino ad ora e scopra solo ora della luce solare. È una cosa banale se ci penso, come quando i bambini scoprono nuovi concetti e sono felici di aver realizzato queste scoperte.
Sarà anche che da qualche parte nell'universo i pianeti si stiano riallineando e io sto tornando ad essere positiva di nuovo, non me ne lamento, anzi, era ora che succedesse. Per approfittarne di questa straordinaria condizione, io e le mie amiche in università, quando c'è la possibilità tra una lezione e l'altra, ci stendiamo sul prato come se fossimo in spiaggia. È lì che ci si ritrova, a parlare di questioni personali, a fare gossip, a supporre teorie, a scambiare opinioni, ed è questo il pezzo che mi mancava, ma in realtà erano secoli che non mi riunivo con qualche compagna per chiacchierare, come a marzo del 2020 nel bar dell'università. L'ultima volta che ricordo di essere stata accerchiata da un gruppo, risale ad allora e sembra esser passata una vita. Ora sono qui invece sul prato a socializzare come non mai, recuperando questa parte negataci dalla pandemia. Poter socializzare di nuovo comunicare normalmente senza mascherine è un sogno, soprattutto perchè si vedono le espressioni facciali, la voce è comprensibile e si sentono perfettamente i discorsi dell'altra persona, le risate anche sono ben distinte. Sembra sciocco pensarci, ma quanto è soddisfacente essere tornati a tutto questo. Credo che anche la persona più introversa abbia risentito di questo aspetto, almeno un po' dai.
Stano insieme sul prato, mi capita anche di essere più che baciata dal sole e arrossarmi le guance con il naso, tanto che mi sono ricomparse le lentiggini, le quali non vedevano l'ora di ritornare su questa pelle pallida. Il mio viso si è vivacizzato ultimamente, rispecchiando la mia vitalità interna di questo periodo. Tutto molto bello e interessante, se non fosse per l'allergia che soffro a causa dei pollini, ma ognuno di noi si porta una croce sulle spalle. A me è toccata la rinite allergica.
Ho recuperato in parte anche la concentrazione, che non è più quella di una volta, ma meglio di niente, perchè riflettendoci mi sembra quasi impossibile esserci riuscita. Sto prendendo più seriamente lo studio e penso già a come organizzarmi per la sessione che verrà. Non posso stare bloccata ancora, quindi mi rimbocco le maniche o rischierò di annegare, non posso permettermelo e non voglio che accada, è il momento perfetto per darsi da fare.
Dov'ero quando c'era tutta questa atmosfera? Ah, giusto, in casa. La vita tutt'ad un tratto ha assunto una nuova colorazione e non ho idea di cosa ci sia nell'aria, ma di qualsiasi cosa si tratti, ne sono infinitamente grata. Forse è un segno della conseguenza di averti lasciato, quella sorta di glow up che si parla dopo aver rotto con qualcuno. Ogni tanto però questo stato di estasi si interrompe con te che mi ricerchi, come un brusco tamponamento che mi fa sentire in un certo senso umiliata, perchè non sei stato in grado di tenermi accanto. Ma come ho già detto, questo non è più un mio problema, ho preso la mia decisione della quale non mi pento. E credimi, vorrei anche farlo, ma non ci riesco minimamente e provare a riguadagnare terreno con preghiere da due soldi che ho già visto, non fa alcun effetto. Nulla e nessuno mi farà ritornare sul vecchio tragitto.
C'è un vecchio detto inglese che recita "Fool me once, shame on you; fool me twice, shame on me", e non ho intenzione di tradirmi ancora, mi è bastata la seconda volta e va più che bene. Ho imparato qualcosa. Sto realizzando ultimamente di aver indossato degli occhialetti rosa sulle orbite, illudendomi che l'amore sarebbe stato dalla mia parte questa volta, ma la verità è che io mi innamoro di quest'ultimo e mai delle persone con cui ho a che fare, soprattutto se vivo con estrema gioia l'interruzione di un rapporto in questo modo. Invece di abbattermi, unico comportamento nella norma, esulto. Allora mi viene da pensare seriamente a quanto può piacermi una persona, se mi attivo così tanto dopo un periodo nero.
