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26 agosto

Pov Riley

"Sono stanca morta." Biascicò Isi mentre chiudevamo il locale.

In effetti quella sera era stata abbastanza movimentata, per non parlare poi della visita inaspettata di Kora e dei ragazzi. Quando li avevo visti entrare, un'ondata di panico mi aveva travolto; c'era Alysia che continuava a blaterare e gli occhi infuocati di mia cugina non avevano lasciato presagire nulla di buono.

Alla fine la situazione si era risolta alla meno peggio, con i ragazzi che mi fornivano novità sulla situazione Garreth senza che lo volessi.

Le prime settimane dopo la fabbrica erano state complicate. Il tradimento del Traghettatore e di Garreth mi avevano toccato più di quanto chiunque altro potesse immaginare.

Sapevo che Kora e Julian non comprendevano perché avessi deciso di staccarmi dalle loro vite, ma nella mia mente quella era stata la scelta migliore.

Odiavo il fatto che Garreth fosse riuscito a togliermi la fiducia in me stessa che avevo acquisito con così tanta fatica. Dopo Nick, avevo imparato a diffidare, a estraniarmi e a esaminare tutto con cura per evitare che qualcun altro potesse tradire la mia fiducia.

Ma era stato tutto inutile.

Garreth mi aveva manovrato come una marionetta e il Traghettatore mi aveva usato come nemmeno Nick aveva osato fare.

Il buono di quella vicenda era stato lo scoprire che non ero infallibile, anzi che il mio giudizio e il mio istinto erano pessimi. Così mi ero allontanata dal mondo soprannaturale con la speranza che non potessi arrecare più danni di quelli che avevo già fatto.

Avevo passato le due settimane successive a Denville. Kora non ne era a conoscenza perché sapevo che se lo avesse saputo mi avrebbe fatto una ramanzina con i fiocchi. Rincontrare mia madre, tornare da quelle persone che avevano contribuito a cambiarmi per sempre, mi aveva dato la forza di erigere nuovamente tutte le barriere che Stone aveva così amabilmente distrutto.

Ero tornata a Bluebay come una nuova Riley: non avrei permesso a niente e a nessuno di avvicinarsi troppo a me.

"Isi, io vado... ci vediamo domani." Detto ciò mi allontanai dal locale diretta verso casa.

La mia nuova abitazione, quella che avevo affittato, non era molto distante dal The Hell, ma lo era abbastanza da garantirmi una passeggiata ristoratrice alle quattro di notte, quando ancora tutta la città dormiva.

Quella era l'unica nota positiva dell'aver scoperto di essere una Lancaster: adesso potevo andare in giro da sola, a notte tarda, senza aver paura di qualche maniaco. Sapevo badare a me stessa, meglio di come mai avrei potuto fare in passato.

Posai gli occhi sulla strada davanti a me: nessuna macchina transitava, nessun ubriaco barcollava sul marciapiede; c'ero solo io in quella notte senza luna. I lampioni illuminavano la strada che era più buia del solito e il cielo era scuro, quasi nero, senza luna.

Era molto simile alla notte di quasi sei settimane prima. La stessa notte in cui c'era stato il funerale di Charlene.

Inizio flashback

Non sapevo come i Greens fossero riusciti a ottenere il corpo della donna da Garreth, ma in qualche modo qualche giorno dopo la fabbrica erano riusciti a darle una degna sepoltura. Il suo corpo era arso su una pira con il tipico funerale del mondo soprannaturale.

Tutti si erano recati nel parco della città e dopo che le streghe avevano innalzato una barriera, venne celebrata la funzione. Sia Blacks che Greens si erano posizionati ai lati della pira, gli uni di fronte agli altri e in silenzio avevano reso omaggio a quella fantastica donna.

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