⚠️ In questo capitolo è presente violenza e tentativo di stupro, se siete sensibili a queste cose non leggete quella parte che verrà segnalata con "TW". Buona lettura <3
Mi sveglio stordita in un letto e in una casa che non sono mie, cerco di muovermi ma noto che i miei piedi e le mie mani sono legati, con delle.. corde.
Cosa diavolo succede? E dove mi trovo soprattutto.
<<e inutile che ci provi non riuscirai a liberarti>> Tyler compare improvvisamente.
<<che cazzo succede?>> lo guarda chiaramente spaventata.
<<voglio divertirmi un po'..>> si avvicina a me.
<<beh non serviva legarmi..>> questa situazione non mi piace.
<<tuo padre ha detto così>> credo di aver sentito male.
<<t-tu come sai chi è m-mio padre?>> balbetto.
<<Elisabeth non l'hai ancora capito? Ti ho ingannata>> un sorriso inquietante si stampa sul suo volto.Era tutto un teatrino fatto da mio padre, vuole farmela pagare perché l'ho mandato in prigione.. cazzo quell'uomo non ha proprio scrupoli. Ora sono fottuta, questo ragazzo è chiaramente un maniaco..
<<c-cosa vuoi farmi?>> cerco di allontanarmi con scarsi risultati, visto che sono legata.
<<tu cerca di non opporti ok?>> si avvicina a me e comincia a togliermi i pantaloni.
<<no, non toccarmi>> comincio a dimenarmi.
<<ti ho detto di non opporti>> mi tira una schiaffo talmente forte da girarmi la faccia.Mi toglie i pantaloni e mi fa aprire le gambe, comincia a toccarmi le mutandine, ma io non mi eccito, anzi provo disgusto per "l'uomo" che ho davanti.
Mi toglie anche il top bianco e il reggiseno, comincia a palparmi il seno. Stringo i denti perché vorrei tanto tiragli uno schiaffo e scappare via, ma non posso; ma non gli darò la soddisfazione di vedermi piangere, è esattamente quello che mio padre vorrebbe.
Comincia a mordermi il collo lasciandomi dei succhiotti grandi e molto evidenti.
Scende baciandomi il seno e la pancia, per arrivare alla mia intimità; mi sfila le mutandine ed entra con due dita. Mi mordo l'interno della guancia per non scoppiare a piangere. Continua per minuti che sembrano ore, se questo è l'inferno non voglio mai entrarci.
Finalmente smette ma il peggio arriva adesso.
<<girati>> sono terrorizzata perché ho già capito cosa vuole farmi.
Pochi minuti dopo lo sento entrare con il suo viscido membro dentro me. A questo punto non riesco più a trattenere le lacrime.
<<tuo padre aveva detto che saresti scoppiata a piangere>> ghigna lui.
Continua a muoversi dentro me, sempre più veloce, non si ferma mai. Sento tutto bruciare come se fosse la prima volta è una sensazione orribile.
Mi tira i capelli facendomi urlare dal dolore.
<<smettila di piangere!>> urla.
Torna a muoversi velocemente, ormai mi sono rassegnata; smetto di piangere e aspetto che questo incubo finisca.
<<rivestiti>> mi ordina.
È andato avanti per quasi un'ora, non mi sento le gambe, non riesco a smettere di tremare e singhiozzare.Devo riuscire ad andarmene però, mi guardo attorno, cerco qualcosa di grande e pesante, cercherò di coglierlo di sorpresa e lo colpirò, una volta che sarà privo di di sensi scapperò. Devo cogliere il momento giusto.
Nella stanza c'era un vaso di vetro, ho tolto i fiori e l'acqua e sono uscita dalla stanza; lui era girato in cucina. È il momento giusto.
Vado verso di lui e gli lancio il vaso in testa con tutta la forza che ho in corpo. Una volta che ha perso i sensi lo lego ad una sedia, proprio come ha fatto lui con me.
<<vai all'inferno pezzo di merda>>
Chiamo la polizia e poi me ne vado, non prima di aver fatto la foto alla targa dell'auto e aver chiamato la signora Johnson per dirle dell'accaduto.
Dopo di che faccio solo una cosa, corro. Verso l'unico posto in cui posso andare.Lo Chateau.
Una volta lì comincio a bussare violentemente alla porta e urlo il nome di John B.
<<Liz sono le tre di notte>> appena apre la porto mi fiondo tra le sua braccia e scoppio a piangere.
<<che succede?>>
<<lui- lui ha abusato di me..>>Spazio autrice
Lo so è cortissimo ma dovevo concludere la faccenda del precedente venerdì mi faccio perdonare.
Vi amo 3000
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Finally Yours || JJ Maybank
Fanfiction> mi domanda > rispondo acida > ---------------------------- Elisabeth Dane, una 17enne con un padre violento e senza una figura materna; nonostante tutto continuo ad andare avanti a testa alta anche se il suo cuore si frantuma ogni giorno di più...