L'acne sta facendo pian piano spazio sul mio mento alla pelle candida che conoscevo una volta. I piccoli segni a cui facevo caso, si cicatrizzano, lasciando campo ad un nuovo strato di derma. Ho vissuto tante vicissitudini una dopo l'altra, che me ne sono accorta solo ora. Vedere che sta sparendo mi rallegra molto, anche se sono diventata brava a tollerarla sul viso. Proprio quando me ne ero abituata, ha deciso di ritirarsi così come era arrivata due anni fa. Non pensavo sarebbe mai successo per come è iniziata questa faccenda, ma eccomi qui verso una nuova metamorfosi. È veramente un glow up il mio, altrimenti non si spiega.
A personalizzare questa primavera è l'uscita del singolo di Harry Styles "As it was", del quale ho visto l'evoluzione negli ultimi anni, da membro di una boyband a cantante solista. L'impatto di questa canzone è stato sconvolgente per il testo. A breve dovrebbe rilasciare un album nuovo e non vedo l'ora. Mi sento come una di quelle mamme pancine, orgogliose del percorso impreso dal proprio figlio. Se non fosse che io ho quattro anni in meno a lui, ma questi sono dettagli. Ascoltando la canzone, posso dire che l'effetto che ha creato fosse simile a quello del fischio del treno, che Belluca sente ne "Il treno ha fischiato" di Pirandello, dove ha un vero e proprio risveglio. Sulle note di questo brano apparentemente allegro e simile a Take on me degli A-ha, e distinto da una ferrea malinconia, sento di lasciare gradualmente l'inquietudine che mi porto di pari passo, e insieme a questa, sento di dover sotterrare una vecchia era. Sono consapevole che così facendo, niente è più come prima e che non è più lo stesso, proprio così come recita la canzone dello stesso Harry. Lui parla della relazione che ha avuto con Olivia, mentre a me viene da pensare a quella complessa che ho avuto con me stessa. Perchè so che di me, niente è più com'era. Sento di abbandonare pian piano la Maria del 2020 e del 2021, e di star finalmente abbracciando un riadattamento di me stessa, che non conosco e che non so ancora come gestire. Mi spaventa, ma contemporaneamente non vedo l'ora di vedere cosa mi aspetta dinanzi a questa nuova Maria. Mi deluderà? Mi porterà lontano? Sarà in grado di cavarsela ancora dopo due anni di pandemia? E se dovesse andare male? Ma perché dovrebbe per forza, dovrei pensare piuttosto, ma se dovesse andare proprio bene se non meglio? Sembra che voglia reintrodursi di nuovo in una società a lei estranea, per recuperare tutto ciò che si è persa. Ascoltare questa canzone mi rende cosciente che stia andando avanti e che accetto finalmente dopo tanto tempo, di non essere stata bene, e che forse il sole sta tornando nella mia via, come dice spesso mamma, ma non solo. Il sole sta tornando nella mia vita.
Ammetto che voglio andare, visitare, vedere tante cose. Parchi, ville, mostre, delle quali Roma ne è piena zeppa. La pandemia non ha fatto altro che alimentare la mia voglia di esplorare e rivedere luoghi che ho dimenticato e altri che non ho ispezionato per niente. Non sarà di certo lo studio di mezzo a trattenermi nel fare tutta questa miriade di cose nella lista che ho stilato. Ho ripreso a leggere qualche libro, perchè sono stata affetta anche dal cosiddetto "blocco del lettore", perchè, a quanto pare, non esiste solo quello associato allo scrittore. Approfitterò perciò di tutto ciò e mi riprenderò quel che mi spetta. È vero che riprendo le abitudini più basilari prima della pandemia, come la vita sociale e l'andare a zonzo, anche se in un modo che non è più com'era prima. Ora è più forte.
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Due settimane in vacanza
Historical FictionLa mia voce, oltre a far parte dell'archivio sonoro di Roma, starà nell'inchiostro di queste ottantuno pagine di diario che vi dedico. Cover credit to model: Kiranjeet Gill