EPILOGO

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Pov Riley

"Quando pensi di dare il prossimo esame, Riley? Sei già in ritardo!" Mia madre con la sua solita delicatezza ed empatia verso il prossimo, mi parlò per la prima volta da quando ero tornata a casa.

Era passato un mese dalla sconfitta di Garreth e dalla partenza di Caleb e Julian. Mia sorella Denise qualche giorno fa era tornata a Denville e mi aveva <costretto> a ritornare a casa almeno per un paio di giorni. Ovviamente lei non sapeva nulla della situazione fra me e mia madre, lei non sapeva che per farla andare via da casa e liberarla da Fiona, avevo intrapreso un corso di studi che odiavo.

Andava bene così. Non avrebbe mai dovuto scoprirlo.

"Ho avuto un periodo piuttosto frenetico, la prossima settimana lo darò, non preoccuparti." Risposi cercando di tenere a freno la risposta che fremevo per darle.

In realtà era stato un po' così: con la partenza di Julian e di Caleb ero sprofondata in una spirale di noia e apatia. Solo il lavoro sfrenato e lo studio più o meno pesante, mi aveva tenuta impegnata.

Julian mi mancava più di quanto avessi pensato. Prima della sua partenza era passato a trovarmi e lo sconforto che avevo letto sul suo viso mi aveva colpita al cuore.

Julian non avrebbe voluto andar via, ma il suo branco era pronto a partire e lui non poteva abbandonare l'unica famiglia che lo aveva sempre accolto a braccia aperte.

Non nascondo che era stato difficile non piangere, perché in poco tempo Julian era diventato una delle persone speciali che avrebbe sempre avuto uno spazio nel mio cuore. Ci eravamo stretti in un abbraccio e gli avevo raccomandato di comportarsi bene.

"Non aspettare che siano gli altri a capire quanto vali. Tienilo in mente tu, Juls."

Lui aveva annuito con gli occhi lucidi. "Ho bisogno di chiederti un ultimo favore..."

Aveva preso una lettera dalla tasca del giubbotto e me l'aveva messa fra le mani. "Dai questa a Oliver."

"Non hai intenzione di salutarlo?!"

Lui aveva spostato lo sguardo per terra, evitando di guardarmi. "Non sono bravo con gli addii..."

"Ma Juls..." Non ebbi il coraggio di aggiungere altro, non quando il suo dolore era tanto palpabile.

Rimanemmo diversi minuti in silenzio con lui che, sebbene fosse più alto di me, aveva la testa posata sul mio petto.

"Come farai tu?"

"Cosa?" Non capivo.

"Come farai a stare lontano dalla persona che ami?"

Come avrei fatto a stare lontano dalla persona che amavo? Amavo davvero Caleb?

"Non lo so, Juls. Sarà difficile, molto, ma non sarà per sempre, ne sono convinta."

Lui aveva alzato lo sguardo. "Da quando sei tu quella positiva?"

"Da quando tu te ne andrai e dovrò imparare a esserlo da sola!" Gli avevo scompigliato i capelli ridendo.

Da quella sera, io e Julian ci sentivamo regolarmente, ma di comune accordo non parlavamo mai né di Caleb né di Oliver. Ci raccontavamo le nostre giornate, ci chiedevamo consigli, ma quella parte del nostro cuore era stata messa da parte.

Continuai a mangiare quegli strani spaghetti verdi nel mio piatto, cercando di ignorare le occhiate pungenti di mia madre, quelle impietosite di mio padre e quelle gioiose di Denise.

Non vedo l'ora di andarmene da qui!

Il mio telefono squillò all'improvviso, come se avesse sentito le mie preghiere. Lo afferrai e, sebbene sapessi che mia madre odiava i telefoni a tavola, risposi alla chiamata di Oliver, allontanandomi dal soggiorno.

<Ehi Ol, che succede?>

<Mi ha appena chiamato Ingrid.>

<Come mai?>

<Garreth è morto. Qualcuno si è intrufolato nella sua cella e l'ha pugnalato allo stomaco, lasciandolo morire agonizzante.>

Merda!

<Ma non era una prigione irraggiungibile quella?!> Chiesi io sarcastica. Di certo non mi sarei disperata per la morte di quell'uomo; ovviamente avrei preferito che non morisse, ma ormai era successo.

<Infatti.> Sbuffò lui. <E poi come diavolo hanno fatto a sciogliere il tuo ghiaccio?>

<Non ne ho idea, Ol. Di regola nessuno potrebbe.>

<Beh, pace all'anima sua. Ora vado, ho una riunione con Byron, ci vediamo quando torni.>

<Okay, ciao.>

Chiusi la chiamata e presi a fissare fuori dalla finestra.

Alla fine lo ha fatto... non che avessi dubbi a riguardo.

Sapevo benissimo chi era stato.

Ero stata io stessa a fornirgli il nome della prigione e la sua ubicazione segreta. Avevo solo dovuto chiedere un favore a Beth, della Biblioteca Regia, e lei mi aveva detto tutto su quel carcere che sarebbe dovuto essere irraggiungibile.

In fondo quella era stata la sua unica richiesta. 

Quando mi aveva insegnato a sopportare le torture di Garreth, mi aveva chiesto in cambio solo la possibilità di vendicarsi a modo suo delle cose che lo stregone aveva fatto.

Come avrei potuto negargli quella semplice cosa, dopo tutto quello che aveva fatto per me e per Bluebay?

Proprio in quell'istante mi arrivò un SMS da un numero sconosciuto.

Una sola parola.

Nulla di più.

<Tornerò.>

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Ciao amic*, eccoci arrivati al capolinea di questa storia. E' stato un viaggio lungo e tortuoso, ricco di avvenimenti, di suspense e sentimenti.

Spero che "Siamo GHIACCIO e FIAMME" vi sia piaciuto, che sia riuscito a trasmettervi emozioni forti e storie importanti. 

Spero che benché la storia non sia ricca di scene spicy o soliti cliché, sia riuscita a catturarvi. Il mio obiettivo non sono mai state le visualizzazioni o i voti della storia, l'unico mio proposito era che qualcuno di voi si potesse davvero immedesimarsi nelle emozioni dei personaggi.

Spero che il rapporto maturo e genuino tra Riley e Caleb vi abbia mostrato un lato diverso dell'amore. Un amore che non ha bisogno di possessione, gelosia asfissiante, grandi gesti e parole pompose; ma un amore rispettoso, libero, fatto di fiducia e lealtà, senza parole importanti, ma con azioni che valgono altrettanto.

Spero che continuerete a portare R&C nei vostri cuori ancora per un po' perché la loro storia non è finita qui. Come sapete odio i finali aperti ancora più di quelli tristi perciò "Siamo GHIACCIO e FIAMME" non è l'ultima storia che scriverò su Bluebay.

Ci vorrà del tempo, ho iniziato a scrivere la storia conclusiva, ma non è ancora pronta, forse ci vorranno ancora dei mesi, ma sono certa che tornerò.

Nel frattempo l'unica cosa che posso chiedervi e di aspettarmi e di non dimenticarvi di Riley e Caleb perché torneranno, il loro amore tornerà e con esso tutta la magia che ha da sempre contraddistinto il loro rapporto.

Questo è un arrivederci, non un addio.

Come sempre, un abbraccio

TheWinterLady


Siamo GHIACCIO e FIAMMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora