23

319 20 10
                                    

21 settembre

Pov Blake

Il salone interno era enorme, ma sembrava più ampio perché tutti i mobili erano stati spostati ai lati, sgomberando lo spazio. La porta si chiuse quando Vivienne, colei che chiudeva la fila, entrò nella casa.

"Cosa cazzo...?"

Le parole di Lucas furono interrotte da una voce che conoscevamo fin troppo bene. "I giovani di oggi sono così sboccati..."

In quell'istante le luci si accesero mostrando chi si trovava davvero di fronte a noi.

Ghost era seduto su una poltrona, a braccia incrociate, e si divertiva a lanciarci sguardi compiaciuti.

"Benvenuti ragazzi! Grazie per avermi gentilmente raggiunto nella mia nuova dimora." Alzò un braccio e prima che potessimo agire in qualunque modo, fummo aggrediti alle spalle. Le nostre braccia furono tirate all'indietro con forza, un calcio ci fece cadere in ginocchio e delle manette in argento ci imprigionarono i polsi.

Le proteste degli altri albergavano nell'aria, le mie imprecazioni e minacce anche. Nulla però servì a liberarci. L'argento annullava completamente i nostri poteri, potevamo scalciare, urlare e protestare quanto volevamo, ma non saremmo mai stati in grado di liberarci. C'erano poi dei licantropi dietro di noi che, a forza, ci tenevano giù.

Un colpo di pistola, sparato fortunatamente in aria, mise fine a tutte le proteste.

"Grazie per l'aiuto, Gonzales." Disse lo stregone. Era stato l'Alfa sud americano alleato con Ghost a sparare.

"Ora che siamo tutti calmi, spero di poter parlare con voi civilmente. Ho così tante cose da raccontarvi!"

"Sei un fottuto bastardo, Ghost!" La mia voce riecheggiò nel salone.

Fui subito punito per quella mancanza di rispetto; qualcuno alle mie spalle infatti mi colpì con un calcio alla schiena, facendomi piegare in due dal dolore.

"Bene. Stavo dicendo che ho delle sorprese per voi, ma prima movimentiamo un po' la situazione..." Così dicendo fece un segno con la mano e vidi, al mio fianco, Byron venir liberato dalle sue manette.

Il licantropo si massaggiò i polsi per via delle catene troppo strette e subito dopo iniziò la sua trasformazione parziale, con gli occhi che assunsero due colori diversi. Quella caratteristica singolare, aveva garantito al biondo un posto d'onore al The Children. Gli occhi da Alfa non erano strani solo per il loro colore, ma soprattutto per la loro capacità di ipnotizzare chiunque.

Fu proprio quello che Byron fece in quel frangente, cercando di incantare il licantropo che lo aveva prima imprigionato e poi liberato.

"E' tutto inutile, caro il mio Byron, non puoi utilizzare le tue abilità su questi uomini, li ho schermati personalmente."

A quella notizia il licantropo cercò di saltare addosso allo stregone, ma invano. Ghost evocò una sfera di energia che scaraventò il Blacks contro il muro.

"Oh Byron, non pensavo covassi così tanto rancore per me... dopo tutto quello che abbiamo passato insieme..." Il tono dello stregone era così sarcastico da urtarmi i nervi.

Se quello che avevano raccontato i Blacks era vero, se tutte le cicatrici che lo stesso Byron portava come monito su di sé erano vere, Ghost era persino più bastardo di quello che credevo; pareva quasi divertirsi di fronte alla gravità delle sue azioni.

Ovviamente le parole così fuori luogo di quel pazzo scatenarono una reazione nell'Alfa, che si alzò, pronto ad attaccare di nuovo, ma venne fermato in maniera permanente da Gonzales.

Siamo GHIACCIO e FIAMMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora