Virgilio si svegliò con la pelle del volto che gli tirava. Le lacrime della sera precedente si erano seccate vicino agli occhi. Si sciacquò la faccia e si guardò allo specchio. Aveva un'aria patetica. Non gli andava di andare in accademia quel giorno. Così si rimise a letto e si tirò la coperta fino al naso e si riaddormentò. Si alzò a ora di pranzo, ma dopo aver mangiato si ributtò sul letto. Dopo un paio di ore intense a guardare il muro bianco sommerso dai pensieri sentì bussare alla porta. Virgilio la guardò con la coda dell'occhio. Poi tornò a fissare il muro che aveva di fronte.
La porta però venne presa a pugni violentemente e ripetutamente finché Virgilio, arrabbiato, andò ad aprire.
Si trovò Vario davanti.
- Che vuoi?!
Vario lo spinse dentro con poca delicatezza e chiuse la porta.
- Che cosa è successo?
- A che ti riferisci?
Virgilio si stava già dirigendo nuovamente al letto.
Vario si parò avanti.
- Mah non lo so. Non vieni in accedemia, chiedo ad Orazio dove sei finito e lui mi dice che non stai più da lui. Io gli chiedo perché e lui serza guardarmi in faccia se ne va.
Virgilio in totale apatia lo fissò, poi ci girò in torno e si buttò sul letto.
- Avete litigato?
- Più o meno.
- Si è arrabbiato per lo scherzo?
Virgilio non rispose e Vario si sedette ai piedi del letto.
- Ti ha cacciato per lo scherzo? Serio?
- Non sa che è uno scherzo.
- Cosa?
Virgilio aveva parlato con la bocca infilata nel cuscino. Alzò la testa.
- Si è arrabbiato perché non sa che è uno scherzo. È arrabbiato perché per colpa mia "non è entrato nel circolo".
- Beh allora digli che è uno scherzo no?!
Virgilio a quel punto si mise seduto di botto e alzò il tono arrabbiato.
- Non è questo il punto Vario! Si è arrabbiato perché crede sia vero. Se fosse stato vero?! Se io per davvero mi fossi bloccato?! Credevo che lui fosse l'unico a capirmi, l'unico a cui non dovevo dare spiegazioni, l'unico con cui non dovessi giustificarmi. Credevo.... Credevo che fosse come me. Ma a quanto pare mi sbagliavo. Mi avrebbe cacciato di casa e avrebbe chiuso l'amicizia per uno sbaglio. Un singolo sbaglio che LUI SA, CHE LUI DOVREBBE SAPERE IL PERCHÉ L'HO COMMESSO PERCHÉ.... Perché lui... è... era il mio migliore amico.
Detto questo rigettò la faccia nel cuscino perché non voleva che Vario lo vedesse piangere.
Lui però si alzò di botto e si diresse verso l'uscita.
- Dove vai?!
Vario non rispose e sbattè la porta.-
Vario si ritrovò a camminare velocemente verso la casa di Orazio. Quei due avevano più tensione sessuale di tutta Roma messa assieme, ma Orazio non poteva comportarsi così. Anche se era stato uno stupido malinteso Virgilio aveva ragione, non poteva chiudere "un'amicizia" del genere solo per un cazzo di errore. Considerando poi che è palese che non è semplice amicizia da parte di entrambi...
Forse Orazio, conoscendolo, avrà capito finalmente che Virgilio non è solo un amico e sta cercando una scusa per rovinare tutto.
Beh non lo avrebbe permesso, a quel cazzone.
Bussò con violenza sulla porta di Orazio che aprì impanicato.
- VARIO MA CHE TI PRENDE?! SEI IMPAZZITO?!
Lo osservò meglio e forse notò la faccia esasperata e arrabbiata perché disse:
- Sei ubriaco?!
Vario gli afferrò il retro della veste e lo trascinò su una sedia. Orazio cercò di tenere il passo, ma correre all'indietro era abbastanza difficile.
- Senti cazzone. Ora mi dici perché hai cacciato Virgilio dalla tua casa.
Orazio sembrò stizzito così fece per alzarsi dalla sedia.
- Senti Vario non mi va di par-
Vario lo bloccò e lo ributtò sulla sedia.
- Senti pezzo di merda. Si ti ho chiamato pezzo di merda non fare quella faccia a vittima! Adesso mi spieghi tutto sennò non ti alzerai mai più.
Orazio lo fissò negli occhi per capire se fosse serio o meno. Doveva fare abbastanza paura visto che cedette.
- Abbiamo litigato, o meglio io mi sono... Non lo so. Non sono entrato nel circolo. Non sono entrato perché lui si è bloccato. Dovevo solo dire delle cose belle su di me e non è riuscito a farlo.
- E ti sembra un motivo per arrabbiarti con lui e cacciarlo? Hai idea di come sta? Lo sai quanto l'hai ferito? Anzi no una domanda migliore. Ma tu lo conosci Virgilio? Il tuo migliore amico? La persona più simile a te? Praticamente parla solo con te. È solo con te che si confida perché crede che essendo simile a te foste animi affini e potevi comprendere le sue difficoltà. Quindi puoi benissimo capire quanto cazzo sei stato egoista a pretendere che superasse le sue difficoltà per un piacere che doveva fare a te. Tu ne saresti stato capace? Mh?!
