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28 agosto

"Teo smettila! Mi deconcentri." Ero seduta a gambe incrociate sul divano e stavo cercando di memorizzare i nomi delle 206 dannate ossa del corpo umano per l'esame che avevo fra un paio di settimane.

Peccato che Teo continuasse a fare le fusa vicino al mio braccio. Il che non sarebbe stato un problema, se non fosse che le fusa di Teo sembravano il rombo di una moto da corsa. Era sua abitudine, dopo pranzo, accoccolarsi vicino a me e dare inizio a quel rombo di motore. Di solito non mi provocava poi così tanto fastidio, ma quel giorno ero abbastanza irrequieta e la mia voglia di studiare era decisamente al minimo.

Mi alzai dal divano con l'intenzione di prepararmi qualcosa per fare merenda, ma non arrivai nemmeno in cucina che il mio telefono prese a squillare. Con uno sbuffo lo afferrai dalla tasca dei jeans e risposi senza nemmeno guardare chi fosse.

<Pronto>

<Riley, dobbiamo parlare.> La voce perentoria di mia madre mi fece alzare gli occhi al cielo.

<Ti ascolto, mamma> Sperai con tutto il cuore che quella telefonata durasse il meno possibile.

<Tua sorella mi ha appena comunicato che ha intenzione di rimanere a Londra a tempo indeterminato.>

<E quindi?>

<Non usare quel tono con me! Gli accordi non prevedevano questo. Lei sarebbe dovuta stare via solo per il tempo di concludere gli studi.>

<Fiona, io ho accettato di diventare medico per tutta la vita, non solo per il tempo degli studi, quindi credo che Denise possa rimanere il tempo che vuole lì in Inghilterra.>

<Non erano questi gli accordi.> Sibilò.

<Non capisco cosa ti importi se lei rimane lì per più tempo. A te non interessa niente di noi quindi non capisco queste lamentele.> Misi il vivavoce e aprii il frigorifero in cerca di qualcosa da mangiare.

<Bada a come parli Riley. Chissà cosa penserà la signora Miller quando saprà che Denise non tornerà a breve...>

<Non penso che alla signora Miller interessi la vita di mia sorella.> Ma cosa andava blaterando.

<Travis non l'aspetterà per sempre... quel ragazzo è stato fin troppo paziente con lei...>

<Mamma cosa diavolo centra il figlio della signora Miller con Denise?>

Ti prego fa che non sia come penso.

<Modera il linguaggio Riley. Comunque io e Sherry siamo sicuri che Travis e Denise sarebbero una bella coppia...>

<Mamma non ti devi permettere. Non ti azzardare a fare quello che hai fatto a me anche a Denise. A lei piacciono le ragazze, non vuole Travis quindi smettila di fare la combina matrimoni!>

<Non ti permetto di parlarmi così, Riley Davis.>

<Ascoltami bene, Fiona. La minaccia che ti feci diversi anni fa sul raccontare cosa avevi fatto, su quanto fossi stata disperata per pagare il ragazzo di tua figlia affinché uscisse con lei, sappi che è ancora valida. Non lascerò che tu rovini anche la vita di Denise. Non te lo permetto.>

<Riley, dai – disse lei con voce divertita – non lo faresti mai perché passeresti per una debole anche tu.>

Quella volta risi io. <Credi davvero che mi importi quello che si bisbiglia a Denville? Quello che le signore dicono quando fanno finta di ascoltare la messa in chiesa? Credi che mi intessi qualcosa?!>

Siamo GHIACCIO e FIAMMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora