6 settembre
"A presto, Traghettatore!" Dissi senza voltarmi.
"A presto, Lancaster!" Mi rispose di rimando.
Nonostante fosse passata quasi una settimana da quelle parole, non riuscivo a togliermi dalla testa quello che era successo.
Nell'arena avevo avuto modo di parlare con Stone e quello che avevo notato mi aveva lasciata interdetta.
Il modo di provocarci a vicenda, quello che sentivo quando eravamo vicini, il calore del suo corpo, non era cambiato. Sebbene avessi fatto di tutto per odiarlo, per cancellare qualsiasi cosa positiva potessi pensare su di lui, il mio corpo aveva reagito da solo.
Il cuore aveva preso a battere come se stessi correndo una maratona, la tensione, la voglia di avere l'ultima parola con lui, di zittirlo, di impressionarlo, non era diminuita nemmeno un po'.
Sembrava quasi che il mio corpo e la mia mente viaggiassero su due binari diversi che non si sarebbero mai potuti congiungere.Ovviamente non avevo parlato a nessuno di quello che era successo. Sarebbero tutti andati su di giri e avrebbero fatto storie inutili che non avrebbero certo risolto il problema.
Meno contatti c'erano fra gli uomini di Garreth e i due branchi, meno possibilità ci sarebbero state che qualcuno potesse farsi male. In fondo quella era una guerra e, anche se non era ancora successo, prima o poi ci sarebbero state delle vittime.
Riportai lo sguardo sui bicchieri che stavo pulendo. Ormai eravamo in orario di chiusura al The Hell e stavamo ultimando le pulizie.
Era stato un pomeriggio tranquillo, passato tra la contabilità del locale e gli occhi di Stone che mi perseguitavano.
All'improvviso lo squillo del mio telefono mi fece sobbalzare.
Portai la mano sulla tasca posteriore dei jeans e presi il cellullare. A chiamarmi era un numero non registrato...
<Pronto?>
<Ciao Riley... sono... sono Beth della Biblioteca Regia... forse non ti ricordi chi sono, ma...> La voce di Beth mi giunse agitata e spaventata.
<Certo che mi ricordo di te Beth, dimmi pure.>
<Lo so che... che siamo noi della Biblioteca a doverti un favore, ma... mi servirebbe il tuo aiuto.>
<Che succede, Beth?>
<Degli uomini sono entrati qui e cercano il libro... quel libro.> Si riferiva al libro degli annullamenti che mi aveva dato. <Loro... hanno preso Angus e lo stanno picchiando... vogliono quel libro, ma noi non possiamo darglielo... non so cosa fare.>
Mi tolsi velocemente il grembiule, lo lasciai sul bancone e corsi verso la porta del pub.
"Isabel!! Io sto andando via. Ho avuto un emergenza, ci sentiamo più tardi!"
Una ventata di aria fresca mi colpì il volto.
<Beth, sta tranquilla. Sto arrivando.>
<Grazie... grazie mille... io non sapevo chi chiamare...> La ragazza era scoppiata in lacrime e faceva fatica a parlare.
<Ascoltami bene Beth. Sto arrivando, ma ho bisogno che tu mi dia qualche informazione su quegli uomini. Puoi farcela?>
<Si... si. C'è il Segugio Infernale, una strega dai capelli bianchi e altri tre uomini, due licantropi e uno stregone.>
<Grazie Beth. Sei stata coraggiosa. Ora dimmi c'è qualche ferito?>
<Sì, Angus... lui... è stato picchiato.>
STAI LEGGENDO
Siamo GHIACCIO e FIAMME
ParanormalVolume 2 Sono passate sei settimane dagli eventi della fabbrica e Bluebay è ormai al centro di una guerra senza esclusione di colpi. Il nemico ha mostrato finalmente il suo vero volto e Greens e Blacks sanno finalmente chi combattere. Molti segreti...