43. Finally Yours

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Ultimo capitolo. Grazie a chi è qui dall'inizio.

28 settembre 2019

È passata circa una settimana da quando ho trovato quel documento a casa Cameron.

La mia vita è proseguita in modo normale e stranamente tranquillo.

Passo quotidianamente tempo con i miei amici e JJ, vado da Hunter quando posso per il nuovo Album, e si, continuo ad andare anche a casa Cameron.

Ma non nego che quel documento mi disturba ancora, continuo a pensarci senza trovare una risposta a questo enigma.

Adesso sono a casa mia da sola, perché JJ è andato al lavoro; ha iniziato due settimane fa in un bar vicino alla spiaggia, sono molto felice di questo, anche lui sta riprendendo in mano la sua vita. Diciamo che è un nuovo inizio per entrambi.

Più tardi dovrò recarmi anche io al lavoro, mi hanno assunta di nuovo i Cameron, anche per le loro feste invernali e soprattutto più esclusive; ma per poter mantenermi al meglio lavoro part-time al molo, il mio compito è pulire le barche e farle trovare pronte ai pescatori che poi devono dirigersi in mare aperto.

La fortuna delle Outer Banks è che il mare ci fa mangiare anche nei mesi più freddi.

Perciò inizio a prepararmi truccandomi leggermente con un po' di mascara e del correttore, e poi indosso dei cargo grigi e un top bianco a maniche lunghe, visto che non sarei tornata a casa prima delle sei, mi lego i capelli per evitare che puzzino di pesce marcio.

Prendo la mia borsa pronta per uscire ma mi arriva una chiamata molto strana.

'ufficio dello sceriffo'

<<sceriffo che succede?>> domando molto stranita da questa chiamata <<Elisabeth riesci a venire qui in centrale?>> mi chiede <<si.. chiamo il mio capo e arrivo, mi devo preoccupare?>> l'ansia sta giocando brutti scherzi <<ti spiegherò tutto quando sarai arrivata>> non mi da il tempo di controbattere chiudendo la chiamata.

ma che cazzo..

Non perdo tempo, prendo le mie cose e corro verso la centrale, nel mentre chiamo il mio capo al molo dicendo che quel giorno non sarei andata al lavoro.
Arrivo in centrale con il fiato corto e un tremore alle mani che non passa inosservato.

<<cosa succede?>> domando preoccupata <<tuo padre è morto Elisabeth>>

Per un momento tutto intorno a me si ferma, non riesco a crederci, com'è potuto succedere? Quando? Mi sento assolutamente confusa.

<<com'è successo?>> domando <<c'è stata una rissa e lui non è uscito in leso, ti ha lasciato una lettera che ci teneva che tu leggessi, si trova nei suoi effetti personali, te la porto subito>> si allontana tornando poco dopo con una busta.

Gliela strappo dalle mani e inizio a leggere:

Cara Elisabeth,
Non serve che io ribadisca quanto sia stato un padre schifoso per te; questa lettera serve per farti capire tante cose che tua madre non ha avuto il coraggio di dirti.
Vado dritto al punto, tu non sei mia figlia, non di sangue almeno.
Tua madre mi ha tradito con Ward Cameron, hanno avuto una relazione nascosta per quasi un anno, dove successivamente è rimasta incinta di te; Ward però pensava agli affari e una figlia era l'ultimo dei suoi pensieri, perciò si sono lasciati e tua madre mi ha mentito, facendomi credere che la figlia fosse nostra.
Sul punto di morire mi ha confessato tutto, facendomi promettere che fino alla tua maggiore età non ti avrei raccontato nulla, visto che all'epoca eri solo una bimba di dieci anni.
Con ciò non voglio giustificarmi con tutto ciò che è successo, ero furioso con tua madre, e mi sono sfogato con te; vedendo te non potevo non pensare al tradimento di tua madre e questo mi faceva arrabbiare cosi tanto da diventare violento.
Mi sono pentito troppo tardi, non mi aspetto che tu mi perdoni, assolutamente, hai tutte le ragioni per odiarmi.
Ma io qui dentro ci morirò e voglio andarmene con la consapevolezza che ti ho detto tutta la verità.
Addio Elisabeth
~Ethan

Finally Yours  || JJ Maybank Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora