~Niente come l'assenza ti fa capire
Quanto una persona sia presente
Dentro di te ~TW: violenza
JJ mi aveva distrutta. Da quando ci conosciamo non ci siamo mai lasciati, neanche per un secondo. Certo abbiamo litigato, ma erano litigate superficiali, risolvevamo quasi subito; ma ora, ho paura che niente tornerà come prima. E questo mi uccide.
Non riesco a vivere senza JJ, senza il mio migliore amico. Senza una parte di me.Stavo tornando a casa, correndo, a piedi, la mia vista era annebbiata per colpa delle lacrime. Le gambe non reggevano, volevo solo buttarmi a terra e urlare, fino a non avere più voce.
Infatti è quello che ho fatto arrivata a casa. Le gambe hanno ceduto, ho pianto senza sosta, mi mancava il respiro.<<sei già che piangi>> no.. anche lui no.
<<ti prego p-papà lasciami stare, v-vattene>> non riesco a reggere anche lui.
<<oh no, tu devi ancora pagare per quello che hai fatto>> mi prende per la maglietta e mi scaraventa dall'altra parte della stanza. Io non reagivo, non avevo le forze.
<<ci hai provato, te lo concedo>> mi tira uno schiaffo che mi gira la faccia, sento già la faccia bruciare.
<<ma dovresti saperlo, io non vado mai in prigione>> mi tira un calcio nello stomaco.
<<ora sono costretto a fartela pagare>> mi prende per i capelli e mi alza la testa, che fino a quel momento era rimasta bassa. Mi tira un pugno sullo zigomo, talmente forte da farmi sbattere la faccia sul pavimento.Non scendeva neanche una lacrima dal mio viso; ero spenta, non avevo emozioni. Credo che in quel momento io volessi che mio padre mi picchiasse così forte, da uccidermi. E mi odio per questo.
Perché non sono io, non sono Lizzie. La vera Lizzie reagirebbe, cercherebbe di difendersi.
Perché non faccio niente? Perché non reagisco cazzo?!<<pezzo di merda non la toccare!>> è chi penso che sia?
<<oh guarda qua! Rafe Cameron!>>
<<non toccarla>> cominciano a picchiarsi.
All'inizio la meglio c'è l'aveva mio padre, però Rafe gli ha tirato un vaso in testa facendogli perdere i sensi.
Io non ho fatto niente, un po' perché ero paralizzata, ma anche perché entrambi si meritavano di essere picchiati.
<<mi devi dei soldi>> indico il vaso.
<<nessun problema>> mi sorride ma io non ricambio.
<<vieni ti aiuto->> ma per prendermi la mano, ma io indietreggio e mi alzo da sola.
<<non fraitendermi apprezzo il tuo aiuto, ma ora dovresti andartene>>
<<cazzo Liz! Sei ferita e hai bisogno di aiuto e di un posto migliore di questa catapecchia>>
<<non voglio il tuo aiuto Rafe, e poi, questa è casa mia, non ti ho il permesso di dire niente su di essa>>
<<okey scusa, ma ti prego, fatti aiutare>> mi guarda dritta negli occhi.
<<ti medico le ferite, ti faccio una tazza di thé e stai per qualche ora al caldo. Non c'è nessun secondo fine te lo giuro>>
<<okey, però tra qualche ora devo essere qui>>
<<certo>> mi sorride.Lo so cosa state pensando ma non giudicatemi, sono distrutta e ho bisogno di qualcuno. Rafe non è la miglior persona a cui rivolgermi, ma è l'unico che è qui, adesso.
<<perché non lo denunci?>> mi chiede una volta arrivati in auto.
<<ci ho provato, ma è uscito dopo due giorni con mancanza di prove>> rispondo io, asciugandomi una lacrima. Ero ancora scossa.
<<che cazzata>>
<<lo so, ma è stato dentro spesso: droga, risse, contrabbando; probabilmente si sono stufati di lui>>
<<mi dispiace Liz, non te lo meriti>> mi mette un mano sul ginocchio, io sussulto e lui la toglie subito.
<<non mi meritavo neanche uno come te se è per questo>>Certo, mi ha aiutata, ma io non dimentico.
<<senti->> cerca di spiegare lui.
<<No rafe, sono stanca di te e delle tue scuse, zitto e guida>>Il resto del viaggio lo abbiamo passato in silenzio, lui guidava e io guardavo fuori dal finestrino della sua auto, scacciando via i brutti pensieri. Ma per quello ho bisogno di una persona.
JJ.
<<vai a farti una doccia, io intanto ti preparo qualcosa da mangiare>>
Sinceramente avevo freddo e fame, quindi farò quello che mi ha detto.
Subito dopo la doccia sono andata in camera sua, come mi aveva detto. Li c'era una sua felpa, che non ho indossato. Per fortuna avevo preso il mio zaino e dentro c'era un cambio.
Outfit:
<<perché non hai messo la mia felpa>> mi domanda una volta che sono scesa.
<<semplicemente perché non voglio il tuo odore addosso>> gli rispondo.
Lui abbassa lo sguardo e mi porge una ciotola di porridge, con cioccolato fondente e fragole.
<<so che ti piace tanto..>> mi dice lui abbassando lo sguardo.
Se fosse successo qualche mese fa, probabilmente ora sarei già tornata da lui strisciando, ma sono cambiata.La vera domanda è cosa ci faccio qui?
<<senti grazie per quello che hai fatto oggi, ma sono le 22:00 di sera e io devo andare da John B e gli altri>>
<<certo nessun problema, vuoi che ti accompagno?>>
<<no grazie, vado a piedi>>
Lui aveva capito che la sua presenza avrebbe creato drammi inutili. Specialmente con JJ.Circa mezz'ora dopo ero allo Chateau.
<<cazzo ma dov'eri?>> mi chiede Kiara preoccupata.
<<la tua faccia Liz, io uccido tuo padre porca puttana>> si altera lei.
<<Kiara tranquilla, dopo ti racconto tutto, ora andiamo dagli altri>> mi ferma da un braccio.
<<aspetta, c'è JJ con quella ragazza, Kimberly. Te la senti? Soprattutto perché JB e Pope ti faranno un sacco di domande, ora che sanno.>>
<<Kiara va tutto bene, c'è la faccio>>Appena arrivata, JJ e quella Kimberly stavano limonando, appena mi ha vista si è alzato ed è venuto verso di me.
<<JJ torna a sederti>> lui abbassa la testa e fa come ho detto affranto.Hai voluto fare lo stronzo? Ora è il mio turno.
<<JB e Pope, qualunque domanda abbiate, fatemela in un secondo momento, grazie>> loro annuiscono.
<<bene, cosa stavate facendo?>>
<<scusa ma, tu chi sei?>> domanda la puttanella di JJ.
<<che sbadata, sono Elisabeth Dane, per gli amici Liz>> le porgo la mano che lei stringe, con il mio solito sorriso di circostanza.
<<che ne dite di giocare a non ho mai?>>Stasera sono in vena di caos.
Space of me
Ciao guys, ecco il capitolo e corto però non ho avuto molto tempo per scrivere. Spero vi piaccia ugualmente.
In tal caso commento e stellina, thanks.
Al prossimo capitolo.
Vi amo 3000
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Finally Yours || JJ Maybank
Fanfiction> mi domanda > rispondo acida > ---------------------------- Elisabeth Dane, una 17enne con un padre violento e senza una figura materna; nonostante tutto continuo ad andare avanti a testa alta anche se il suo cuore si frantuma ogni giorno di più...