14 settembre
Erano passate esattamente 36 ore da quella telefonata, 36 ore che avevo trascorso cercando di non pensare a quel bastardo di Stone.
Quando ero tornata in auto, avevo passato tutto il tragitto fino a casa Greens, mettendo in ordine i miei pensieri. Appena eravamo arrivati a destinazione, mi ero catapultata fuori dalla macchina ed ero entrata in casa alla ricerca di Julian e di Oliver.
Avevo radunato i due e chiamato anche Byron. Non aveva senso coinvolgere più persone, avrei prima parlato con loro e, a seconda della loro reazione, avrei condiviso anche con gli altri.
"Cosa succede?" Mi chiese Julian dopo che ci eravamo chiusi nello studio dell'Alfa dei Blacks e una strega aveva eretto una barriera del suono.
"Ti ricordi che avevo la sensazione di aver scordato un dettaglio importante..."
"Come dimenticarlo..." Sbuffò.
"Bene. Il parco in cui siamo stati stasera, è lo stesso in cui i Blacks avevano attirato i Greens con la scusa del rapimento di Sandy per poter avere casa Greens libera, giusto?"
"Sì." Confermò Byron con le sopracciglia aggrottate.
"Quella sera vi eravate intrufolati qui per rubare delle lettere, lettere che Amos aveva scritto allo stregone dell'Ohio, in cui farneticava circa il riportare in vita sua moglie."
"Sì, erano circa una decina di lettere che Amos aveva spedito, che lo stregone aveva aperto, letto e rispedito al mittente."
"Immagino che voi abbiate rubato queste lettere perché Ghost ve lo aveva richiesto come pagamento per l'apertura del libro?"
"Esatto. In effetti non ho mai capito il motivo di quella richiesta."
"Infatti - rincarò la dose Oliver - che senso aveva rubare quelle lettere, sono praticamente inutili."
"Le avete lette tutte?" Chiesi a Byron.
"No, ho letto solo la prima, ma non aveva senso leggere le altre, sembravano il delirio in un pazzo."
"La mia è solo un'ipotesi - iniziai - ma se invece quelle lettere fossero state importanti e Amos avesse scritto qualcosa di essenziale, per la nostra causa, allo stregone dell'Ohio e proprio per questo Garreth le abbia volute recuperare?"
"Stai dicendo che forse questo <stregone dell'Ohio> - mimò le virgolette Julian - sa qualcosa sul rito che Ghost si appresta a compiere?"
"Lo so che sembra un po' azzardato, ma sapete bene che Garreth non fa mai nulla senza motivo. Quelle lettere saranno state importanti per lui e l'unico che conosce il contenuto di quei fogli è lo stregone dell'Ohio."
Ci furono diversi minuti di silenzio che vennero rotti proprio da Byron. "Al momento non abbiamo nulla su cui indagare, siamo a un punto morto, quindi per me vale la pena seguire questa pista."
"Sono d'accordo." Intervenne Ol.
Guardai Julian in attesa del suo responso. "Cenerentola, sai benissimo che considero le tue idee sempre brillanti... questa non fa certo differenza."
Era proprio per questo motivo che al momento mi trovavo in macchina con Julian, diretta in Ohio a casa dello stregone.
C'era voluto del tempo per organizzare il viaggio in quanto nessuno dei Blacks o dei Greens conosceva lo stregone e di certo non potevamo presentarci all'improvviso a casa sua. Avevamo quindi aspettato che Edgar facesse da intermediario; a quanto pareva il conte Vlad e lo stregone, che abbiamo scoperto chiamarsi Richard, erano amici di lunga data. È stato proprio grazie a questo, che siamo riusciti a ottenere di incontrarlo.
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Siamo GHIACCIO e FIAMME
ParanormalVolume 2 Sono passate sei settimane dagli eventi della fabbrica e Bluebay è ormai al centro di una guerra senza esclusione di colpi. Il nemico ha mostrato finalmente il suo vero volto e Greens e Blacks sanno finalmente chi combattere. Molti segreti...