"La tragedia di Amleto è profondamente legata all'idea dell'universo e della sua grandezza. Lo si può notare nella celebre frase del protagonista: «Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sogni la tua filosofia». In essa, Amleto intende dire che con la nostra filosofia non saremmo capaci di conoscere tutti i misteri dell'universo nè renderci conto dei perchè del nostro mondo. Ci sono più stelle in cielo di tutte le ipotesi che potremmo farci sull'origine del tutto. Il firmamento ci inorgoglisce perchè siamo parte sensibile dell'universo e, con la nostra piccola mente, abbiamo scoperto molte cose su di esso e sulle leggi che lo governano. Dall'altra parte esso ci domina nella sua grandezza e noi, piccoli e insignificanti rispetto a tutto quell'infinito, ci sentiamo quasi schiacciati."Avevo scoperto di essere bravissima a mantenere il silenzio.
Prima non mi era mai servito: avevo pochi amici e litigavo poco e niente con ognuno di loro. Tenere il broncio non mi era mai parso essenziale.
Nell'ultimo periodo, invece, le cose erano cambiate. Non rivolgevo praticamente più parola a mia madre, mio padre lo evitavo come la peste e stessa cosa facevo con suo figlio. E, nella settimana appena trascorsa, ero stata divinamente brava a ignorare Kaleb.
Lo so, avevamo detto che non ci saremmo più comportati in questo modo – evitandoci, perchè è un atteggiamento da bambini. Ma che soddisfazione vederlo sbattersi per cercare di intavolare un discorso. Una delle poche soddisfazioni degli ultimi mesi. Durante le due ore di ripetizioni che avevamo avuto questa settimana – una per me e una per lui – mi aveva chiesto cosa non andasse per metà del tempo. Mi ero limitata a spiegargli matematica e lui si era dovuto infine arrendere per analizzare con me una poesia di Emily Dickinson. E poi, di nuovo "Ma va tutto bene, Star?"
Secondo te? Va tutto bene?!
Non lo avevo degnato di risposta.
Perchè, in verità, non avevo idea di che cosa fosse accaduto quella sera in piscina. Quello che stavamo facendo – fuori da ogni concezione logica – e ciò che era successo dopo. Non sapevo che cosa lui avesse fatto quando me n'ero andata – se fosse andato a vedere quella cosa che Olyvia voleva così tanto mostrargli o se se ne fosse tornato a casa. Una parte di me fremeva all'idea di scoprirlo. L'altra preferiva che rimanesse cosa ignota. Non so quale delle due avrebbe inferto la ferita minore.
Non ne vale la pena, mi dicevo.
Ma il mio cuore sapeva la verità.
Se Kaleb fosse andato per davvero da Olyvia, io non avrei retto.
Perchè era il ragazzo da cui ero ossessionata da quando avevo sei anni. Da quando lo avevo visto correre per le scale di casa Delorence in un pomeriggio di ottobre inseguito da un piccolo Theo. Perchè era il ragazzo a cui avrei dato tutto, a cui avevo già donato parte del mio cuore. Gli avevo concesso il mio primo orgasmo e il mio primo vero bacio – dato che Niall non contava.
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Under the Stars
Novela Juvenil/stél·la/ sostantivo femminile Corpo celeste dotato, a differenza dei pianeti, di luce propria. In una piccola cittadina del Vermont - così insignificante che a volte non viene nemmeno riportata sulle mappe - esiste una villa gigantesca. Viene chia...