Orazio rimase in silenzio. Vario forse doveva dirgli che era uno scherzo, ma voleva farlo sentire un po' in colpa.
- Sai cosa credo io?! Credo che tu non consideri Virgilio il tuo migliore amico.
- Questo non è ve-
- Non lo consideri il tuo migliore amico PERCHÉ SEI FOTTUTAMENTE INNAMORATO DI LUI ORAZIO!! E CREDO CHE TU L'ABBIA FINALMENTE CAPITO E TI SIA BLOCCATO. Non so qual è il dettaglio che ti ha fatto bloccare così all'improvviso, ma ti sei spaventato e hai deciso di allontanarlo. Altrimenti non mi spiego perché per una cazzata del genere tu voglia chiudere un'amicizia. O questo o sei un fottuto stronzo egoista. Cosa scegli?Orazio lo stava ancora fissando negli occhi.
Vario non sapeva dire se l'aveva colpito dritto al cuore o se si stava preparando a esplodere dalla rabbia.
Per un momento Orazio tremò, ma poi espirò come se stesse trattenendo il respiro.
- Hai ragione - disse infine sussurrano.
- Ho detto tante cose Orazio, su cosa mi dai ragione?
- Che per me non è semplicemente il mio migliore amico...
Vario sembrò sorpreso della confessione e si calmò all'istante lasciandosi cadere sulla sedia difronte ad Orazio.
- Oh, beh finalmente.... Era ora che lo capissi.
- No Vario. Non ho capito un cazzo. Non capisco un cazzo di niente. Nella mia testa c'è solo un turbinio di paure pensieri e paranoie. Non so quello che sto facendo. Non so quello che mi sta succedendo. L'altra notte ho avuto... Ho avuto una...
- Una?
Orazio divenne rosso.
- Andiamo l'hai capito. Non farmelo dire.
- Oh... E?
- E? E cosa secondo te? Sono andato in panico come la prima volta.
- Prima volta?! È già successo?
Orazio ancora più rosso si avvalè della facoltà di non rispondere.
- Ero felice di avere la possibilità di poter entrare nel circolo, ero felice di avere Virgilio accanto a me... Mi sono svegliato durante la notte e l'ho osservato dormire e... Beh è successo. Io già in panico provo a calmarmi. Approfitto dei 2 giorni in cui lui non c'è per darmi una calmata, ma poi scopro che non sono entrato. Che lui non è riuscito a parlare. E sai cosa significa? Che non prova lo stesso casino che provo io nella mia testa, e sai come lo so? Quando a lui appassiona qualcosa gli si illuminano gli occhi ed è l'unico momento in cui parla e parla e parla senza fermarsi, troppo impegnato ad occuparsi di ciò che lo appassiona che a pensare alla timidezza e all'imbarazzo.
Mi capisci?! Io e Virgilio siamo simili. Fin troppo! Mi hai chiesto se io sarei riuscito a farlo. La risposta è no. Proprio perché sono come lui e anzi, anche peggio visto che se una cosa a me appassiona mette imbarazzo parlarne perché mi rendo ancor più vulnerabile.Vario guardò Orazio un po' shoccato per la valanga di informazioni appena ricevute soprattutto inaspettatamente.
Ora era un bel casino.
Virgilio crede che Orazio lo odi, ma Orazio non svuoterà mai il sacco soprattutto se non capisce manco lui cosa cazzo c'è in quella testa che si ritrova. Ma senza questa specifica spiegazione Virgilio non so se ci sarebbe passato sopra.
Si alzò.
- Te ne vai?
- Si.
- Così?! Senza dire niente?! Insomma per una volta io butto tutto fuori e tu mi lasci così?
Gli tremava la voce e gli occhi iniziarono a lacrimargli.
- Non c'è altro da dire.
Si diresse verso la porta.
- Anzi una cosa da dire c'è. Sei stato ammesso. Era tutto uno scherzo. Virgilio li ha convinti e sai cosa? Si è offerto di farti da garanzia. Se per qualche ragione tu venissi cacciato lui ti seguirebbe. Io gli ho dato del pazzo certo, ma sai cosa mi ha risposto? Che voi due eravate uguali e che se credevano che tu non fossi abbastanza degno per loro, non lo era nemmeno lui. Un bel gesto di... amicizia. Non è vero?
Orazio era shoccato.
- Era tutto uno scherzo?!
- Eh si mio caro ragazzo. Hai fatto un casino. Un casino a cui sarà molto, ma molto difficile trovare rimedio.
- Si è fatto da garante...
Orazio non lo stava a sentire, era sconvolto e stava metabolizzando tra se e se.
Vario accorgendose uscì dalla casa lasciando Orazio farneticare tra se e se.
- Miei dei, che casino. Ma forse... Magari ora è la volta buona.
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carpe diem
FanfictionPer chi di voi ha studiato in latino Virgilio sa che lui non si è mai sposato e che non ha mai avuto figli, ma perché? Certo il suo carattere non gli rendeva facili le cose. Ma se ci fosse un altro motivo? Se Virgilio avesse voluto sposarsi e pronun...